lunedì 22 Luglio 2024 | 10:18

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Il direttore Paul Caccia con i vincitori del Premio Miglior Sommelier dell'ITHQ in collaborazione con l'ICE: Quentin Boulhiol, Anthony Migué e Gabriel Emond
27sima edizione di “Grandi Degustazioni di Vino Italiano in Canada”. Il vino italiano piace sempre di più ai canadesi

MONTRÉAL – Si è conclusa il 2 novembre, al Marché Bonsecours, nel vecchio porto di Montréal, dopo la tappa del 31 ottobre a Toronto, la 27esima edizione di “Grandi Degustazioni di Vino Italiano in Canada” (“Une dégustation de vins d’Italie – A Tasting of Wines from Italy”), il più grande evento dedicato al vino italiano in Canada, l’appuntamento commerciale di riferimento per gli addetti ai lavori canadesi. L’iniziativa della Delegazione commerciale d’Italia-ICE ha coinvolto quest’anno 101 imprese vitivinicole e 500 etichette, provenienti da 15 regioni. Ad accoglierli, oltre 2.000 operatori tra agenti, rappresentanti dei monopoli provinciali e di alberghi e ristoranti, giornalisti specializzati, opinionisti e appassionati. L’evento si è svolto nelle due città principali canadesi con lo stesso format: prima una lezione magistrale sui vini biologici italiani, quindi una degustazione riservata ai monopoli, infine una degustazione per gli addetti ai lavori.

 

La Cons. Gen. Silvia Costantini

SILVIA COSTANTINI: ITALIA SECONDO PAESE DI PROVENIENZA DEI VINI IMPORTATI DAL QUÉBEC. Tra gli interventi del cocktail di chiusura dell’evento, molto significativo quello della Console Generale d’Italia a Montréal, Silvia Costantini: “Quale prodotto è più Made in Italy del nostro ‘Vino’, simbolo della qualità italiana nel mondo? Grazie alla forte vocazione per la viticoltura, l’Italia dispone di un vasto patrimonio di uve da vino, circa 300 specie, e quindi di un’ampia selezione di vini in ognuna delle sue 20 regioni… Per questo motivo, eventi come questo sono un’opportunità per rafforzare le relazioni Québec-Italia nel contesto delle eccellenti relazioni bilaterali tra Italia e Canada. Attualmente, la tendenza al consumo di vino aumenta tre volte più velocemente della media mondiale. Il Canada è il quattordicesimo Paese importatore di vino italiano al mondo, in termini di volume. Il Québec svolge un ruolo di primo piano, poiché è la più grande provincia importatrice di vino, con 180 milioni di litri di vino nel 2020. Negli ultimi dieci anni, il valore delle importazioni di vino italiano in Canada è aumentato esponenzialmente. Circa il 30% di questo volume proviene dal consumo in Québec. I rappresentanti della SAQ mi hanno confermato che l’Italia è il secondo Paese di provenienza dei vini importati dal Québec, dopo la Francia, sia in termini di volume che di valore. Ciò significa che c’è ancora un margine di miglioramento. Ad maiora semper!”.

 

CONCORSO MIGLIOR SOMMELIER ICE/ITHQ. A Montréal, durante la serata di chiusura, è stato anche consegnato il Premio Miglior Sommelier, un concorso organizzato dall’Institut de tourisme et d’hôtellerie du Québec (ITHQ) in collaborazione con l’ICE, giunto alla sua sesta edizione. “Il concorso – ci ha spiegato Paul Caccia, direttore delle comunicazioni e dello sviluppo commerciale presso l’ITHQ – ha preso il via venerdì 28 ottobre con dei turni di selezione e si è concluso con la scelta dei finalisti da parte di personalità del settore nelle vesti di ‘giudici’, che hanno valutato chi, tra gli studenti del programma sommelier iscritti al concorso, avesse la migliore conoscenza dei vini italiani”. Qui di seguito i vincitori: Anthony Migué ha conquistato il 1° premio, del valore di 6 000 $ dollari, per un viaggio enologico in Italia; sua anche la borsa di studio ‘Giorgio Lombardi’ offerta da Carpenè Malvolti, pari a 3.500 $. A Quentin Boulhiol è andato il 2° premio, del valore di 3.000 $. Gabriel Emond, infine, si è aggiudicato il 3° premio, pari a 1.000 $.

 

VINO, PILASTRO FONDAMENTALE DEL MADE IN ITALY IN CANADA. Il vino italiano sul mercato del Canada gode di piena salute. I dati parlano chiaro: il valore delle importazioni negli ultimi 10 anni è aumentato molto rapidamente, passando da 301 milioni a 540 Milioni, una crescita del 71%. L’Italia è il primo Paese esportatore di vino in Canada in termini di quantità, con 55 milioni di litri esportati nei primi otto mesi del 2022, e un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini di valore, nello stesso periodo il vino italiano ha superato i 422 milioni di dollari canadesi, diventando il quarto mercato mondiale di destinazione del vino italiano (era il quinto nel 2021). Il settore vinicolo è un pilastro fondamentale del Made in Italy in Canada. Basti pensare che il vino italiano rappresenta un quinto degli incassi dei monopoli provinciali, grazie a 467 milioni di litri venduti, per un valore di 8,5 miliardi di dollari canadesi. Le province del Québec e dell’Ontario sono responsabili rispettivamente del 45% e del 33% delle vendite di vino italiano che, nei primi otto mesi del 2022, sono ammontate a 69 milioni di litri, per un valore di 1,4 miliardi di dollari canadesi.

 

Il direttore ICE Marco Saladini

MARCO SALADINI: VINO ITALIANO SEMPRE PIÙ LEADER IN CANADA. “L’Italia del vino è sempre più leader in Canada: nel panorama enologico canadese, il vino italiano è un punto di riferimento ormai imprescindibile”, ha dichiarato Marco Saladini, direttore responsabile degli Uffici ICE in Canada.  “Siamo orgogliosi di poter contribuire, con l’evento Grandi degustazioni – ha poi aggiunto – a consolidare la posizione dell’Italia sul mercato locale. Grazie alla domanda crescente di vino italiano da parte dei consumatori e agli investimenti pubblici e privati in promozione, gli Uffici Ice lavorano in modo pressoché́ continuativo nel settore per tutto l’anno”. “D’altra parte, attraverso i vini italiani di qualità – ha sottolineato Saladini – si propaga anche la conoscenza del territorio. L’occasione per presentare entrambi agli addetti ai lavori canadesi è offerta, oltre che dalle Grandi degustazioni di questi giorni, da una serie di seminari, viaggi di studio e partecipazione sponsorizzata a fiere, organizzati dall’ICE. L’Agenzia collabora inoltre con i monopoli provinciali, in particolare supportando campagne promozionali del prodotto italiano in molte centinaia di negozi, nonché via Internet”, ha concluso Saladini.

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