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Covid Italia, Gimbe: “Lieve risalita casi ma intensive e morti in calo”

(Adnkronos) – Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 17-23 febbraio, rispetto alla precedente, “un lieve aumento di nuovi casi (+3,8%) e i ricoveri ordinati (+4,1%), c’è una diminuzione dei decessi (-18,4%). Mentre continua la discesa nelle terapie intensive (-13,6%)”. “Dopo 6 settimane consecutive di calo – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un lieve aumento (+3,8%) dei nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Da oltre 28mila nella settimana precedente salgono a oltre 29mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 4 mila casi al giorno”.  

Secondo il report: “I nuovi casi aumentano in 14 Regioni: dallo 0,4% della Liguria al 15% del Lazio; mentre calano nelle restanti 7 Regioni: dal -1,9% del Piemonte al -25,3% della Sardegna. In 55 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,5% di Brescia al +74,5% di Vercelli, mentre nelle restanti 51 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1,2% di Bari al -51,8% di Sassari); stabile la Provincia di Barletta-Andria-Trani con una variazione dello 0%. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti”.  

SCENDONO VACCINAZIONI E 12 MLN DI PERSONE SONO SCOPERTE
 

“Scendono ancora le vaccinazioni anti-Covid giornaliere (-25,8%) e rimangono scoperte 12 mln di persone”. “La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12,1 milioni possono riceverlo subito, 1,1 non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 6 milioni l’hanno già ricevuto – ricorda il report – Al 24 febbraio sono state somministrate 5.958.606 quarte dosi, con una media mobile di 1.735 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.339 della scorsa settimana (-25,8%). In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,2% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,8% del Piemonte”.  

Per quanto riguarda invece il terzo richiamo del vaccino anti-Covid (quinta dose), la platea aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,5 milioni l’hanno già ricevuto – evidenzia il report – Al 24 febbraio sono state somministrate 476.013 quinte dosi, con una media mobile di 1.230 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 1.624 della scorsa settimana (-24,3%) . In base alla platea ufficiale (3.146.516 di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi rimane al palo e si attesta al 15,1% con nette differenze regionali: dal 5,2% della Campania al 28,7% del Piemonte”.  

 

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