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Anziani: Pro Vita chiede al Governo Sottosegretario ad hoc a tutela di nonni e anziani

(Adnkronos) – Il nuovo Governo dovrà valorizzare e tutelare, con misure culturali e socio-economiche concrete, gli oltre 13 milioni di nonni e anziani presenti su tutto il territorio nazionale, con una particolare attenzione agli oltre 500 mila italiani in terza età che vivono in gravi condizioni di indigenza, con difficoltà motorie e privi di adeguati aiuti per affrontare le più normali attività quotidiane. Per questo c’è bisogno di un Sottosegretario per la terza età al Ministero delle Politiche Sociali che riesca a farsi carico di queste problematiche. È quanto è emerso dalla conferenza stampa ‘Una Repubblica fondata sui nonni’, organizzata da Pro Vita & Famiglia Onlus in occasione della presentazione della campagna ‘Grazie a Dio ci sono i Nonni’, che si è tenuta all’Hotel Nazionale di Roma. 

“Noi siamo qui per poter denunciare e per pretendere un sottosegretario con incarichi di sviluppo culturale e sociale dei nonni, ma anche economico con detrazioni fiscali. Non vogliamo più parole, ma fatti”, ha spiegato Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus parlando a margine della conferenza. “E’ deplorevole la dimenticanza dei precedenti Governi per 14milioni fra nonni e anziani che rappresentano il pilastro delle famiglie. – ha spiegato – Mezzo milione ha dei problemi di disabilità e di difficoltà motorie. Questo è lo stereotipo di questa società materialistica, per cui i nonni sono inutili e spesso rappresentano un peso e, considerando la dominante cultura dello scarto ed eutanasica, sono completamente lasciati soli e abbandonati.” 

La campagna mira alla valorizzazione e tutela degli anziani in Italia, è partita nelle scorse settimane con una serie di affissioni su Roma, Milano, Napoli e provincia e proseguirà con una petizione popolare che sarà lanciata lunedì 17 ottobre. Inoltre, durante l’incontro un’ampia panoramica statistica e sociologica sul valore sociale dei nonni è stata presentata da Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’Istat. “La caduta della fecondità nella popolazione italiana è qualcosa di drammatico. Un punto delicato sul quale non si è fatta sufficiente riflessione è che nella struttura della popolazione italiana andranno ridimensionandosi le donne, cioè le potenziali mamme. Da oggi al 2070 si passerà da 12milioni di donne in età feconda a 8milioni. Tutto questo genera un processo per cui anche la figura del nonno rischia di ridimensionarsi”.  

Secondo i dati presentati il 39% dei bambini viene accudito dai nonni quando i genitori si trovano a lavoro, mentre l’età media di chi ha un nipote è aumentata a quasi 71 anni. “È chiaro che la componente nonni è sempre molto presente nella popolazione. I nonni di oggi sono molto più istruiti perché hanno una formazione maggiore. Sono più a conoscenza di ciò che succede intorno al mondo e sono in grado di educare i nipoti in una forma più moderna. – ha sottolineato Blangiardo – Il vero problema che va prospettandosi e che possono ridursi i nonni perché si riducono i nipoti.” 

Tra le richieste avanzate da Pro Vita & Famiglia c’è quella di maggiori e più adeguati sostegni per le attività più semplici come la cura della persona o della casa e l’istituzione di un numero verde per aiutare gli anziani nella risoluzione di problemi e fornire loro un supporto quotidiano. 

“I nonni devono avere una funzione attiva nella società e stiamo facendo anche delle proposte concrete al futuro Governo”. Ha sottolineato Giuseppe Zola, presidente dell’Associazione Nonni 2.0. Le proposte concrete sono: “una proposta di carattere fiscale, sappiamo che spesso i nonni aiutano anche economicamente e di questo bisogna tenerne conto sulle detrazioni fiscali; spesso i genitori non possono partecipare alla vita scolastica dei figli, allora vogliamo che su delega dei figli i nonni possano partecipare alla vita scolastica; sul piano giudiziario chiediamo che i nonni vengano ascoltati nei casi dolorosi di separazione”, ha concluso. 

Tra i presenti alla conferenza i neo eletti al Parlamento Maddalena Morgante (Fdi), Lorenzo Malagola (Fdi) e l’eurodeputata Simona Baldassarre (Lega).  

“La posizione della Lega è sempre stata chiara: politiche familiari importanti. Salvini ha richiesto il ministero della Famiglia e Natalità, perché c’è un inverno demografico importantissimo”. Ha commentato l’eurodeputata Baldassarre. “l’Italia è il Paese più anziano d’Europa e il secondo nel Mondo. Se non si fanno più figli, il Paese si ferma, bisogna smetterla di pensare che le politiche di aiuto alla famiglia e in questo caso agli anziani siano assistenzialismo. Le politiche a favore della natalità, della famiglia e dei nonni sono degli investimenti”, ha concluso. 

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