(Adnkronos) – Trasferito nuovamente in cella d’isolamento, Alexei Navalny soffre di gravi problemi di salute, che le autorità carcerarie rifiutano di spiegare o trattare. Lo denuncia il suo avvocato, Vadim Kobzev, aggiungendo di non escludere che il dissidente russo venga lentamente avvelenato. Secondo il legale, scrive il sito indipendente Meduza, il veleno potrebbe essere somministrato a piccole dosi, calcolate per un declino “graduale ma costante” della sua salute.
“Quando ha chiesto al medico del carcere ‘cosa mi fa star male?’, questi ha risposto ‘è primavera, tutti hanno sintomi acuti’. A giudicare dalla bizzarra e oltraggiosa situazione attorno alla salute di Navalny, con attacchi improvvisi che prima non aveva, non possiamo escludere che lo stiano avvelenando gradualmente ma costantemente. Se si fosse trattato di un’altra persona potrebbe sembrare un’idea paranoide, ma non per Navalny dopo il Novichok. Chiederemo un test tossicologico e uno studio radiologico”, afferma l’avvocato, riferendo al grave avvelenamento con l’agente nervino Novichok nell’estate 2020, che portò al ricovero del dissidente in Germania.
Condannato a nove anni di colonia penale lo scorso marzo, Navalny è stato ripetutamente posto in cella d’isolamento. Venerdì scorso, dopo aver terminato un periodo d’isolamento di 15 giorni, il massimo possibile, aveva perso otto chili, ha denunciato Kobzev. Le sue condizioni di salute si erano talmente aggravate che è stata chiamata un’ambulanza. Tuttavia Navlany è stato nuovamente condannato lunedì a 15 giorni di isolamento, per la 13esima volta dall’inizio della detenzione.
Su Twitter, il team Navalny afferma che il dissidente è stato punito per l’indagine realizzata il mese scorso dai suoi collaboratori sulla corruzione negli acquisti fatti dall’amministrazione carceraria. Al dissidente sono state anche imposte restrizioni per l’acquisto di cibo e l’invio di lettere e l’ora d’aria è stata fissata alle sette del mattino, in modo da non poter sperare nemmeno in un raggio di sole.