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A cosa serve il Partito Liberale del Québec?

Per sei decenni, il Partito Liberale del Québec, noto come PLQ, si è gradualmente trasformato in un solido contrappeso del Parti Québécois, il PQ. Inoltre, dal 1960 al 2018, nessun altro partito è riuscito a conquistare il potere nella nostra provincia. È facile credere che la nostra comunità abbia votato in massa per il PLQ perché vedeva in esso un affidabile argine al separatismo sostenuto dal PQ. In realtà, la lealtà dimostrata al Partito della Libertà era molto più di tutto questo. René Levesque viene dipinto come il Padre della Nazione nei confronti del quale l’ortodossia in essere dalla sua scomparsa impone che quando si pronuncia il suo nome possano essere evocate solo le sue lodi. 

 

Possiamo usare tutti i tipi di artifici per cercare di mantenere e perpetuare il mito intorno alla figura di René Lévesque, ma resta il fatto che i successi che gli possiamo attribuire sono documentati. Lo sforzo di glorificazione, come vediamo con la messa in discussione di molte figure del passato, svanirà con il passare del tempo e darà luogo ad una rivalutazione al passo coi tempi, variando di epoca in epoca. Il tasso di natalità in Québec è così basso che la vita tra cento anni dipenderà in gran parte dall’arrivo dei nuovi arrivati.

 

Sarebbe sorprendente se vedessero in Lévesque un personaggio costruito dall’élite del Plateau Mont-Royal e da altri segmenti simili della società che rappresentano solo una parte della popolazione che ha interesse a trasformare Lévesque donandogli una statura che non corrisponde a quella che ha avuto in vita. 

 

Resta il fatto che ha vissuto la Seconda guerra mondiale non come un combattente come i giovani meno fortunati del suo tempo, quanto piuttosto come un reporter equipaggiato di un microfono e di una macchina fotografica piuttosto che di un fucile. Ciò ha comportato numerosi vantaggi. È tornato dalla guerra con la consapevolezza che, tenendo un microfono davanti a una telecamera, si può influenzare e controllare l’informazione. Si è quindi rivolto ai media emergenti dell’epoca, forte delle conoscenze acquisite durante il conflitto. È su questo slancio che ha proseguito, costruendo sempre alleanze con coloro che gli hanno garantito un sostegno importante: leader sindacali, dirigenti del corpo insegnanti ed i media. Così, stringendo legami stretti con pochi individui, è riuscito ad esercitare un’influenza decisiva sul pensiero di milioni di suoi concittadini. In un’altra epoca, Maurice Duplessis ha fatto la stessa cosa con la Chiesa cattolica del Québec. Le alleanze strategiche di Lévesque con il mondo dei sindacati, dell’istruzione e dei media gli hanno permesso di salire al potere, di esercitarlo e mantenerlo per decenni. Se invece si fosse alleato con il mondo degli affari, oggi il Québec sarebbe un paese indipendente. Perché, nonostante tutte le manovre e le domande fantasiose del suo partito, la popolazione non si è mai mobilitata intorno al suo progetto di creare un paese socialista.

 

Così, negli ultimi sessant’anni, gli infallibili elettori del Partito Liberale del Québec, non si sono mai scrollati di dosso la paura alimentata dalla continua tendenza del PQ di adeguarsi a qualsiasi mancanza di rigore pur di preservare una coalizione a favore della creazione del paese dei sogni. Basti pensare al deterioramento della qualità del francese parlato e scritto durante il suo dominio nella vita pubblica per convincersene. Ad oggi, ci sono più possibilità che i Canadiens vincano cinque Stanley Cup di fila piuttosto che vedere il PQ aggiudicarsi un referendum che dichiari il Québec un paese indipendente guidato da principi socialdemocratici. Se non abbiamo più bisogno di qualcuno che ci difenda dal PQ ed il suo separatismo di sinistra, a cosa serve il Partito Liberale del Québec? A NIENTE! Non credo a questa risposta. Eppure, è esattamente quello che ho letto la sera delle elezioni provinciali del 3 ottobre scorso. Per più di un secolo, quando si pensava al futuro del Québec, era impossibile farlo senza il Partito Liberale del Québec. Tuttavia, oggi tutto ciò che vediamo nello scacchiere politico è il Parti Québécois separato dalla sua corrente di sinistra, diventata Québec Solidaire, e da quella della libera impresa, la Coalition Avenir Québec. Ed il Partito Liberale del Québec? Non ha fatto niente, se non litigare al suo interno per fare il meno possibile. Le opzioni per il Partito Liberale restano 3: 1-Continuare fino alla sua distruzione; 2- Reinventarsi; 3-Trovare un salvatore ed augurarsi il crollo del CAQ per tornare al potere. O una combinazione dei tre: dopotutto il Partito Conservatore del Canada ha perso il potere nel 1988 e si è ritrovato con solo DUE parlamentari! Sedici anni dopo, rivitalizzato da un nuovo leader, ha formato un nuovo governo.

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