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Saipem, 2022 in crescita per il gruppo che conferma guidance guardando al futuro

(Adnkronos) – Un 2022 decisamente in crescita per Saipem che, presentando i conti dei primi nove mesi dell’anno, mostra un proseguimento nel miglioramento della performance sia rispetto ai primi nove mesi 2021, sia rispetto al secondo trimestre 2022, con ricavi e margini in crescita a doppia cifra. Il piano industriale presentato a marzo è stato “più che confermato” dai risultati messi a segno nel periodo e lo rimarrà “in tutte le sue linee guida principali”, annuncia l’ad del gruppo,
Alessandro Puliti.  

Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha realizzato ricavi pari a 7.441 milioni di euro, includendo i ricavi delle discontinued operations, e registrando +47% rispetto ai primi nove mesi del 2021. I ricavi delle continuing operations sono pari a 7.043 milioni di euro (+46%), mentre l’Ebitda adjusted si attesta a 536 milioni di euro includendo le discontinued operations, pari al 7,2% dei ricavi, rispetto a una perdita di 291 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021.  

L’Ebitda adjusted delle continuing operations è pari a 445 milioni di euro, ovvero il 6,3% dei ricavi. Quanto al risultato netto, la perdita cala a 138 milioni di euro rispetto ai 1.121 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021. I numeri del terzo trimestre del 2022 registrano ricavi pari a 3.006 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al secondo trimestre e un Ebitda adjusted pari a 215 milioni di euro, +22% rispetto al secondo trimestre.  

Nei primi nove mesi del 2022 sono stati messo a segno ordini di acquisiti per 8,6 miliardi di euro, cui si aggiungono circa 4,6 miliardi di euro acquisiti in ottobre, per un totale di oltre 13 miliardi di euro. Circa il 70% delle acquisizioni sono state fatte nei business offshore. Il portafoglio ordini totale sale così a 22.707 milioni di euro includendo le discontinued operations e a 23.252 milioni di euro compreso il portafoglio ordini delle società non consolidate.  

Se si considera il portafoglio ordini delle continuing operations, il portafoglio si attesta a 20.937 milioni di euro (21.482 milioni di euro compreso il portafoglio ordini delle società non consolidate). L’ammontare totale del portafoglio ordini delle società non consolidate è stato ridotto, nel corso del terzo trimestre, per un totale di 800 milioni di euro in seguito alla cancellazione delle attività che rientrano nel perimetro sanzionatorio, da parte dell’Unione europea, nei confronti della Federazione russa.  

Per il 2022 Saipem ha rivisto la guidance, che non include il Drilling Onshore. I ricavi sono previsti superiori a 9 miliardi di euro, mentre l’Ebitda adjusted sarà superiore a 550 milioni di euro. La nuova guidance prevede inoltre un indebitamento finanziario netto post Ifrs-16 a fine anno a circa 300 milioni di euro, includendo l’incasso della cessione del Drilling Onshore.  

Risultati, questi, che hanno superato le stime del consensus di Bloomberg: “Abbiamo avuto un ottimo terzo quarto dell’anno, un quarter positivo in deciso miglioramento e con la prospettiva altrettanto positiva di un’acquisizione ordini molto importante e concentrata sul settore offshore, che ci dà i migliori margini”, afferma Puliti.  

Il piano industriale presentato a marzo è “più che confermato dai risultati che abbiamo portato nei primi 9 mesi dell’anno e direi che rimane confermata in tutte le sue linee guida principali. Vediamo ora una realizzazione del piano più veloce rispetto a quanto preventivato e siamo anche in anticipo rispetto a certi risultati”.  

Per raggiungere questi risultati, afferma il manager, Saipem “ha fatto quadrato intorno alle competenze core, al proprio Dna e alle sue risorse chiave”, ma è stato “fondamentale” anche “l’aiuto ricevuto dagli shareholder di Eni e Cdp. Noi ci abbiamo messo del nostro ed Eni e Cdp ci hanno messo molto del loro. Il combinato disposto di questi due fattori è quello che ha consentiti di arrivare a questi risultati”. 

Parlando quindi di alcuni dei progetti sui quali il Gruppo sta puntando, Puliti ricorda l’impegno in Mozambico: “Lavoriamo per l’impianto Lng a terra per il cliente Total e ci è stato comunicato che il cliente prenderà una decisione per quanto riguarda la ripartenza del progetto nei primi tre mesi del 2023, quando avrà potuto verificare che ci siano le necessarie condizioni di sicurezza”.  

Inoltre “Saipem è pienamente qualificata e ha una storia tale per cui se saremo richiesti potremo costruire ulteriori nuove unità di rigassificazione in Italia”. Il rigassificatore di Livorno, ad esempio, “è stato progettato e costruito da Saipem” e quindi “è evidente la nostra capacità”. A conferma di questo, l’ad ricorda il completamento attuale di un terminale “importantissimo” di rigassificazione in Thailandia.  

Soprattutto, rimarca Puliti, “siamo attrezzati per la diversificazione di approvvigionamento” e dunque “possiamo fondamentalmente lavorare dappertutto. Già oggi Saipem lavora in circa 70 Paesi del mondo, siamo in grado di servire i nostri clienti in ogni località del mondo”. 

“Certo -sottolinea ancora il manager- abbiamo un nostro focus e delle geografie dove siamo meglio posizionati”. Quindi, “se vogliamo definire il nostro focus geografico, dobbiamo sicuramente elencare aree come l’Africa occidentale e il Nord Africa, il Medio Oriente, il Nord Europa e le Americhe e non vorrei dimenticare anche l’East Africa, dove siamo presenti in Mozambico. Queste sono le aree più importanti”.  

E c’è anche la scommessa dell’eolico: “Stiamo registrando un buon progresso sulla esecuzione dei progetti in ordine, tutti localizzati sostanzialmente in Francia e nel Regno Unito -afferma Puliti-. C’è stata un’accelerazione della nostra capacità di esecuzione che aveva subìto nel 2021 una serie di problematiche, che poi hanno portato alla revisione degli ordini”.  

In ogni caso, conclude, “abbiamo rimesso la macchina operativa sulla strada giusta ed è un punto sul quale capitalizzeremo nel futuro, perché stiamo facendo un’esperienza invidiabile su tanti tipi di installazioni, che in futuro costituirà un punto forte per la nostra competitività quando parteciperemo a nuove gare per questo tipo di installazioni”. 

 

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