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A Montréal la nona prova del Campionato mondiale di FORMULA UNO

MONTRÉAL – Dopo il Gran Premio di GP d’Azerbaijan a Baku, che ha visto la vittoria di Verstappen, ma soprattutto il doppio ritiro delle Ferrari di Sainz e Leclerc, team e piloti stanno già attraversando l’oceano per il Gran Premio del Canada in programma nel weekend 17-19 giugno. Dopo 2 anni di assenza per le restrizioni sanitarie imposte da governi, c’è grande attesa per la corsa canadese, tanto che i biglietti sono andati praticamente a ruba. Nona prova del Campionato mondiale di F1, la gara che si corre sul circuito di Montréal intitolato al leggendario Gilles Villeneuve regala quasi sempre gare emozionanti e, spesso, al cardiopalma. Lo scorso anno ad aggiudicarsi la corsa è stato Lewis Hamilton, che ha così eguagliato le 7 vittorie di Michael Schumacher. Aggiudicandosi anche la prossima gara, il pilota della Mercedes potrebbe entrare nella storia del circuito canadese.

Cadute tutte le misure sanitarie. Sospiro di sollievo per gli appassionati ed un grattacapo in meno per gli organizzatori. Gli spettatori non saranno chiamati ad esibire una prova di vaccinazione o un tampone negativo per accedere agli impianti del circuito, mentre le mascherine sono facoltative. Sul sito, comunque saranno disponibili diversi dispositivi per disinfettare e lavare le mani. Naturalmente, chi ha sintomi da covid-19, è invitato a non recarsi sul circuito.

Due piloti canadesi in pista: Stroll e Latifi. Per la prima, inoltre, saranno due i piloti canadesi in pista: Lance Stroll e Nicholas Latifi: Stroll, originario di

Nicholas Latifi

Montréal, correrà il suo quarto Gran Premio del Canada (il suo miglior piazzamento è stato il nono posto nel 2017 e nel 2019). Latifi, invece, parteciperà al suo primo Gran Premio del Canada in tre anni di carriera in F1: nato a Toronto, non è ancora arrivato tra i primi 10 in questa stagione. Entrambi i piloti avranno una tribuna intitolata a loro nome sul Circuit Gilles Villeneuve. La tribuna di Latifi si trova nella famosa curva Senna, mentre quella del suo connazionale è situata, come di consueto, vicino al tornante sul lato est del tracciato.

Lance Stroll

Per la cronaca, la presenza di due piloti canadesi a Montréal non ha precedenti, ma non è la prima volta che succede nel Paese. Nel 1969, furono addirittura tre a partecipare al Gran Premio del Canada disputato sul circuito di Mosport, in Ontario. Era un’altra epoca, quando le superlicenze ancora non esistevano. Un pilota con una certa esperienza di corse automobilistiche poteva noleggiare una monoposto e partecipare a un Gran Premio. Nel 1969, i piloti in questione erano Bill Brack, John Cordts e Al Pease e, nelle qualifiche, avevano tutti dato 11 secondi al detentore della prima posizione, il belga Jacky Ickx.

Nessuno dei tre tagliò il traguardo, ma il caso di Al Pease è stato ancora più imbarazzante. Al 22° dei 90 giri previsti, il direttore di gara gli ordinò di tornare ai box per comunicargli che era stato squalificato perché troppo… lento! Il vincitore della gara (ancora Ickx) guidava in media 15 secondi al giro più veloce di lui durante il Gran Premio. Nel 1981, due piloti canadesi, Gilles Villeneuve e suo fratello Jacques avrebbero potuto affrontarsi nel Gran Premio del Canada sul circuito dell’Île-Notre-Dame, ma il più giovane non riuscì a qualificarsi al volante di una modesta Arrows.

Gilles Villeneuve conquista il GP del Canada nel 1978

L’omaggio a Guy Lafleur e a Gilles Villeneuve. Sarà un’edizione sarà diversa dalle altre: il 22 aprile scorso è scomparso Guy Lafleur, leggenda dei Canadiens, il numero 10 per eccellenza, uno dei più grandi nella storia dell’hochey su ghiaccio (ha vinto 5 Stanley Cup tra il ’73 e il ’79) e l’8 maggio scorso è stato il 40° anniversario della morte di Gilles Villeneuve. Entrambi saranno omaggiati nel corso del Gran Premio: due scritte “Salut Gilles” e “Salut Guy 10” saranno dipinte su ciascun lato della linea di partenza/arrivo. Sarà il giusto tributo per due atleti che hanno reso grandi Montréal ed il Québec nel mondo. “Visto che Gilles e Guy erano amici nella vita e Guy aveva una passione per gli sport automobilistici, onorarli sul circuito Gilles-Villeneuve ci è venuto naturale”, ha dichiarato nei giorni scorsi a La Presse il promotore del Gran Premio di Formula 1 del Canada, François Dumontier.

Una storia lunga 55 anni – Lungo 4,361 km su un layout “stop and go” di 14 curve che costringe i piloti a brusche frenate ed altrettante ripartenze da bassa velocità, il circuito semi-cittadino di Montréal non presenta curvoni veloci ma tante “esse” alternate a brevi tratti rettilinei che mettono a dura prova le monoposto a livello dei freni e del consumo di carburante. È il 27 agosto 1967 quando la Formula 1 sbarca per la prima volta in Canada in veste ufficiale, dato che in precedenza si erano svolte gare non valide per il campionato.

Diversamente da oggi, allora la tappa canadese non si disputava a Montréal, ma su altri due circuiti: quello di Mont-Tremblant (situato comunque nel Québec ad un centinaio di km da Montreal) e soprattutto quello di Mosport Park, nei pressi di Toronto. E fu proprio su quest’ultimo tracciato che si corse il primo Gran Premio del Canada, con Jack Brabham che si aggiudicò la prima storica edizione, appunto nel 1967. A Mont-Tremblant si corse soltanto in due occasioni, nel 1968 (con vittoria di Denny Hulme) e nel 1970 (con successo di Jacky Ickx), prima di lasciare strada libera a Mosport.

Memorabile l’edizione del 1973, nella quale avvennero due fatti curiosi: oltre Gilles Villeneuve conquista il GP del Canada nel 1978 ad aver visto la prima monoposto in pista con il numero zero, guidata da Jody Scheckter, in quello stesso gran premio fece il suo debutto la Safety Car. Il tracciato dell’Ontario rimase stabile nel calendario di Formula 1 fino al 1977, per poi cedere l’organizzazione della gara a Montreal. Nel 1967 infatti, la città ospitò l’Expo di quell’anno, e per l’occasione venne inaugurata l’isola artificiale di Notre-Dame, sulla quale sorge il tracciato di Formula 1. Il circuito, aperto al traffico cittadino, accolse la massima serie nel 1978, in una gara passata alla storia per la vittoria dell’idolo locale Gilles Villeneuve. Ancora oggi quell’edizione rappresenta l’unica vittoria ottenuta in casa da un pilota canadese. Da allora il Gran Premio è sempre rimasto a Montréal, salvo alcune interruzioni. Nel 1982, in seguito alla tragica scomparsa proprio di Villeneuve, gli organizzatori decisero di intitolare il tracciato al loro beniamino. Oggi, infatti, l’autodromo è denominato “Circuit Gilles Villeneuve”.

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