(Adnkronos) – Si è tenuto al Campus Bovisa del Politecnico di Milano l’evento di premiazione dei 10 giovani talenti vincitori del Premio ‘Giovane Manager’ e del miglior manager del 2022, selezionati all’interno del contest organizzato dal Gruppo Giovani di Federmanager e promosso con il supporto del Fasi, fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi. Ad aggiudicarsi la palma di miglior ‘Giovane manager’ dell’anno è stato Emanuele Orlando, global vice president sales di Barnes.
Orlando ha ricevuto l’ambito riconoscimento per le riconosciute capacità di leadership che gli hanno consentito di operare efficacemente anche sul piano internazionale. Oltre al premio, il vincitore si è aggiudicato inoltre la possibilità di partecipare a un Executive Mba di Polimi graduate school of management, partner dell’iniziativa. Questi i nomi degli altri ‘magnifici 10’ manager premiati: Davide Arduini, head of financial supply chain in Saras S.p.a; Sergio Commendatore, responsabile internal audit e anti bribery corruption BusItalia (Gruppo Fs); Alireza Filè Moussavi, general manager in IMA Automation; Chiara Mangiarini, group human resources director in ICE Pharma Giorgio Martini, Purchasing Global Head General Assembly, Paint Capex Logistic in Stellantis Alice Minuto, Co-owner in Figari Trade Solution Cesare Mosca, Head of Administration and Planning in Autostrade per l’Italia Tiziana Musacchio, Medical Director Neurology, Global Medical Affairs in ABBVIE Gabriele Pedone, Head of worldwide Dual Use Platform Controlling in Leonardo – Helicopter Division Francesca Protano, Director of Corporate Development in CNH Industrial.
Il riconoscimento è rivolto agli iscritti under 44 che si sono distinti per competenze, crescita professionale e percorso accademico. Le circa 300 candidature pervenute sono state vagliate da un comitato di valutazione costituito da rappresentanti del Gruppo Giovani Federmanager e da esperti di Jefferson Wells, brand di ManpowerGroup dedicato alla ricerca e selezione di senior ed executive manager e ulteriore sponsor dell’edizione. Giunto alla sua quinta edizione, il Premio è stato anche un’occasione di confronto sulla cultura della salute e della prevenzione per la popolazione manageriale, come dimostra il titolo scelto per l’iniziativa ‘WE-BE: benessere in agenda’.
Il well being rappresenta un fattore sempre più cruciale per i manager, al punto da orientare le politiche gestionali e i modelli organizzativi aziendali. Secondo l’indagine tematica condotta su un campione di circa 3.000 dirigenti iscritti al Fasi e presentata durante l’evento, i manager assegnano un valore di 8,2, su una scala 1-10, alla presenza di coperture sanitarie, previdenziali, assicurative quali componenti del benessere lavorativo. «Un grande appuntamento per la nostra Federazione, che si rinnova ogni anno all’insegna della valorizzazione dei talenti e delle competenze, in un’ottica pienamente inclusiva.
Per Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager “i nostri giovani manager dimostrano di saper cogliere appieno la sfida che il Paese ha di fronte, vale a dire far crescere il sistema produttivo nel segno dell’innovazione e della sostenibilità in tutte le sue accezioni. A partire dal benessere della persona, elemento fondamentale per qualsiasi prospettiva di sviluppo che voglia dirsi credibile”.
Secondo il presidente di Fasi, Marcello Garzia “il ‘well being’ rientra fra i nostri principali ambiti di attenzione insieme ad acuzie, cronicità e non autosufficienza. All’interno dell’ampio contesto del welfare aziendale, l’assistenza sanitaria ha assunto un ruolo di primo piano; i fondi integrativi, difatti, rispondono sempre più ad una precisa evoluzione della domanda da parte delle lavoratrici e dei lavoratori per i quali la salute non è più solamente richiesta di cure in caso di malattia o infortuni ma diventa prevenzione, sia di tipo diagnostico che comportamentale e guida ai corretti stili di vita che rappresentano, per noi del Fasi, i pilastri della salute della nostra popolazione assistita, in particolar modo quella più giovane”, aggiunge ancora.
“Premiare i giovani manager -conclude Garzia – rappresenta una importante occasione per rendere omaggio alle nostre migliori professionalità e per manifestare la nostra riconoscenza per essere in grado di interpretare, nel migliore dei modi, la qualità delle risorse umane che può esprimere il nostro Paese”.
“Il lifelong learning si sta dimostrando l’acceleratore che consente ai manager di tenere il passo con le sfide del mercato, in un momento storico in cui le grandi transizioni che abbiamo di fronte – verde e digitale – stanno rendendo evidenti i divari di competenze”, aggiunge Antonella Moretto, associate dean for open programs di Polimi GSoM.
“Per le aziende, investire sul continuous learning rappresenta la possibilità di far crescere i collaboratori al proprio interno, assicurando così competitività alle aziende stesse. Una consapevolezza, quella dell’importanza della formazione continua, che ci impegniamo a trasferire ai manager di domani. Il nostro supporto al premio ‘Giovane Manager’ ne è un esempio concreto, offrendo al vincitore la partecipazione a uno dei nostri Executive MBA”, spiega ancora.
“La finale nazionale del Premio ‘Giovane manager’ ha inteso premiare l’eccellenza manageriale delle giovani donne e dei giovani uomini dell’industria italiana”, ha continuato Antonio Ieraci, coordinatore nazionale del Gruppo Giovani di Federmanager. “Oggi più che mai è importante valorizzare il talento dei nostri manager e focalizzare l’attenzione su temi fondamentali come, ad esempio, quello del benessere in azienda, divenuto un fattore chiave per migliorare la produttività e l’ambiente di lavoro. Il nostro Gruppo Giovani vuole offrire le proprie competenze manageriali per lavorare sulle opportunità che aiutino il sistema Paese a essere più competitivo ed efficiente”, ha concluso.