(Adnkronos) – Alla carota è dedicata la puntata di oggi de ‘Il Gusto della Salute’, la rubrica online patrocinata dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata e curata dall’immunologo Mauro Minelli, in collaborazione con Adnkronos. “I fiori della ‘Daucus Carota’, nome scientifico di questo ortaggio, sono molto particolari: nel secondo anno di crescita dalla rosetta fogliaria fuoriesce uno stelo solcato e perloso che porta delle infiorescenze ad ombrella che vanno dai 10 ai 70 ombrelletti. Non a caso – specifica l’agronoma
Eleonora Tauro – la carota appartiene alla famiglia delle Umbellifere, in lingua corrente Ombrellifere, anche dette Apiacee. La raccolta delle carote avviene a maggio e viene effettuata a mano, in genere con l’utilizzo di un forcone per estrarre l’ortaggio dal terreno in cui cresce e si sviluppa”.
“La carota nella storia è un alimento che ha trovato ospitalità negli usi e nel linguaggio corrente. Pensiamo al detto popolare ‘il bastone e la carota’, un proverbio di chiara matrice contadina – ci ricorda il giornalista Marco Renna, esperto di cultura popolare – che fa riferimento al ruolo degli animali nel trasporto delle merci o degli attrezzi da lavoro. Per via della loro nota testardaggine, muli e asini venivano spinti a colpi di bastone, ma al termine dell’attività venivano ampiamente ricompensati con delle carote, ortaggi di cui sono particolarmente ghiotti gli equini.”
“Le proprietà nutrizionali della carota sono indicatissime per la nostra salute – spiega la biologa del network Polismail Dominga Maio. Essa contiene molte fibre, poche proteine e zero grassi; è dunque un alimento certamente ipocalorico ma ricchissimo di sostanze che aiutano a contrastare l’invecchiamento, specie quello degli occhi, supportando la visione crepuscolare. Inoltre i carotenoidi, che nella carota abbondano, abbassano il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari e oncologiche grazie ad alcune sostanze in essa contenute tre le quali il falcarinolo. Svariati gli usi della carota in cucina: al di là del semplice pinzimonio, è da menzionare l’abbinamento con cipolla e sedano, indispensabile per preparare un ottimo ragù”.
Le ricadute cliniche dell’assunzione alimentare di carote sono a cura di Minelli che ricorda “come la carota possa essere considerata uno scrigno di proprietà salutistiche in grado di sostenere le funzioni metaboliche e proteggere la cute, le mucose, gli occhi, e ancora i denti e le gengive grazie al suo abbondante e variegato contenuto in vitamine. Scarse e poco significative le controindicazioni – aggiunge – per quanto un consumo smodato di carote, con conseguente accumulo nei tessuti del pigmento colorato beta-carotene, possa conferire alla cute un colorito giallastro, condizione comunque reversibile pochi giorni dopo aver ridotto il consumo di carote”.
Sul fronte allergologico, chiarisce il medico, “la carota può essere responsabile, soprattutto negli allergici al polline di ambrosia, della cosiddetta ‘sindrome allergica orale’, che si caratterizza con una sintomatologia localizzata nella bocca, legata all’azione sensibilizzante di proteine allergizzanti contenute nell’ortaggio e che si manifesta con prurito e bruciore anche molto fastidiosi per quanto, generalmente, a risoluzione spontanea. Per il resto – conclude Minelli – la carota è sempre un ottimo companatico e un ideale spuntino ‘spezzafame'”.