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Sicurezza sul lavoro e innovazione, ecco la ricerca ‘Made in Inail’

(Adnkronos) – A più di 60 anni dalle prime sperimentazioni condotte dall’Istituto, oggi al Gazometro Ostiense di Roma si apre il Forum della ricerca ‘Made in Inail’, in cui saranno presentati alcuni dei progetti più significativi ad alto valore tecnologico sviluppati in collaborazione con partner strategici del mondo accademico e scientifico e con il sistema delle imprese e delle rappresentanze dei lavoratori. L’impegno della ricerca ‘Made in Inail’, in particolare, si concretizza in tecniche e strumenti al servizio di una prevenzione più efficace, di una riabilitazione e un reinserimento più rapidi e di una riduzione dei costi sociali e sanitari che derivano da infortuni e malattie professionali, in linea con il Quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027, che fornisce importanti direttrici, priorità e obiettivi per rispondere alle sfide di anticipazione e gestione dei cambiamenti nel mondo del lavoro, determinati dalle transizioni verde, digitale e demografica. 

Articolato in quattro sessioni plenarie e cinque sessioni parallele, con il coinvolgimento di più di 70 relatori, il Forum ha come filo conduttore il tema dell’innovazione tecnologica, considerata come strumento utile per ridurre i rischi, fornire soluzioni ai bisogni e alle complessità che il futuro del lavoro presenta e raggiungere frontiere sempre più avanzate nel trattamento protesico-riabilitativo, ma anche come possibile generatrice di nuovi rischi. 

Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il saluto del presidente Inail, Franco Bettoni, sarà il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, a inaugurare i lavori del Forum, che nella sessione di apertura proseguirà con la lettura magistrale di Alberto Mantovani, professore emerito di Humanitas University e direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas. 

Nel pomeriggio, l’intervento del vicepresidente dell’Inail, Paolo Lazzara, sarà seguito da una tavola rotonda moderata da Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera, su ricerca, innovazione tecnologica e salute e sicurezza sul lavoro, che coinvolgerà Cesare Damiano, consigliere di amministrazione dell’Istituto, Augusto De Castro, direttore generale del competence center Made, Paola Girdinio, presidente del competence center Start 4.0, Eugenio Guglielmelli, rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Laura Lega, capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia, Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma, e Giovanna Spatari, prorettrice dell’Università di Messina e presidente della Società italiana di medicina del lavoro. 

A seguire due sessioni parallele. Una dedicata alle opportunità offerte dalla transizione digitale per affrontare i rischi tradizionali. Tra i temi trattati, la neuroergonomia per l’industria 4.0, i nuovi strumenti di prevenzione del rumore, le soluzioni avanzate per la mitigazione dei rischi da cadute dall’alto e l’innovazione tecnologica per la sicurezza in agricoltura. L’altra sul ruolo della robotica in campo protesico-riabilitativo, dai dispositivi esoscheletrici assistivi impiegati nel supporto alle attività quotidiane alla cooperazione tra robot riabilitativi e uomo mediante stimolazione elettrica funzionale.  

Ad aprire la seconda giornata, dopo i saluti del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, Guglielmo Loy, e del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, sarà Paolo Dario, professore emerito della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e direttore scientifico del competence center Artes 4.0, con una lettura magistrale sul futuro del lavoro, tra innovazione tecnologica e post umano. Nelle sessioni parallele successive si parlerà dei rischi presenti nei nuovi scenari lavorativi e degli strumenti in grado di prevenirli, dai simulatori in realtà virtuale per la qualificazione degli operatori ai dispositivi di protezione individuale intelligenti, dall’interazione uomo-robot umanoide ai rischi e alle opportunità di nanotecnologie e nuovi materiali avanzati, passando per tecnologie abilitanti, smart manufacturing e monitoraggio intelligente di impianti industriali e infrastrutture. 

Saranno inoltre illustrati stato di avanzamento e obiettivi dei progetti di ricerca in campo protesico-riabilitativo, con approfondimenti sull’evoluzione delle protesi di arto superiore e inferiore, grazie a robotica e intelligenza artificiale, sulla chirurgia funzionale e le interfacce bioniche per il controllo protesico di arto superiore, sui vantaggi funzionali e tecnici dell’osteointegrazione di arto inferiore e sullo sviluppo di interfacce bioniche innovative di natura biologica. Il tema del trasferimento tecnologico, per il passaggio dei risultati della ricerca dai laboratori agli scenari operativi reali, sarà invece il focus delle sessioni finali di sabato pomeriggio, con gli interventi di Francesca Maione e Teresa Armato, consigliere di amministrazione Inail. 

Dopo la presentazione del primo bando per l’innovazione tecnologica promosso dall’Istituto e dal centro di competenza Artes 4.0, che mette complessivamente a disposizione due milioni di euro per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico o al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, parteciperà a una tavola rotonda con Massimo Bruno, chief Corporate Affairs officer del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, Angelo Colombini, segretario confederale Cisl, Maurizio Landini, segretario generale Cgil, Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel, Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, e Ivana Veronese, dirigente sindacale Uil. 

Al centro della discussione, moderata da Gaia Tortora, vicedirettore del Tg La7, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, come opportunità per compiere un salto di qualità nella ricerca e nel trasferimento tecnologico dei risultati, e i protocolli sottoscritti negli ultimi mesi dall’Istituto con alcune grandi realtà d’impresa italiane, per garantire che la salute e la sicurezza sul lavoro siano centrali anche nella fase di ripresa trainata dal Pnrr e sperimentare soluzioni ad alto tasso di innovazione. 

“Di fronte alle sfide che l’aumento di opere e lavori pone in termini di gestione della sicurezza – spiega il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola – abbiamo voluto cogliere l’occasione per compiere l’ultimo miglio nel trasferimento tecnologico delle soluzioni sviluppate dai nostri ricercatori, facendo dei cantieri del Pnrr un grande laboratorio europeo per l’innovazione. L’obiettivo è quello di portare i risultati dell’attività di ricerca anche nelle micro, piccole e medie imprese con una logica a cascata, partendo dalle filiere”. 

Dopo le conclusioni del direttore generale dell’Istituto, sarà l’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci, a chiudere ufficialmente i lavori. I partecipanti al Forum possono osservare dal vivo alcuni dei dispositivi frutto della ricerca ‘Made in Inail’ nell’area espositiva appositamente allestita al Gazometro Ostiense. L’elenco comprende la maglietta intelligente in grado di monitorare i fattori ambientali e i parametri fisiologici del lavoratore, sviluppata insieme a Sapienza Università di Roma, Università di Pisa, Campus Bio-Medico di Roma, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Polo tecnologico della Fondazione Don Gnocchi di Milano, e il robot quadrupede teleoperativo HyQReal, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento innovazioni tecnologiche (Dit) dell’Inail e l’Istituto italiano di tecnologia, destinato a sostituire gli operatori umani in contesti lavorativi ad alto rischio. 

Con l’Iit sono stati sviluppati anche gli esoscheletri attivi XoTrunk, XoShoulder e XoElbow, che supportano i lavoratori nei compiti più gravosi dal punto di vista fisico, diminuendone lo sforzo fino al 40%, e la mano protesica di derivazione robotica Hannes, che permette di restituire agli amputati circa il 90% delle funzionalità di una mano naturale, i cui studi pilota hanno coinvolto alcuni pazienti del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio. Tra i progetti presentati dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) rientrano, invece, la piattaforma previsionale di allerta Worklimate, per la valutazione dei rischi lavorativi legati all’esposizione ad alte temperature, il progetto ergoCub, che parte dall’umanoide iCub di Iit per approfondire le tematiche legate all’introduzione della robotica nei processi produttivi, e il sistema per il monitoraggio della funzione uditiva brevettato dall’Istituto e dall’Università di Tor Vergata, utilizzato dagli astronauti della Stazione spaziale internazionale, tra cui Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, nell’ambito del progetto Acoustic Diagnostics dell’Agenzia spaziale italiana, che coinvolge anche Sapienza Università di Roma, Campus Bio-Medico e Altec Spa. 

 

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