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Zucchero show a Montréal

MONTRÉAL – In un teatro Olympia tutto esaurito, sabato 17 settembre un pubblico in visibilio si è scatenato sulle note delle hit più note come “Diavolo in me”, “Vedo nero”, “Baila”, “Diamante” e “Per colpa di chi” di uno Zucchero (pseudonimo di Adelmo Fornaciari) in grande spolvero, in una sorta di viaggio musicale attraverso il percorso artistico di uno dei maggiori esponenti italiani del Blues.

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Ad entusiasmare il pubblico per quasi 2 ore qualche new entry del nuovo album “Discover”, ma soprattutto successi intramontabili come il ‘duetto’ “Miserere” con Luciano Pavarotti (commovente e suggestivo il video del celebre baritono apparso sul maxischermo). Sul palco, Zucchero da solo davanti al microfono con il suo cappello e la sua voce. Alle sue spalle, ad accompagnarlo, una band eccezionale. Come Oma Jali (backing vocals), di origine camerunense, che si è fatta apprezzare per la sua voce strepitosa. Un concerto unico, attesissimo nella metropoli quebecchese, con 2 anni di ritardo a causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni sanitarie. In platea ed in gallerie moltissimi Italo-Canadesi e Italiani, ma anche tantissimi quebecchesi ed appassionati dalle nazionalità più svariate.

Nell’arco di oltre 30 anni di carriera, Zucchero ha riscosso un grande successo commerciale, vendendo più di 60 milioni di dischi tra album e singoli. Le sue tournée mondiali e le frequenti collaborazioni con artisti affermati a livello internazionale – quali Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Eric Clapton, Joe Cocker, Miles Davis, B.B. King, Sting e Paul Young – hanno contribuito ad estendere la sua popolarità oltre i confini nazionali.

Sotto il profilo stilistico, la produzione musicale del cantautore emiliano è caratterizzata da una sintesi originale della tradizione melodica mediterranea con elementi derivati dal blues, dal gospel e dal soul, generi tipici del sud degli Stati Uniti d’America. Il suo lavoro gli ha fruttato numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tenco alla carriera, due World Music Awards, sei IFPI Platinum Europe Awards, una candidatura ai Grammy e l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

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