Bottega festeggia i 45 anni dalla fondazione
TREVISO – Quest’anno l’azienda Bottega festeggia i 45 anni dalla fondazione che risale al 1977. Un traguardo importante per quella che è diventata una delle prime 20 cantine private italiane e che esporta i propri prodotti in 150 paesi nel mondo. Il gruppo Bottega è al tempo stesso una cantina e una distilleria, che dispone di un affiatato team di enologi esperti sia nella vinificazione che nella distillazione. L’azienda ha sede a Bibano di Godega S.U., 50 km. a nord di Venezia. Situata nella zona della Doc Prosecco, si trova al centro di un territorio dove vengono coltivate con successo le uve di Cabernet, Chardonnay, Raboso, Picolit e di altri noti vitigni.
La Distilleria Bottega nasce nel 1977 ad opera di Aldo Bottega, mastro distillatore con più di trent’anni di esperienza nel settore, e della moglie Rosina Zambon. Nel 1983 alla morte del fondatore il figlio Sandro, insieme ai fratelli Barbara e Stefano, assume la direzione dell’azienda. Nel 1992 nel segno della diversificazione viene prodotto Il Vino dei Poeti, un prosecco spumante. Nel 1993 entra a far parte dell’azienda anche Monica Lisetto, designer straordinaria. Si consolida collaborazione con Stefania Sandrelli e nasce Chianti Acino d’Oro. Nel 1995 il lancio del Fragolino, bevanda di grande tradizione. Nei primi anni 2000 viene lanciato Bottega Gold, il Prosecco Doc caratterizzato dalla bottiglia con livrea dorata, che si rivela un’icona del gusto italiano.
Nel 2004 nasce la grappa spray racchiusa in una piccola bottiglia dotata di vaporizzatore. Nel 2007 viene inaugurata la sede di Bibano: si tratta di una grande casa colonica ottocentesca denominata Villa Rosina. Tra il 2009 e il 2011 l’azienda allarga la propria produzione vinicola alla Valpolicella e a Montalcino. Nel 2018 vien concluso l’accorto restauro di una cantina storica a Valgatara, nel cuore della Valpolicella Classica.
Tra le tappe più importanti va infine segnalata la nascita del progetto Prosecco Bar. Lanciato nel 2014, ripropone la filosofia del bacaro veneziano, abbinando i piatti della cucina veneta e italiana ai vini e ai distillati Bottega. Oggi si contano 32 location in tutto il mondo, all’interno di aeroporti, stazioni, navi
da crociera e hotel.
Spumante, quale scegliere per le feste e come abbinarlo
Non c’è festa natalizia che non sia accompagnata dallo spumante, il vino festaiolo per eccellenza. Alcolico dalle mille sfaccettature, ha come caratteristica principale l’effervescenza, dovuta all’anidride carbonica prodotta dall’uva dura nte la fermentazione alcolica. Le varietà di uva che si usano di solito per gli spumanti sono Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Meunier, Chenin Blanc, Maccabéo, Riesling o Muscat e, oltre ai classici bianchi, si possono trovare anche rosati e rossi (basti pensare al Lambrusco).
Per gli abbinamenti dei vini, l’Associazione Italiana Sommelier utilizza il famoso metodo Mercadini, basato su principi di assonanza o contrasto di sapori tra cibo e vino. In tal senso, lo spumante è un vino che si abbina perfettamente a ogni portata, dagli antipasti ai dolci: tutto dipende dal grado di morbidezza del vino scelto. In generale si consiglia l’abbinamento con vino bianco secco, frizzante o acido, con antipasti di pesce o pollo; per gli antipasti di prosciutto e salumi, il vino rosato fresco, mentre gli antipasti di verdure vogliono un accostamento con un vino morbido e profumato. Le temperature vanno dai 10 ai 12 gradi, 14 al massimo per i salumi. A dispetto di quanto si possa pensare, lo spumante non è un vino che si abbina solo ad aperitivi, antipasti e dolci, ma è perfetto anche con piatti strutturati come primi e secondi di pesce. Volendo, si può accompagnare un vino spumante a tutte le portate del pasto, magari cambiando tipologia di vino e gradazione alcolica. L’unica regola da rispettare, sempre e in qualsiasi contesto, è la moderazione.