martedì 23 Luglio 2024 | 07:27

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Menù delle feste

Il Natale si avvicina e, nonostante il caro-bollette ed altre preoccupazioni, gli italiani non esiteranno a preparare dei deliziosi manicaretti e a riunirsi tutti insieme per festeggiare la festa più importante dell’anno! In un periodo come questo, segnato dagli eventi in Ucraina e dai loro effetti sul nostro quotidiano, la convivialità è particolarmente importante, non tanto per dimenticare i problemi, quanto per ricordare che la vita è fatta di tante cose buone ed apprezzarle in compagnia ci dà un nuovo slancio e ci riempie di gioia. Anche quest’anno, vi proponiamo un menù natalizio all’insegna della tradizione che abbiamo selezionato nelle seguenti regioni: Liguria, Emilia-Romagna, Umbria e Toscana. Vi auguriamo buona lettura e buona preparazione del vostro pranzo di Natale!

ANTIPASTO (Liguria):  Brandacujun

Il brandacujun è un piatto che arriva dalla tradizione culinaria ligure di ponente. Detto anche, brand de cujun, è una gustosa ricetta regionale che vede come protagonista lo stoccafisso. Il nome, in dialetto ligure, si rifà alla frase: Branda, cujon! Branda, che ciu ti u brandi ciu u l’è bon! ovvero «Scuotilo che più lo scuoti più è buono!».

Ingredienti (per 4 persone):

700 g di stoccafisso ammollato 

400 g di patate

4 cucchiai di olive taggiasche denocciolate

2 spicchi di aglio 

1 generoso mazzo di prezzemolo 

pepe nero macinato al momento qb

 olio extra vergine di oliva qb

 

Procedimento

Sbucciate le patate, lavatele e mettetele in una pentola capiente dotata di coperchio. Tagliate lo stoccafisso in tre pezzi e mettetelo nella pentola con le patate. Coprite con acqua fredda, mettete la pentola sul fuoco e fate cuocere per circa un’ora o fino a che le patate non saranno sfaldate. Scolate le patate e lo stoccafisso e eliminate le lische e le pinne da quest’ultimo. Sbucciate gli spicchi di aglio e privateli dell’anima interna. Lavate il prezzemolo, asciugatelo e tritatelo finemente insieme all’aglio. Mettete nuovamente lo stoccafisso e le patate all’interno della pentola, aggiungete il trito di aglio e prezzemolo, un bicchiere di olio extra vergine di oliva e portate sul fuoco. Rimestate bene al fine di far amalgamare il tutto unendo, se necessario, ulteriore olio. Spegnete il fuoco, coprite la pentola, impugnate saldamente i manici e fatela sobbalzare energicamente facendole compiere un movimento verticale dal basso verso l’alto. Proseguite così fino a che, a furia di sbattere, il contenuto non diventi emulsionato, denso e cremoso. Insaporite con il pepe nero e servite il brandacujun tiepido o a temperatura ambiente accompagnandolo con crostini di pane tostato e olive taggiasche.

 

VINO consigliato

Per accompagnare il brandacujun, vi consigliamo un vino bianco, un Riviera Ligure di Ponente Vermentino DOC. Giallo paglierino, al naso esprime belle note floreali, molto fresche, impreziosite da sentori agrumati di cedro e di pompelmo. Una traccia fruttata apre ad un assaggio secco, lievemente aromatico. Lungo ed appagante, chiude con un finale molto fresco, su note di mela e di pera.

 

SECONDO (Umbria): Fricco all’eugubina

Il friccò all’eugubina è un secondo piatto tipico della regione Umbria ed in particolare della città di Gubbio come suggerisce il nome stesso della ricetta. Si tratta di uno spezzatino di carni miste arricchito con erbe aromatiche, peperoncino a piacere e acciughe. Generalmente per realizzarlo si utilizzano pollo, coniglio e agnello ma potete prepararlo anche con un solo tipo di carne solamente. Esistono anche versioni a base di anatra, oca, faraona o manzo, naturalmente in tal caso sarà necessario regolare diversamente i tempi di cottura. Questo spezzatino può essere anche preparato in bianco, ossia senza l’aggiunta di pomodoro, inoltre potete decidere di sfumare la carne con aceto di vino bianco in sostituzione del vino o utilizzarli entrambi. Il friccò all’eugubina viene tradizionalmente servito durante le festività natalizie o durante il pranzo della domenica e si accompagna con preparazioni tipiche umbre: la torta al testo o la crescia perfetti per raccogliere il sugo dello spezzatino.

 

Ingredienti (per 4 persone):

Pollo 500 g

Coniglio 500 g

Agnello 500 g

Guanciale 100 g

Pomodori maturi 4

Aceto di vino bianco 400 g

Vino bianco secco 100 g

Aglio 2 spicchi

Rosmarino 1 rametto

Salvia 5 foglie

Acciughe sottosale 1

Peperoncino 1

Olio extravergine di oliva quanto basta

 

Procedimento

Lavate la carne e asciugatela. Fate marinare il coniglio in aceto di vino bianco per 2 ore, scolatelo e tamponatelo con carta da cucina. Tagliate tutta la carne a pezzi non troppo piccoli. Tagliate il guanciale a striscioline e fatelo rosolare in un tegame di alluminio o di coccio con un filo d’olio extravergine d’oliva, gli spicchi di aglio interi ed il peperoncino privato dei semi. Aggiungete la carne e lasciatela rosolare a fiamma viva su tutti i lati, sfumate con il vino bianco e fate evaporare. Aggiungete le erbe aromatiche tritate e l’acciuga tagliata a pezzetti. Nel frattempo praticate un taglio a croce alla base dei pomodori. Fate bollire abbondante acqua e sbollentate i pomodori per due minuti. Scolateli e passateli sotto acqua corrente fredda, sbucciateli, tagliateli a metà ed eliminate i semi. Riducete i pomodori a dadini ed uniteli alla carne, mescolate bene. Proseguite la cottura per circa un’ora e allungate con brodo se necessario. Regolate di sale. Servite ben caldo!

 

VINO consigliato

Con il Friccò all’eugubina vi consigliamo un vino rosso, un Umbria Syrah IGT. Il Syrah ha dimostrato un ottimo adattamento al territorio umbro. Un vino elegante e vellutato che conquista per i suoi aromi. Rubino impenetrabile con riflessi purpurei. Libera al naso note di mirtillo, pepe rosa, violette e olio di sandalo. In bocca è in equilibrio tra alcol e tannini vellutati, con ricordi di ciliegie mature miste ad erbe aromatiche. Ottimo per accompagnare il Friccò Eugubino.

PRIMO (Emilia-Romagna): Passatelli in brodo

I passatelli in brodo sono uno dei tipici primi piatti gustosi della tradizione gastronomica dell’Emilia Romagna. Semplici e veloci da preparare, sono il piatto ideale della domenica e delle feste. I passatelli si realizzano con ingredienti poveri. Assomigliano a dei cilindri o a grossi spaghetti corti. La ricetta del brodo è una preparazione base indispensabile in cucina, non solo per minestre e primi piatti della cucina regionale, ma anche per molte altre preparazioni. Per questo piatto, realizzate in anticipo il tipo di brodo che vi piace di più.

Ingredienti (per 4 persone):

1 litro e 1/2 circa di brodo di carne

100 g di pangrattato finissimo

100 g di parmigiano grattugiato

2 uova (circa 100 g)

noce moscata

buccia di limone grattugiata

sale e pepe

 

Procedimento

Per preparare i passatelli per prima cosa dedicatevi per tempo al brodo. In una ciotola raccogliete il pangrattato e il parmigiano reggiano grattugiato. In una seconda ciotola sbattete le uova con sale, pepe, scorza di limone e noce moscata a piacere. Iniziate ad amalgamare con una forchetta. Impastate a mano fino a ottenere una palla liscia e morbida. Qualora fosse troppo dura diluite con un po’ di brodo, in caso fosse troppo tenera aggiungete altro pangrattatativa potete utilizzare il tipico “ferro”: togliete una porzione di impasto, stendetela allo spessore di circa 2 cm su una spianatoia infarinata e appoggiatevi sopra l’attrezzo. Fate pressione scorrendo lentamente in avanti in modo da far fuoriuscire i passatelli dagli appositi fori. Raccoglieteli su un piatto oppure schiacciateli direttamente nella casseruola con il brodo bollente. I passatelli in brodo sono pronti dopo un paio di minuti, appena verranno a galla. Serviteli subito ben caldi!

 

VINO consigliato

Con i passatelli in brodo vi consigliamo un vino rosso, un Emilia Barbera IGP. Rosso rubino, colpiscono l’olfatto, profumi di frutti rossi, note speziate, richiami di erbe aromatiche. In bocca è fresco, dal tannino equilibrato, di grande bevibilità e discreta lunghezza. Si abbina benissimo con i primi piatti tradizionali.

IL DOLCE (Toscana): I Cavallucci

I cavallucci sono biscotti natalizi, tipici della tradizione toscana e, in particolar modo, di quella senese. Sono dolcetti vecchi, la cui origine si perde nella notte dei tempi e il cui nome sembra derivare dall’usanza di servirli nelle stazioni di posta, dove venivano cambiati i cavalli che trainavano carri o carrozze e dove era possibile riposarsi un po’, prima di continuare i lunghi viaggi. 

 

Ingredienti (per 4 persone):

325 gr farina ’00

175 gr zucchero

85 gr acqua

100 gr noci sgusciate

45 gr di scorza d’Arancia candita (oppure canditi misti)

15 gr zucchero a velo

1 cucchiaio di spezie miste in polvere comprendente di cannella, coriandolo, noce moscata e anice

8 gr di ammoniaca per dolci

Rosmarino 1 rametto

Salvia 5 foglie

Acciughe sottosale 1

Peperoncino 1

Olio extravergine di oliva quanto basta

 

Procedimento

Prima di tutto tritate le noci grossolanamente e mettetele in una ciotola grande insieme alle scorze d’arancia a cubetti, lo zucchero a velo, le spezie, la farina e l’ammoniaca, quindi mescolate bene tutto insieme. Poi in un pentolino aggiungete acqua e zucchero e fate sciogliere su fuoco bassissimo per pochi minuti, il tempo necessario che lo zucchero si sciolga, attenzione non deve caramellarsi o brunirsi altrimenti i cavallucci verranno troppo duri. Infine versate lo zucchero ormai sciolto nella ciotola e amalgamate tutto con un cucchiaio, poi procedete ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto compatto. Poi formate un salsicciotto di circa 5 cm di diametro e affettatelo a circa 2 cm . Infine arrotolate ogni pezzo in una pallina, infarinatela bene, schiacciatela con due dita al centro e man mano che le realizzate disponetele in una teglia foderata di carta da forno ben distanziate almeno 4 – 5 cm. Una volta riempita la teglia cuocete in forno statico ben caldo a 180° nella parte centrale per circa 15 minuti. Mi raccomando non devono bruciarsi. Poi sfornateli, lasciateli raffreddare completamente fuori dalla teglia. Buon appetito!

 

VINO consigliato

Per accompagnare questo dolce vi consigliamo un Vin Santo del Chianti Classico DOC. È un vino di una consistenza piena ed esuberante, dolce ma vivace. Nel calice si presenta di un color ambrato molto penetrante e intenso, fin dal primo sguardo colpisce la consistenza. Al palato è suadente, elegante, equilibrato e robusto, molto persistente. Ben si accompagna con i cavallucci!

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Il Natale si avvicina e, nonostante il caro-bollette ed altre preoccupazioni, gli italiani non esiteranno a preparare dei deliziosi manicaretti e a riunirsi tutti insieme per festeggiare la festa più importante dell’anno! In un periodo come questo, segnato dagli eventi in Ucraina e dai loro effetti sul nostro quotidiano, la convivialità è particolarmente importante, non tanto per dimenticare i problemi, quanto per ricordare che la vita è fatta di tante cose buone ed apprezzarle in compagnia ci dà un nuovo slancio e ci riempie di gioia. Anche quest’anno, vi proponiamo un menù natalizio all’insegna della tradizione che abbiamo selezionato nelle seguenti regioni: Liguria, Emilia-Romagna, Umbria e Toscana. Vi auguriamo buona lettura e buona preparazione del vostro pranzo di Natale!

ANTIPASTO (Liguria):  Brandacujun

Il brandacujun è un piatto che arriva dalla tradizione culinaria ligure di ponente. Detto anche, brand de cujun, è una gustosa ricetta regionale che vede come protagonista lo stoccafisso. Il nome, in dialetto ligure, si rifà alla frase: Branda, cujon! Branda, che ciu ti u brandi ciu u l’è bon! ovvero «Scuotilo che più lo scuoti più è buono!».

Ingredienti (per 4 persone):

700 g di stoccafisso ammollato 

400 g di patate

4 cucchiai di olive taggiasche denocciolate

2 spicchi di aglio 

1 generoso mazzo di prezzemolo 

pepe nero macinato al momento qb

 olio extra vergine di oliva qb

 

Procedimento

Sbucciate le patate, lavatele e mettetele in una pentola capiente dotata di coperchio. Tagliate lo stoccafisso in tre pezzi e mettetelo nella pentola con le patate. Coprite con acqua fredda, mettete la pentola sul fuoco e fate cuocere per circa un’ora o fino a che le patate non saranno sfaldate. Scolate le patate e lo stoccafisso e eliminate le lische e le pinne da quest’ultimo. Sbucciate gli spicchi di aglio e privateli dell’anima interna. Lavate il prezzemolo, asciugatelo e tritatelo finemente insieme all’aglio. Mettete nuovamente lo stoccafisso e le patate all’interno della pentola, aggiungete il trito di aglio e prezzemolo, un bicchiere di olio extra vergine di oliva e portate sul fuoco. Rimestate bene al fine di far amalgamare il tutto unendo, se necessario, ulteriore olio. Spegnete il fuoco, coprite la pentola, impugnate saldamente i manici e fatela sobbalzare energicamente facendole compiere un movimento verticale dal basso verso l’alto. Proseguite così fino a che, a furia di sbattere, il contenuto non diventi emulsionato, denso e cremoso. Insaporite con il pepe nero e servite il brandacujun tiepido o a temperatura ambiente accompagnandolo con crostini di pane tostato e olive taggiasche.

 

VINO consigliato

Per accompagnare il brandacujun, vi consigliamo un vino bianco, un Riviera Ligure di Ponente Vermentino DOC. Giallo paglierino, al naso esprime belle note floreali, molto fresche, impreziosite da sentori agrumati di cedro e di pompelmo. Una traccia fruttata apre ad un assaggio secco, lievemente aromatico. Lungo ed appagante, chiude con un finale molto fresco, su note di mela e di pera.

 

SECONDO (Umbria): Fricco all’eugubina

Il friccò all’eugubina è un secondo piatto tipico della regione Umbria ed in particolare della città di Gubbio come suggerisce il nome stesso della ricetta. Si tratta di uno spezzatino di carni miste arricchito con erbe aromatiche, peperoncino a piacere e acciughe. Generalmente per realizzarlo si utilizzano pollo, coniglio e agnello ma potete prepararlo anche con un solo tipo di carne solamente. Esistono anche versioni a base di anatra, oca, faraona o manzo, naturalmente in tal caso sarà necessario regolare diversamente i tempi di cottura. Questo spezzatino può essere anche preparato in bianco, ossia senza l’aggiunta di pomodoro, inoltre potete decidere di sfumare la carne con aceto di vino bianco in sostituzione del vino o utilizzarli entrambi. Il friccò all’eugubina viene tradizionalmente servito durante le festività natalizie o durante il pranzo della domenica e si accompagna con preparazioni tipiche umbre: la torta al testo o la crescia perfetti per raccogliere il sugo dello spezzatino.

 

Ingredienti (per 4 persone):

Pollo 500 g

Coniglio 500 g

Agnello 500 g

Guanciale 100 g

Pomodori maturi 4

Aceto di vino bianco 400 g

Vino bianco secco 100 g

Aglio 2 spicchi

Rosmarino 1 rametto

Salvia 5 foglie

Acciughe sottosale 1

Peperoncino 1

Olio extravergine di oliva quanto basta

 

Procedimento

Lavate la carne e asciugatela. Fate marinare il coniglio in aceto di vino bianco per 2 ore, scolatelo e tamponatelo con carta da cucina. Tagliate tutta la carne a pezzi non troppo piccoli. Tagliate il guanciale a striscioline e fatelo rosolare in un tegame di alluminio o di coccio con un filo d’olio extravergine d’oliva, gli spicchi di aglio interi ed il peperoncino privato dei semi. Aggiungete la carne e lasciatela rosolare a fiamma viva su tutti i lati, sfumate con il vino bianco e fate evaporare. Aggiungete le erbe aromatiche tritate e l’acciuga tagliata a pezzetti. Nel frattempo praticate un taglio a croce alla base dei pomodori. Fate bollire abbondante acqua e sbollentate i pomodori per due minuti. Scolateli e passateli sotto acqua corrente fredda, sbucciateli, tagliateli a metà ed eliminate i semi. Riducete i pomodori a dadini ed uniteli alla carne, mescolate bene. Proseguite la cottura per circa un’ora e allungate con brodo se necessario. Regolate di sale. Servite ben caldo!

 

VINO consigliato

Con il Friccò all’eugubina vi consigliamo un vino rosso, un Umbria Syrah IGT. Il Syrah ha dimostrato un ottimo adattamento al territorio umbro. Un vino elegante e vellutato che conquista per i suoi aromi. Rubino impenetrabile con riflessi purpurei. Libera al naso note di mirtillo, pepe rosa, violette e olio di sandalo. In bocca è in equilibrio tra alcol e tannini vellutati, con ricordi di ciliegie mature miste ad erbe aromatiche. Ottimo per accompagnare il Friccò Eugubino.

PRIMO (Emilia-Romagna): Passatelli in brodo

I passatelli in brodo sono uno dei tipici primi piatti gustosi della tradizione gastronomica dell’Emilia Romagna. Semplici e veloci da preparare, sono il piatto ideale della domenica e delle feste. I passatelli si realizzano con ingredienti poveri. Assomigliano a dei cilindri o a grossi spaghetti corti. La ricetta del brodo è una preparazione base indispensabile in cucina, non solo per minestre e primi piatti della cucina regionale, ma anche per molte altre preparazioni. Per questo piatto, realizzate in anticipo il tipo di brodo che vi piace di più.

Ingredienti (per 4 persone):

1 litro e 1/2 circa di brodo di carne

100 g di pangrattato finissimo

100 g di parmigiano grattugiato

2 uova (circa 100 g)

noce moscata

buccia di limone grattugiata

sale e pepe

 

Procedimento

Per preparare i passatelli per prima cosa dedicatevi per tempo al brodo. In una ciotola raccogliete il pangrattato e il parmigiano reggiano grattugiato. In una seconda ciotola sbattete le uova con sale, pepe, scorza di limone e noce moscata a piacere. Iniziate ad amalgamare con una forchetta. Impastate a mano fino a ottenere una palla liscia e morbida. Qualora fosse troppo dura diluite con un po’ di brodo, in caso fosse troppo tenera aggiungete altro pangrattatativa potete utilizzare il tipico “ferro”: togliete una porzione di impasto, stendetela allo spessore di circa 2 cm su una spianatoia infarinata e appoggiatevi sopra l’attrezzo. Fate pressione scorrendo lentamente in avanti in modo da far fuoriuscire i passatelli dagli appositi fori. Raccoglieteli su un piatto oppure schiacciateli direttamente nella casseruola con il brodo bollente. I passatelli in brodo sono pronti dopo un paio di minuti, appena verranno a galla. Serviteli subito ben caldi!

 

VINO consigliato

Con i passatelli in brodo vi consigliamo un vino rosso, un Emilia Barbera IGP. Rosso rubino, colpiscono l’olfatto, profumi di frutti rossi, note speziate, richiami di erbe aromatiche. In bocca è fresco, dal tannino equilibrato, di grande bevibilità e discreta lunghezza. Si abbina benissimo con i primi piatti tradizionali.

IL DOLCE (Toscana): I Cavallucci

I cavallucci sono biscotti natalizi, tipici della tradizione toscana e, in particolar modo, di quella senese. Sono dolcetti vecchi, la cui origine si perde nella notte dei tempi e il cui nome sembra derivare dall’usanza di servirli nelle stazioni di posta, dove venivano cambiati i cavalli che trainavano carri o carrozze e dove era possibile riposarsi un po’, prima di continuare i lunghi viaggi. 

 

Ingredienti (per 4 persone):

325 gr farina ’00

175 gr zucchero

85 gr acqua

100 gr noci sgusciate

45 gr di scorza d’Arancia candita (oppure canditi misti)

15 gr zucchero a velo

1 cucchiaio di spezie miste in polvere comprendente di cannella, coriandolo, noce moscata e anice

8 gr di ammoniaca per dolci

Rosmarino 1 rametto

Salvia 5 foglie

Acciughe sottosale 1

Peperoncino 1

Olio extravergine di oliva quanto basta

 

Procedimento

Prima di tutto tritate le noci grossolanamente e mettetele in una ciotola grande insieme alle scorze d’arancia a cubetti, lo zucchero a velo, le spezie, la farina e l’ammoniaca, quindi mescolate bene tutto insieme. Poi in un pentolino aggiungete acqua e zucchero e fate sciogliere su fuoco bassissimo per pochi minuti, il tempo necessario che lo zucchero si sciolga, attenzione non deve caramellarsi o brunirsi altrimenti i cavallucci verranno troppo duri. Infine versate lo zucchero ormai sciolto nella ciotola e amalgamate tutto con un cucchiaio, poi procedete ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto compatto. Poi formate un salsicciotto di circa 5 cm di diametro e affettatelo a circa 2 cm . Infine arrotolate ogni pezzo in una pallina, infarinatela bene, schiacciatela con due dita al centro e man mano che le realizzate disponetele in una teglia foderata di carta da forno ben distanziate almeno 4 – 5 cm. Una volta riempita la teglia cuocete in forno statico ben caldo a 180° nella parte centrale per circa 15 minuti. Mi raccomando non devono bruciarsi. Poi sfornateli, lasciateli raffreddare completamente fuori dalla teglia. Buon appetito!

 

VINO consigliato

Per accompagnare questo dolce vi consigliamo un Vin Santo del Chianti Classico DOC. È un vino di una consistenza piena ed esuberante, dolce ma vivace. Nel calice si presenta di un color ambrato molto penetrante e intenso, fin dal primo sguardo colpisce la consistenza. Al palato è suadente, elegante, equilibrato e robusto, molto persistente. Ben si accompagna con i cavallucci!

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