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Salute e benessere: invecchiare bene

In una delle mie poesie di tanto tempo fa, scrivevo: metterò da parte un pezzo di pane da mangiare in una zuppa perché vecchio non avrò più i denti buoni, avrò un tetto e quattro mura, libri, film e fogli per scriverci i ricordi, una poltrona davanti alla TV, il telecomando… Allora osservavo mio padre e a sessant’anni lo vedevo già vecchio. Quando sono arrivato anch’io a quell’età, mi sono guardato allo specchio ma non ho visto le rughe profonde dei vecchi di un tempo, le spalle curve, gli occhi dietro occhiali spessi come fondo di bottiglia, i capelli bianchi. Mi sono detto: “Adesso comincio un’altra vita”. Cos’è successo nel frattempo?

 

Qualche mese fa, un amico mi ha mostrato una foto in bianco e nero, piccola come un francobollo, dicendomi: “È la mia compagna ai suoi trent’anni”. Spinto dall’emozione creativa ho voluto farne un quadro: è spuntato il colore, la gioia di vivere, la gioventù. Contento di essere riuscito, ho deciso di regalarglielo e quando lei lo ha visto ha pianto di gioia. “Ero davvero bella”, ha dovuto pensare. 

 

Quell’emozione ha fatto risvegliare il ricordo del romanzo di Oscar Wilde, “Il ritratto di Dorian Grey”. Per coloro che non l’avessero letto, ecco una sintesi: Dorian era un bellissimo ragazzo e un suo amico pittore ne era così affascinato che lo dipinse su tela. Quando Dorian lo vide, volle fermare il tempo, perché pensò che la vecchiaia lo avrebbe reso irriconoscibile e brutto. Per far questo dovette barattare la sua anima e così ottenne di restare sempre lo stesso; in cambio il quadro sarebbe invecchiato al posto suo. Innamorato di sé stesso, non perdeva nessuna occasione per vivere una vita dissoluta e si abbandonava ai piaceri sensuali. Quando rivide il ritratto ormai invecchiato e brutto, si accorse della inutilità della sua vita e per riscattarsi decise di distruggere l’ultimo testimone dei suoi peccati. Assalito dalla rabbia e dal rimorso, prese un coltello e colpì la tela distruggendola. Quando il servo entrò nella stanza, vi trovò un uomo vecchio con un coltello al cuore. Solo l’anello testimoniava che si trattava di Dorian Grey; il quadro era diventato di nuovo bello. 

 

Dopo queste premesse, una domanda sorge spontanea: come si fa a restare sempre giovani? Passiamo dal mondo della fantasia alla realtà moderna. Numerose creme per ringiovanire riempiono gli scaffali delle farmacie, pozioni miracolose di erbe orientali sono nei negozi di rimedi naturali, l’Internet pullula di prodotti straordinari… È inutile cercare la Fontana della Giovinezza! Purtroppo il ciclo di tutte le cose esistenti è semplice: si nasce, si trascorre un periodo più o meno lungo e poi si muore. La vecchiaia è inevitabile. A parte le riflessioni filosofiche, l’unica cosa da prendere in considerazioni è “come vivere bene ogni periodo della nostra vita”. 

 

Da una ricerca approfondita e studi fatti nelle Università e nelle cliniche di tutto il mondo si evince che vivere bene si può se non trascuriamo il nostro corpo. Se non è possibile tornare indietro, possiamo almeno mantenere e riportare il nostro fisico ad un livello ottimale. Uno studio su alcuni ciclisti anziani ha dimostrato che il sistema immunitario diventa migliore di quello dei giovani. Un altro ha scoperto che anche una serie di esercizi moderati può rallentare l’invecchiamento del cervello fino a dieci anni. Tra gli effetti più benefici è stato dimostrato che si migliora la resistenza alle malattie, si diminuisce il rischio di cadute, si migliora la funzione cognitiva, previene la diminuzione della densità ossea, diminuisce il dolore provocato dall’artrite, aiuta a dormire meglio… 

 

Allora ho deciso di iscrivermi ad una palestra e seguire le direzioni di un esperto che mi ha prescritto una serie di esercizi per ottenere lo scopo desiderato; e già vedo i risultati positivi. Queste mie osservazioni sono rivolte a chi pensa che la vecchiaia è un male necessario… Dovrebbe invece essere il periodo più sereno. Mettiamo da parte il telecomando e ricominciamo a vivere con più energia: una passeggiata, un giro in bicicletta, una palestra che ci permetta di socializzare e fare degli esercizi anche quando fuori fa freddo… Beh! Che aspettate?

 

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