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Ucraina, ambasciatore a Roma: “2022 anno più difficile, grati a Italia per sostegno”

(Adnkronos) – “Quest’anno, senza esagerare, è diventato l’anno più difficile nella storia moderna d’Ucraina. La guerra brutale e sanguinosa che la Russia ha portato nella nostra terra è diventata una prova difficile per tutti noi, ma anche per l’Europa e tutto il mondo occidentale”. E’ Yaroslav Melnyk, ambasciatore d’Ucraina in Italia, a sottolinearlo in un’intervista all’Adnkronos.  

“Un genocidio -osserva- chiaramente pianificato del popolo ucraino, bombardamenti quotidiani di pacifiche città ucraine, distruzione mirata delle infrastrutture energetiche in inverno, spostamenti forzati dei bambini ucraini verso il territorio della Federazione Russa, torture, sparatorie di massa, stupri, saccheggi … E questo è un elenco incompleto dei crimini di guerra della Russia contro il nostro popolo e contro i principi generali dell’umanità”. 

Melnyk si dice “sinceramente grato al Governo italiano, a tutti i nostri partner italiani e al popolo italiano per la solidarietà con l’Ucraina in questo momento difficile e per tutti gli sforzi compiuti per riportare la pace nel continente europeo. Con tale sostegno -spiega- siamo ogni giorno un passo più vicini alla vittoria della democrazia e della libertà sul terrorismo e sulla tirannia”. 

“Ma la guerra in Ucraina -avverte l’ambasciatore Melnyk – non è ancora finita e il nostro Paese ha bisogno di ulteriore sostegno da parte dei nostri alleati. Richiede la rapida attuazione di tutti gli elementi della Formula di Pace proposta dal Presidente d’Ucraina Volodymyr Zelensky in modo che la pace e la stabilità possano tornare nella nostra casa europea il prima possibile. Contiamo su un ruolo chiave dell’Italia nell’attuazione di vari punti della Formula”.  

“Sono fiducioso -aggiunge Melnyk nell’intervista all’Adnkronos- che gli sforzi consolidanti della comunità internazionale creeranno congiuntamente una nuova architettura affidabile di sicurezza paneuropea e mondiale, con meccanismi efficaci per l’inviolabilità dell’integrità territoriale degli Stati, con l’assoluta osservanza del diritto internazionale e dei principi della democrazia e del liberalismo, che sarà in grado di resistere efficacemente a tutte le potenziali sfide e minacce”. 

(di Silvia Mancinelli) 

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