(Adnkronos) – “Perché Matteo Renzi ce l’ha tanto con me? Credo che imputi a me il suo insuccesso. Cioè, lui non riesce a comprendere che sta sulle balle agli italiani di suo senza che ci sia io”. Giuseppe Conte, leader del M5S, a La Confessione di Peter Gomez risponde così alle domande sul rapporto con Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
“È un indomito nell’attaccare -spiega il leader M5S – Credo ci sia una dimensione egolatrica, quindi lui nel momento in cui ha avuto un grande successo in politica, ha pensato che il successo gli fosse dovuto a vita e questo ha alimentato il suo ego. Adesso, invece, che pure ha conosciuto l’insuccesso, il fatto di scendere all’1 o 2%, non riesce a rassegnarsi e come mi ha spiegato una persona che gli è molto vicina, imputa a me il suo insuccesso”.
Conte si sofferma anche sul recente editoriale di Alessandro Sallusti. “È stato un editoriale farneticante. Però, vorrei rassicurare Sallusti, non lo querelerò”, dice Conte commentando l’articolo in prima pagina su Libero dell’8 dicembre in cui, riguardo alle minacce che Giorgia Meloni ha ricevuto, il direttore scriveva: ‘Chi vuole la morte di Meloni e sua figlia non ha la voce di Conte, ma ha le sue impronte digitali’.
“Ha scritto che devo andare dallo psichiatra, che ho imbracciato il mitra…”, dice il leader pentastellato assicurando però di non aver intenzione di querelare Sallusti. “A differenza di Renzi…”, commenta Gomez. “Evidentemente non siamo uguali”, ribatte Conte.