(Adnkronos) –
Umberto Bossi risultata eletto in Lombardia e torna in Parlamento dopo le elezioni politiche 2022. Bossi, come risulta dal sito del Viminale, è stato eletto nel collegio plurinominale Lombardia 2-P01. Dopo gli ultimi conteggi del Viminale anche Giulio Centemero, tesoriere della Lega, è tra gli eletti in Lombardia.
L’iniziale esclusione del Senatur era legata ad un errore del Viminale, come afferma il senatore Roberto Calderoli. “Il ministero dell’Interno nell’attribuzione provvisoria dei seggi dei collegi plurinominali ha preso un granchio clamoroso. Non lo dico per contestarli, ma solo perché in autotutela, fino a quando il dato non diviene definitivo, possano ancora correggerlo”, dice Calderoli.
“Vi spiego da dove nasce l’errore. Tutto è corretto – spiega- fino all’attribuzione dei seggi delle coalizioni a livello nazionale, ovvero sulla base della cifra elettorale nazionale di coalizione dei partiti che abbiano superato l’1%. L’errore nasce dal passaggio successivo dove la cifra elettorale di coalizione nella circoscrizione deve comprendere anche i partiti che hanno superato l’1% anche quando questi non hanno raggiunto il 3% perché questo dice la legge, cosa che loro non hanno fatto sottraendo già a livello circoscrizionale la lista di ‘+Europa’, creando una serie di seggi deficitari che coinvolgono 13 circoscrizioni su 28”.
“La ripartizione finale dei seggi ai singoli partiti che abbiano superato il 3% è stata fatta in maniera corretta, ma purtroppo l’errore è a monte. Io di leggi elettorali magari non ne capisco tanto, ma fino a questo punto ci arrivo… poi io confesso di essere in conflitto di interessi perché in base alla corretta applicazione della legge, se questo errore venisse corretto, allora Umberto Bossi tornerebbe in Parlamento”, le parole di Calderoli prima della comunicazione del ministero dell’Interno. E comunque questa mia osservazione viene confermata tra l’altro dal verbale di domenica 4 marzo 2018 delle operazioni dell’ufficio elettorale nazionale della Cassazione, basta andare a vederlo…”, conclude il vicepresidente del Senato.