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Scienza & Salute: ‘Le noci, cuore e cervello del benessere’

(Adnkronos) – Sono le noci, benefica ‘frutta a guscio’, le protagoniste della puntata odierna de Il Gusto della Salute, la rubrica online ideata e coordinata dall’immunologo Mauro Minelli referente per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata, in collaborazione con Adnkronos. “Secondo Plinio il vecchio furono i greci ad introdurre questa pianta in Italia ma, ancor prima dei greci, ci pensarono i persiani a diffonderla in Europa – ricorda Marco Renna, esperto di cultura popolare – Nel tempo la noce è stata sempre più apprezzata non solo come frutta in guscio da servire a fine pasto, ma anche per il suo legno, considerato particolarmente pregiato, perfetto per arredi lussuosi di abitazioni e dimore storiche. Ed oggi il noce è un albero su cui si sta puntando molto nel processo di rigenerazione ambientale, dopo l’epidemia da Xylella che ha distrutto il patrimonio olivicolo del sud della Puglia”. 

Per l’analisi nutrizionale provvede la biologa Dominga Maio: “Le noci sono dei semi oleosi utili per la salute del cervello e del cuore. Attenzione, però, a non esagerare nel mangiarle perché, per quanto ricche di fibre e ben bilanciate in termini di grassi e proteine, sono dotate di un elevato potere calorico – spiega Maio – Gli acidi grassi omega 3 e omega 6 delle noci contribuisco ad abbassare i livelli ematici di trigliceridi e a controllare i tassi di colesterolo aumentandone la frazione ‘buona’ e riducendone quella ‘cattiva’. Non mancano, inoltre, i micronutrienti come la vitamina B9, il magnesio, il manganese e ancora fosforo, calcio e ferro, alleati della salute del cuore e delle ossa. È importante conservarle bene per poter approfittare a pieno e a lungo di questo seme oleoso davvero speciale e tutt’altro che ‘secco’, come impropriamente ancora oggi viene appellato” 

L’impatto clinico dell’alimento è, come sempre, a cura dell’immunologo Mauro Minelli che conferma l’importante funzione di controllo delle noci sul colesterolo ‘cattivo’. “A tal proposito si suggerisce un consumo giornaliero di 30 grammi, equivalenti a circa 8 noc
i. Recenti studi scientifici hanno documentato come un congruo consumo settimanale di noci sia in grado di ridurre notevolmente il rischio di infarto del miocardio o di altre patologie cardiovascolari. Grazie al loro prezioso contenuto di vitamina E, le noci si rivelano utili pure nella prevenzione delle malattie neurodegenerative. Esse – prosegue – contengono anche un importante aminoacido, l’arginina, capace di rendere più performante l’attività muscolare, ragion per cui sono indicatissime per chi pratica sport. Possono certamente essere mangiate in gravidanza e dai soggetti con insulinoresistenza e sono utili, ancora, per prevenire alcune patologie tumorali. Infine l’estratto del mallo, ovvero l’involucro esterno carnoso e fibroso che racchiude il guscio della noce, viene utilizzato in cosmetologia”. 

“A fronte dei tanti effetti benefici e in ragione del loro notevole apporto calorico – chiude Minelli – le noci non sono indicate per chi è a dieta o per le persone in sovrappeso. Si tratta di un alimento che può, in qualche caso, interferire sull’azione farmacologica della tiroxina usata per trattare l’ipotiroidismo, e può causare reazioni allergiche, oltre che per via della presenza al loro interno di alcune molecole allergizzanti, anche per il loro abbondante contenuto di nichel che le rende controindicate nei pazienti affetti da Snas (Sindrome sistemica da allergia al nichel)”. 

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