“I miei genitori si sono conosciuti in Calabria, sono immigrati a Montréal insieme e si sono sposati qui. Mio padre Giuseppe era di Motta, mia madre Elvira è di Flavetto, entrambe frazioni del piccolo comune di Rovito, in provincia di Cosenza. Mio fratello maggiore Fiorenzo, io e mia sorella minore Maria siamo nati e cresciuti a Montréal e nostro padre ci ha insegnato a preparare le salsicce e soppressata alla calabrese. Una tradizione che noi abbiamo tramandato ai nostri figli, e ora prepariamo le soppressate tutti insieme”. Così ci ha raccontato Salvatore Caruso, 61 anni, impiegato di Canada Post, che vediamo qui in foto (seduto) insieme a sua mamma – nonna Elvira (grembiule a fiori), sua moglie Rosa (maglietta a righe), suo figlio Davide, 33 anni (con la barba e il cappellino), e i suoi giovani nipoti Gianni e Gabriele, figli di sua sorella Maria. Salvatore ha anche una figlia, Lisa, che lo ha reso da pochi mesi nonno di una bimba. “Mio figlio Davide ha aiutato me e mio padre a fare le soppressate per la prima volta a 2 anni! È sempre stato affezionato a questa pratica”. In foto vediamo infatti un trentenne montrealese rock, con l’orecchino, la barba, il cappellino, ma molto attaccato alle tradizioni del nonno e alla famiglia. “Abbiamo un amico che vende una buona carne di maiale, noi la facciamo asciugare al fresco in un ripostiglio di mia madre, e poi aggiungiamo spezie, sale, pepe, paprika, peperoncino, finocchietto, prepariamo la soppressata sia forte che dolce… l’ultima volta abbiamo fatto due prosciutti e due spalle, quasi 30kg a pezzo, quindi più o meno 120kg in totale. In queste foto, siamo 3 generazioni a preparare le soppressate”.
Inter-Como 2-0, gol di Carlos Augusto e Thuram
(Adnkronos) – L’Inter batte 2-0 il Como nel secondo dei due posticipi del lunedì della