L’ex presidente della Repubblica si è spento a Roma all’età di 95 anni. È stato al Quirinale dal 1999 al 2006. Il Premier Renzi: “Un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia”
ROMA – È morto il 16 settembre scorso, a Roma, Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica dal 1999 al 2006. Governatore della Banca d’Italia dal 1979 al 1993, poi presidente del Consiglio tra il ‘93 e il ‘94, quindi ministro del Tesoro dal 1996 fino all’elezione al Quirinale. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 9 dicembre
Il cordoglio della politica – “Ciampi è stato un grande italiano e un grande europeo. La stima e la considerazione di cui la sua figura ha goduto e gode in tutto il Continente e nel mondo è il giusto tributo a una vita spesa per il bene comune, e costituisce un grande privilegio per l’intero Paese”: queste le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un lungo messaggio di cordoglio alla famiglia di Ciampi. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricordato “il grande sentimento di rispetto da un lato, ma anche di amore vero che gli italiani hanno avuto per il presidente Ciampi, che in una fase convulsa della vita politica e istituzionale ha saputo utilizzare al meglio la passione degli italiani” perché tornassero “a impossessarsi dei simboli: il tricolore, la parola ‘Patria’, un patriottismo dolce che anche oggi mostra tutta la sua forza e la sua necessità”.
Il cordoglio del Papa – Uomo che ebbe “un forte senso dello Stato”, ha scritto Papa Francesco in un telegramma inviato alla moglie di Ciampi, Franca Pilla, “che ricoprì le pubbliche responsabilità con signorile discrezione e forte senso dello Stato”.
Il contributo all’euro – Come Ministro del Tesoro e del Bilancio del governo Prodi e del governo D’Alema Ciampi ha dato un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, permettendo così la partecipazione dell’Italia alla moneta unica europea, sin dalla sua creazione. Tra i provvedimenti più significativi di questo periodo si ricorda la manovra correttiva della politica di bilancio varata nel settembre del 1996 dal governo Prodi, che ha consentito un abbattimento di oltre 4 punti percentuali del rapporto indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni rispetto al prodotto interno lordo, il parametro di Maastricht di più arduo conseguimento per il nostro Paese.
Il 13 maggio del 1999 è stato eletto, in prima votazione, decimo Pre-
sidente della Repubblica Italiana.