In occasione della settima edizione dell’italian Design Day, che ricorre il 9 marzo, sono un centinaio le iniziative e le mostre in tutto il mondo per sottolineare l’importanza di questo settore nel tessuto produttivo e sociale della penisola. All’Istituto Italiano di cultura di Montréal, dal 9 marzo al 18 maggio, la mostra “Umberto Riva. La vie des formes” a cura di Gabriele Neri (vedere il nostro articolo pubblicato il 15 febbraio). A Copenaghen, invece, la mostra è dedicata al caffè espresso, sinonimo di stile di vita all’italiana
La qualità che illumina. L’energia del design per le persone e per l’ambiente.
Il tema di Italian Design Day 2023 vuole essere espressione di un programma che tocca argomenti fondamentali per il pianeta. Il design italiano, con la sua energia mentale e produttiva, vuole contribuire a portare luce in un momento dove le ombre sembrano prevalere, e lo fa con lo strumento che gli è proprio da sempre: la qualità, intesa non come lusso ma come fattore di sviluppo sostenibile e responsabile. La qualità è un elemento connettivo che lega il design italiano alla qualità produttiva lungo una complessa filiera, in un’azione non autoreferenziale ma integrata in un sistema efficiente e condiviso. Di questa realtà Italian Design Day è un appuntamento consolidato, reso possibile dalla condivisione di una pluralità di voci che con generosità mettono a disposizione di tutto il mondo intelligenza e risorse.
Info: https://italiandesignday-official.it/
“Passione italiana: l’arte dell’espresso” in mostra a Copenaghen
Simbolo di un rituale rapido quanto intenso, da consumare il più delle volte in piedi, il caffè espresso si è ben presto identificato con un lifestyle, fatto di luoghi e atmosfere arricchite di utensili e accessori di design. Tazzine, caffettiere, macchine professionali e l’arredo dei bar, hanno definito sin dall’inizio del secolo uno stile tutto italiano, sempre in equilibrio tra tradizione e innovazione. La mostra racconta, attraverso una panoramica storica, come l’espresso sia diventato l’Italian lifestyle riconosciuto in tutto il mondo. I 45 oggetti in mostra, selezionati dalla curatrice Elisabetta Pisu, portano le firme di alcuni fra i maggiori artisti e maestri del design nostrano e internazionale e fra i più rilevanti brand del made in Italy, capolavori dell’iconografia progettuale che hanno segnato un’epoca, esito di una rilettura approfondita di forme e funzioni. Si va così da Oggetto Banale: Caffettiera di Alessandro Mendini per la Biennale di Venezia del 1980 all’interpretazione creativa e fuori dai canoni di una moka da parte di Gaetano Pesce con la Vesuvio.Fino ad arrivare alle realizzazioni che segnano l’incontro fra architettura e design con Aldo Rossi, che trasformava il set per il caffè in una piazza e con La Conica e La Cupola faceva della moka domestica una cattedrale, oppure le Torri del servizio disegnato da Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli. E ancora: le caffettiere domestiche disegnate da Richard Sapper, la Pulcina di Michele De Lucchi per Alessi, la Caffettiera Napoletana 90018 e il Prototipo di latta di Riccardo Dalisi e la serie di tazzine illy Art Collection, decorate da artisti contemporanei del calibro di Michelangelo Pistoletto. Numerosi i pezzi introvabili in esposizione, come la prima moka, prodotta da Bialetti, brevettata nel 1933 a Omegna da Alfonso Bialetti, che oggi rappresenta il simbolo del caffè italiano nel mondo.
Crediti foto: mostra “Passione Italiana, l’arte dell’espresso”