L’aumento suggerito dal Tribunale Amministrativo dell’Alloggio (TAL) per una casa riscaldata con l’elettricità è del 5,5%, l’incremento per un immobile riscaldato con il gas naturale è del 5% e l’aumento per una dimora riscaldata a gasolio è del 4,1%
MONTRÉAL – In Québec, circa il 40% delle famiglie vive in affitto ed il loro 2025 si annuncia in salita. Il 21 gennaio scorso, infatti il Tribunale Amministrativo dell’Alloggio (TAL) ha annunciato la griglia per il calcolo dell’indicizzazione degli affitti nel 2025, suggerendo un aumento medio del 5,9% per le abitazioni non riscaldate. Si tratta di un record trentennale, che va ben oltre il 4% dello scorso anno. Entro il 31 marzo, gli inquilini del Québec potranno ricevere un avviso di aumento dell’affitto piuttosto pesante. Per un affitto mensile di 1.000 $, ad esempio, l’aumento potrebbe essere di quasi 60 $ al mese o di oltre 700 $ all’anno. Secondo i calcoli della TAL – ex Régie du Logement – l’aumento suggerito per una casa riscaldata con l’elettricità è del 5,5%, l’incremento per un immobile riscaldato con il gas naturale è del 5% e l’aumento per una dimora riscaldata a gasolio è del 4,1%. La griglia di calcolo proposta dal TAL consente di determinare l’aumento effettivo per ogni abitazione, caso per caso: https://www.tal.gouv.qc.ca/fr/calcul-pour-la-fixation-de-loyer/outil-de-calcul
In Québec, l’inquilino ha il diritto di respingere l’aumento dell’affitto proposto dal locatore. Se le due parti non trovano un accordo, l’affittuario potrà rivolgersi al Tribunale amministrativo entro un mese dal rifiuto di accettare il nuovo contratto di locazione. “Le cifre per il 2025 sono catastrofiche. Si tratta di qualcosa che non si vedeva da più di tre decenni!” – avverte Amy Darwish, portavoce del Regroupement des comités logement et association de locataires du
Québec (RCLALQ) – secondo cui l’aumento prefigurato può far sprofondare gli inquilini in una situazione di “enorme precarietà e stress”. La Corporation des propriétaires immobiliers du Québec (CORPIQ) riconosce la difficile situazione in cui si trovano gli inquilini, ma ritiene che l’aumento dei canoni di locazione sia un “recupero” necessario. Secondo il portavoce Éric Sansoucy, negli ultimi cinque anni le raccomandazioni del Tribunal Administratif du Logement (TAL) sono state da due a quattro volte inferiori al tasso di inflazione. Sansoucy evidenzia come anche i proprietari affrontano una crescente pressione finanziaria a causa dell’aumento dei costi, tra cui le tasse municipali e scolastiche, le spese assicurative, la manutenzione e i lavori straordinari. “Inoltre, l’aumento dei tassi di interesse negli ultimi anni ha rappresentato un aggravio di centinaia di dollari al mese per molti proprietari, rendendo inevitabili gli adeguamenti degli affitti”. (V.G.)
