Roma, (NoveColonneATG) – “Permettere agli italiani che vivono all’estero e agli italo-discendenti di riscoprire le proprie origini attraverso il cosiddetto Turismo delle Radici, rappresenta una grande opportunità per l’intero sistema che non possiamo permetterci di perdere”. È stato questo il fulcro centrale dell’intervento della senatrice del Pd Francesca La Marca, eletta nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale, intervenuta il 5 aprile scorso in Commissione Industria dopo l’audizione della Ministra del Turismo, Daniela Santachè. “Riguardo alle linee politiche che riguardano il Dicastero della ministra è fondamentale conoscere se ci sono, e nel caso quali sono, le iniziative per potenziare il Turismo delle Radici, – ha continuato la senatrice – tale forma di turismo infatti si rivolge agli italiani residenti all’estero che, secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes, rappresentano un bacino di almeno 5,8 milioni di persone (il 9,8% dei cittadini italiani). Sottolineo almeno poiché, come ben sappiamo, non tutti gli italiani residenti all’estero, per un periodo maggiore alle dodici mensilità, effettuano la doverosa registrazione all’A.I.R.E.
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Agli italiani residenti all’estero vanno aggiunti gli italo-discendenti e, di conseguenza, il bacino di riferimento del Turismo delle Radici lievita fino a sfiorare le 80 milioni di persone”. Nel suo intervento la senatrice ha voluto anche sottolineare l’importanza di “non sprecare l’opportunità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre. Il PNRR infatti ha previsto uno specifico investimento denominato Attrattività dei borghi e affidato al Ministero della Cultura, nel cui ambito è stato inserito il progetto Il Turismo delle radici”. “Il Turismo delle Radici offre opportunità straordinarie per il nostro paese, e non solo, in termini strettamente economici. Dobbiamo iniziare a considerare infatti gli italiani all’estero, e gli italo-discendenti, come una vera e propria risorsa, come Ambasciatori dell’Italia nel mondo. Una funzione che però anch’essi devono poter ritrovare e, soprattutto, devono essere messi nelle condizioni di esercitare”, ha concluso la senatrice La Marca.