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Al Mauto al via i Rally Talk, si parte con la sfida 1972 Fiat-Lancia

(Adnkronos) – Con un ospite speciale come Miki Biasion, due volte Campione del Mondo Rally prende il via il 22 novembre Rally Talk, il ciclo di incontri con i protagonisti dei rally, realizzato al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino in occasione della mostra “The Golden Age of Rally. Le grandi sfide”. Al centro del primo appuntamento, dalle ore 17,30 presso l’Auditorium del Mauto, ci sarà un anno speciale, il 1972, che vide le due squadre ufficiali rally italiane, Fiat e Lancia, competere per vincere i rally internazionali. In quell’anno pieno di sfide, infatti, Lancia vinse il Campionato Internazionale Marche, mentre l’equipaggio della squadra Fiat Pinto-Macaluso si aggiudicò il Campionato Europeo Piloti. Ne parleranno, insieme al curatore della mostra Stefano Macaluso, i protagonisti di quell’epoca: Arnaldo Bernacchini, Ninni Russo, Piero Sodano e Maurizio Verini, moderati da Luca Pazielli. 

I Rally Talk sono una delle iniziative (come visite guidate a tema e incontri) che accompagnano la mostra The Golden Age of Rally che ha portato a Torino le iconiche vetture dei grandi campioni: da Pinto a Biasion, da Mouton a Kankkunen. E’ un viaggio nell’epoca d’oro di questa disciplina sportiva che fino al 2 maggio 2023, mette in mostra una delle collezioni più importanti al mondo, quella della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica. 

Una collezione unica nel suo genere per il palmares delle vetture presenti, modelli, conservati nel loro stato originale, che provengono dalla collezione di Gino Macaluso, imprenditore, designer, navigatore di rally. Sono vetture-mito che, dagli anni Sessanta agli anni Novanta del secolo scorso, hanno vinto le più importanti gare del campionato: dal Rally di Montecarlo al Rally Safari, passando per il Rally Mille Laghi (Finlandia) fino al Rally di Sanremo.  

Gli spettatori hanno l’occasione di rivivere le emozioni delle grandi sfide tra case automobilistiche e squadre corse, dal leggendario duello fra trazione posteriore (Lancia Rally 037) e quattro ruote motrici (Audi quattro), fino alle “mostruose” del Gruppo B, passando alle competizioni intercontinentali, come quella tra Toyota Celica e Lancia Delta Integrale 16 valvole. L’esposizione, a cura di Stefano Macaluso in collaborazione con Federica Ellena, si configura come un percorso esperienziale attraverso cui il pubblico può immergersi nel mondo del rally, anche nel contatto “fisico” con gli allestimenti. Speciali piattaforme sceniche realizzate ad hoc simulano i manti stradali su cui si sono dati battaglia piloti e vetture, dalla sabbia del Sahara alla neve del Col de Turini, fino al duro asfalto. Come spiega il Presidente del Mauto, Benedetto Camerana: “La mostra The Golden Age of Rally è una valorizzazione ed un omaggio alla competenza del territorio torinese e piemontese che, in un periodo storico particolarmente significativo ha saputo esprimere vetture e talenti in grado di arrivare in vetta alle classifiche internazionali. Produttori e team locali, come Fiat e Lancia, Abarth e Martini, ma anche designer come Gandini, Giugiaro e Pininfarina sono i creatori dei simboli di un’epopea dei motori, che abbiamo ora il piacere di mostrare al pubblico.” 

Ben 19 esemplari iconici protagonisti delle sfide diventate leggenda, che narrano le imprese dei piloti e delle squadre da corsa, attraverso l’enorme successo di pubblico che ha accompagnato questo sport nel corso dei decenni. Partendo dagli anni ’60 con la BMC Mini Cooper S (1966), la Ford Cortina Lotus (1966) e la Ford Escort RS Miki (1969), passando di sala in sala si attraversano gli anni ’70, con la Porche 911 st (1970), la Lancia Fulvia Coupè HF 1.6 (1970), la Fiat 124 Spider (1971), l’Alpine Renault A110 (1973), la Lancia Stratos (1976), la Fiat 131 Abarth GR.4 (1978). E poi le protagoniste delle grandi sfide tra gli anni ’80 e ’90, le Lancia in livrea Martini racing – Lancia rally 037 (1984), Lancia Delta S4 (1986), Lancia Delta HF Integrale 16v (1990), Lancia Delta HF Evoluzione Safari (1992) – con le loro antagoniste Audi quattro (1981), Renault R5 Turbo (1981), la Peugeot 205 Turbo 16 (1986), gentilmente concessa dal museo L’Aventure Peugeot di Sochaux (Francia), e la Toyota Celica GT-4 ST165 (1990).  

Per Mariella Mengozzi, Direttore del Mauto “questa mostra è il vero punto di ripartenza dopo il periodo di pandemia; la nostra strategia di crescita si fonda sulla capacità di attrarre il pubblico dei più giovani, e il motorsport – primo fra tutti il rally – è certamente uno dei temi più appassionanti, perché fa leva sulle emozioni delle sfide, sul coraggio, sulla personalità dei suoi protagonisti. Una grande opportunità non solo per il Mauto, ma per tutto il territorio”. 

 

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