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Terzo Polo, Azione e Italia Viva provano a ricomporre

(Adnkronos) – Dopo il caos, lo ‘zen’ predicato oggi da Matteo Renzi. Azione e Italia Viva provano a ricomporre dopo la rottura sfiorata nella giornata di ieri. Ci proveranno nella riunione del comitato politico, convocata da Carlo Calenda, alle 18.30 nella sede del partito a corso Vittorio Emanuele. L’intento con cui si entra alla riunione, spiegano fonti di entrambi i partiti, è “costruttivo”. Insomma, andare avanti nel progetto del partito unico. “Spero si chiuda”, l’auspicio di Ettore Rosato all’Adnkronos.  

La convocazione della riunione è arrivata via social, con un tweet di Calenda. “Alle 18.30 di oggi è convocato il Comitato Politico del Terzo Polo per discussione e votazione della proposta di costituzione del partito unico. Altro tempo da perdere non ne abbiamo”. Fonti di Azione spiegano che, al di là dello scontro durissimo delle ultime ore, “non c’è nessun intento di rottura”. Anzi. Certo i nodi restano sul tavolo. “Nodi procedurali”, dicono da Azione. Ovvero lo scioglimento dei partiti fondativi del nuovo soggetto politico. Con annessa destinazione del 2×1000 al nuovo partito. “Quando nacque il Pd, Ds e Margherita decisero prima di sciogliersi e aderire al percorso”, ricordano da Azione come precedente.  

Renzi, da parte sua, ha ribadito che lo scioglimento di Iv ci sarà quando ci sarà il nuovo partito. “Sono nella fase zen… Il progetto del Terzo Polo è talmente importante che non vale la pena di litigare. Io la penso così”, ha detto Renzi ai cronisti. “E’ tutto già deciso, la tempistica è decisa”. Iv si scioglie a giugno? “Quando si è fatto il congresso, quando nasce il partito nuovo si sciolgono quelli vecchi”. Ci sarà un contendente di Iv al congresso? “Io non lo sono. Io ho preso l’impegno di fare un passo di lato e do una mano dall’esterno. Ho fatto un passo indietro perché il progetto parta”. Ma il progetto è ancora vivo? “Il progetto è vivissimo e lotta insieme a noi”. 

IL DOCUMENTO: “SCIOGLIMENTO IV E AZIONE ENTRO IL 2024” – “L’assemblea costituente si riunirà il 28-29 ottobre”. Questo quanto si legge nel documento diffuso da Azione che sarà presentato oggi alla riunione del comitato politico del partito di Calenda e Iv. “Entro il 15 giugno – continua il documento – si terranno le assemblee di Azione e IV per approvare o respingere in blocco le regole, il manifesto e il percorso congressuale proposti dal Comitato Politico”. 

E ancora: “Contestualmente all’approvazione delle regole e del manifesto, le assemblee di Azione e Italia Viva delibereranno lo scioglimento dei rispettivi partiti entro la fine del 2024 e il conferimento al partito unico di un importo pari al 70% delle risorse ricevute dal 2/1000 a partire dalla seconda rata 2023”. 

All’avvio del percorso congressuale, si legge ancora, “Azione e Italia Viva conferiranno al Partito Unico un ammontare di Euro 200.000 ciascuna, per il finanziamento delle operazioni congressuali e della promozione e organizzazione del Partito Unico nel corso del 2023”.  

Quindi, “contestualmente alla costituzione del Comitato Fondatore, i gruppi parlamentari unitari al Senato e alla Camera di Azione e Italia Viva assumeranno la denominazione del Partito Unico”.  

Durante i mesi di aprile-maggio, si legge, “due comitati con partecipazione paritetica di Azione e IV elaboreranno le regole e il manifesto dei valori del Partito unico; ai comitati parteciperanno anche rappresentanti dei Liberal Democratici Europei ed esponenti di altri movimenti popolari, riformisti e della società civile concordati tra Azione e IV per assicurare il massimo coinvolgimento di tutte le forze ed energie che non si riconoscono nei poli di destra e di sinistra”. 

“Regole e manifesto saranno approvati dal Comitato Politico della Federazione entro il 31 maggio; il Comitato Politico approverà anche il percorso congressuale di dettaglio e verificherà la coerenza politica, etica e reputazionale dei soggetti che chiedano di partecipare al progetto”.  

“Subito dopo l’approvazione da parte delle assemblee – si legge -, sarà costituito il nuovo soggetto politico/Partito Unico, che sarà guidato da un comitato avente la stessa composizione del Comitato Politico, integrata da rappresentanti degli altri soggetti partecipanti al progetto (il “Comitato Fondatore”), che gestirà il partito fino all’assemblea costituente”. 

“Il Comitato Fondatore approverà il regolamento congressuale e avrà la responsabilità di gestire e controllare ogni aspetto del percorso congressuale, inclusa la gestione delle risorse e il controllo delle iscrizioni”. E “nella seconda metà di giugno, saranno aperte le iscrizioni al Partito Unico, con modalità tali da assicurare la correttezza e trasparenza delle iscrizioni”.  

“Le votazioni congressuali sulle liste di delegati all’assemblea nazionale e sul segretario nazionale ad esse collegato – si legge ancora – si svolgeranno entro il 20 ottobre 2023, ripartendo i delegati a livello provinciale (in funzione del numero di iscritti, abitanti e voti conseguiti alle elezioni politiche) e assicurando la democraticità del processo, la contendibilità delle cariche e il massimo coinvolgimento degli iscritti”. 

E quindi si specifica: “Avranno diritto di partecipare al voto coloro che si siano iscritti al Partito Unico fino a sette giorni prima delle votazioni territoriali, nonché i titolari di tessere di Azione o di Italia Viva di altri soggetti partecipanti al progetto concordati tra Azione e IV, con modalità che saranno precisate nel regolamento congressuale”.  

E ancora: “Ai candidati alle cariche nazionali si applicheranno regole etiche, di condotta e incompatibilità speculari a quelle previste dal codice etico per i membri del parlamento europeo”. 

IV: “DOCUMENTO? LO AVEVAMO GIA’ CONDIVISO. CALENDA FA TUTTO DA SOLO…” – “Il documento è il documento che avevamo già condiviso. Calenda ha fatto tutto da solo. Ieri ha litigato da solo e oggi ha fatto pace da solo. Sono esattamente le stesse cose già condivise”. Fonti di Italia Viva commentano così il documento, diffuso da Azione. 

Nel documento fonti di Italia Viva ravvisano, parlando con l’Adnkronos, alcune “questioni tecniche” da chiarire. Intanto, il fatto che il comitato fondatore sarebbe l’organismo che controlla il regolamento congressuale, mentre invece serve una commissione di garanzia. Qualche ironia sulla verifica della “coerenza reputazionale” dei soggetti che chiedano di partecipare al progetto. “Ma che vuol dire?”, dicono in Iv. Infine, il tema soldi. E in Italia Viva c’è chi ravvisa proprio in questo tema il nodo della questione: “Calenda ci chiede 200mila euro di plafond? Se aveva bisogno di soldi, poteva dirlo… Tutte le spese vengono fatte, come fatto finora, al 50%”.
 

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