(Adnkronos) – ”Per occuparci concretamente di quella disperazione così da evitare naufragi come quello di Cutro il governo sin dal suo insediamento ha intensificato i corridoi migratori legali verso l’Italia con numeri, 617 persone, che mai si erano registrati in un così breve lasso di tempo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi illustrando le linee programmatiche del suo Dicastero al Senato.
”In soli due mesi abbiamo approvato anche il decreto flussi che consentirà l’ingresso regolare in Italia di 83mila persone – ha aggiunto – La prima concreta risposta che il governo ha voluto dare a chi vuole entrare in Italia per lavorare”.
Il titolare del Viminale ha sottolineato: ”E’ evidente che l’imperativo di combattere gli scafisti e bloccare le partenze può realizzarsi solo attraverso un’azione decisa dell’Unione Europea e una forte sinergia con i Paesi di origine e transito dei flussi provenienti dal Mediterraneo”.
”A livello europeo esiste sempre di più la consapevolezza che la cooperazione internazionale deve essere un patrimonio comune di tutti gli Stati membri e non solo di quelli di primo ingresso – ha detto – Anche grazie alle pressioni che stiamo facendo questo approccio finalmente si sta affermando nelle decisioni delle istituzioni europee con i primi significativi cambiamenti di prospettiva”.
”E’ indispensabile – ha aggiunto – il rafforzamento della cooperazione per la ricerca e il salvataggio in mare dei migranti”. ”La questione migratoria è una sfida europea che richiede una risposta europea”, ha ribadito.
Per Piantedosi è inoltre necessario ”configurare regole di Dublino più equilibrate e stabilizzare un meccanismo di solidarietà fondato sulla ricollocazione che garantisca l’effettiva redistribuzione di una parte significativa delle persone arrivate via mare. Il punto di massima criticità è il cattivo funzionamento degli attuali meccanismi volontari di relocation”.