Il pilota olandese raggiunge Senna con 41 vittorie e la Red Bull ne festeggia 100
Per il 2º anno di fila, il pilota olandese conquista il Gran Premio del Canada. Alle sue spalle Alonso e Hamilton. Poi le Ferrari di Leclerc e Sainz, con buoni segnali sia nel passo gara che nella gestione delle gomme. Dopo la pioggia di sabato, domenica le monoposto hanno gareggiato sulla pista asciutta dell’isola di Notre-Dame, mentre per 3 giorni la città di Montréal, soprattutto su rue Peel e Crescent, ha accolto milioni di turisti in festa.
MONTRÉAL – Sangue freddo, talento, concentrazione, squadra affidabile, macchina perfetta: Max Versatppen ha dato un’altra, l’ennesima, lezione di leadership a chi, per onore di firma (di ricchi contratti) si ostina a contendergli qualche gara in un Mondiale che, francamente, ci sembra irrimediabilmente segnato. Basta scorrere la classifica mondiale, praticamente una sentenza: Verstappen è schizzato a quota 195 punti, addirittura 68 in più di Perez (126), ora “braccato” da Alonso (117). Hamilton entra in tripla cifra (102). Poi… il vuoto: 68 punti per Sainz, 65 per Russell, 54 per Leclerc. Distanze siderali. Un dominio corroborato anche da numeri più consolidati. Nella sua giovane carriera (è entrato in F1 a 17 anni), Max Verstappen ha già portato a casa 41 vittorie, eguagliando il tre volte campione del mondo brasiliano Ayrton Senna. Non uno qualunque, ma un’icona senza tempo. Chapeau! Il dominio della monoposto austriaca diretta da Christian Horner è sempre più schiacciante: domenica è arrivata la vittoria numero 100 della sua storia (Max Verstappen 41, Sebastian Vettel 38, Mark Webber 9, Daniel Ricciardo 7 e Sergio Pérez 5). Dopo essersi giudicata per quattro anni consecutivi (2010, 2011, 2012 e 2013) il campionato costruttori e il campionato piloti con Sebastian Vettel alla guida, la Red Bull è tornata a primeggiare nel Mondiale piloti del 2021 e in entrambi i mondiali (piloti e costruttori) l’anno scorso con Max Verstappen. Una cavalcata trionfale che si sta ripetendo anche nella stagione in corso: la Red Bull ha conquistato il primo posto in tutti gli otto Gran Premi disputati, Verstappen è salito sul gradino più alto del podio in sei occasioni, quattro volte di fila nelle ultime gare. Due vittorie sono andate a Sergio Perez, che però negli ultimi GP si è completamente eclissato. Parliamoci chiaro: soltanto Verstappen può perdere questo Mondiale e sembra assurdo parlarne già ora, visto che che mancano ancora 14 corse dove, in teoria, può succedere di tutto. Per la cronaca, avvincente la sfida alle sue spalle tra due ‘vecchi lupi’ della F1 come Fernando Alonso e Lewis Hamilton, nonostante i sorpassi, alla fine, siano stati soltanto 2: alla partenza l’inglese ha superato lo spagnolo, che poi si è vendicato verso metà gara. Dopo il disastro di Barcellona, la Ferrari ha dato degli incoraggianti segnali di ripresa. Leclerc, partito 10º, si è piazzato quarto e nel finale viaggiava allo stesso ritmo di Alonso e Hamilton. Sainz, 11º sulla griglia di partenza (dopo aver scontato 3 posizioni di penalità per aver ostacolato Gasly nelle fasi finali della prima sessione di qualifiche), ha concluso quinto. Per una volta (non succede spesso) la strategia Ferrari si è rivelata vincente: entrambi i piloti sono partiti con gomme medie che sono durate addirittura 40 giri, Leclerc e Sainz hanno potuto effettuare una sola sosta contro i due pit-stop degli avversari. Concedeteci due ultime annotazioni. Dopo il tempo incerto – tendente al piovoso che ha caratterizzato le qualifiche di sabato, con prestazioni condizionate dalla pista bagnata ed in certi tratti addirittura allagata, domenica le temperature gradevoli hanno riportato entusiasmo e buonumore nel paddok. Per 3-4 giorni, Montréal è stata invasa da turisti provenienti da tutto il mondo, con le tv di tutti i continenti che hanno fatto ore di dirette e approfondimenti sulla gara e, in maniera accessoria ma inevitabile, su tutta la città. Una pubblicità globale gratuita a cui Montréal non può e non deve rinunciare. Del resto, quali sono gli eventi che connotano la metropoli del Québec a livello internazionale? Il Festival del Jazz e poi, appunto, il Gran Premio di F1. Ai detrattori catastrofisti che vorrebbero sacrificare la corsa sull’altare del dogmatismo climantico, ricordiamo che nel 2019 la F1 ha
fissato degli obiettivi ambiziosi al fine di rendere eco-sostenibili le gare entro il 2025 e di azzerare l’impronta di carbonio entro il 2030. L’iniziativa
riguarderà le vetture, le strutture e la logistica del team e dei fan.
LA CRONACA DELLA GARA
Montréal, (Sport Mediaset Italia) – Verstappen scatta al comando, mentre Hamilton ha un grande spunto e strappa la seconda posizione ad Alonso. Battaglia tra Sainz e Perez a centro gruppo, ne fa le spese Magnussen che per non tamponare la Red Bull tira dritto all’ultima curva. Russell quarto davanti ad Ocon e Hulkenberg. Leclerc è nono dietro alle McLaren di Piastri e Norris, Sainz undicesimo davanti a Perez. Alonso tocca il muro con la posteriore destra al quarto giro. Piastri attacca e super Hulkenberg che ha un trenino di avversari alle sue spalle. Breve fase di Virtual Safety Car per spostare la Williams di Sargeant, primo ritiro di giornata. Hulk entra ai box al dodicesimo giro. Russell colpisce il muro alla seconda esse: Safety Car! Verstappen, Hamilton e Alonso subito ai box, contatto sfiorato tra l’inglese e lo spagnolo in ripartenza. Russell riesce a tornare ai box e poi in gara dopo un pit stop con cambio pneumatici e controllo dei danni alla Mercedes. Il GP riparte “full speed” al diciassettesimo passaggio: Verstappen davanti a Hamilton e Alonso, poi le Ferrari di Leclerc e Sainz che non si sono fermati. Perez è sesto davanti a Magnussen e Bottas. Norris sorprende Piastri al tornantino e gli strappa la decima piazza. Poi l’australiano va lungo all’ultima curva e viene superato da Albon. Norris inve infila anche Bottas. Alonso si riprende il secondo posto da Hamilton alla fine del ventiduesimo giro. Albon lungo all’ultima esse, Magnussen e Piastri passano, poi l’australiano mette la freccia sul danese. Trentacinquesimo giro, metà distanza: Verstappen prevede Alonso, Hamilton, Leclerc, Sainz, Perez, Ocon, Bottas e le McLaren di Norris e Piastri a completare la top ten della classifica. Bagarre tra De Vries e Magnussen, entrambi vanno lunghi in via di fuga e riescono a ripartire, ormai doppiati. Perez e Piastri ai box. Sainz li imita un giro dopo (39/70), seguito al quarantesimo passaggio da Leclerc. Secondo pit stop Hamilton al giro 41, seguito al giro 42 da Alonso. Ultimo cambio pneumatici per il leader Verstappen al quarantatreesimo passaggio. Posiziona ormai acquisite nell’ultimo terzo di gara: i primi si sfidano a colpi di giri veloci. Problemi tecnici per Russell che abbandono mentre si trovava in ottava posizione. Verstappen centra la sesta affermazione 2023, Alonso il settimo podio. Hamilton è terzo davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz.