MONTRÉAL – La settimana scorsa, il Tribunale Amministrativo della Casa (TAL) ha ufficializzato i “tassi di adeguamento” che i proprietari di immobili sono chiamati a prendere in considerazione per calcolare gli aumenti degli affitti per l’anno in corso (dal 1º luglio in poi). Per assistere i proprietari, il Tribunale mette a disposizione sul suo sito ufficiale anche un calcolatore (https://extranet.tal.gouv.qc.ca/internet/asp/Outildecalcul/Calcul.asp) che tiene conto di diverse variabili, come le spese di manutenzione, le imposte comunali, le tasse scolastiche ed i premi assicurativi. I tassi sono più alti di quelli annunciati l’anno scorso, con un aumento medio di base pari al 4% (che diventa il 4,6% con le tasse comunali) per un’abitazione non riscaldata o con riscaldamento elettrico.
Per un affitto di 1.000 dollari, questo rappresenta un aumento mensile di 46 dollari. Nel 2023, il TAL ha suggerito un aumento medio di base del 2,3% per le abitazioni non riscaldate e del 2,8% per le abitazioni riscaldate elettricamente. Si tratta, quindi, di un aumento rispettivamente del 74% e del 43% rispetto a 12 mesi fa. Sempre tenendo conto delle tasse comunali, previsto un incremento del 3,9% per le case riscaldate a gas e del 2,2% per quelle riscaldate a olio combustibile o gasolio (mazout). Il Regroupement des comités logement et associations de locataires du Québec (RCLALQ) ha ricordato, in un comunicato stampa, che gli inquilini del Québec hanno già subito aumenti significativi dell’affitto nel 2023 e che hanno comunque il diritto di rifiutare un aumento dell’affitto che considerano abusivo o ingiustificato. Dal canto suo, la Corporation des Propriétaires Immobiliers du Québec (CORPIQ) ritiene che i tassi di adeguamento siano insufficienti: “L’aumento degli affitti potrebbe essere ben superiore al 6% se si tiene conto degli importanti aumenti delle tasse comunali, delle assicurazioni, dei costi di ristrutturazione e dei tassi di interesse”, ha dichiarato l’organismo in un comunicato stampa. (V.G.)