(Adnkronos) – L’Algeria “ha più che raddoppiato il suo contributo” di gas naturale venduto all’Italia e nei prossimi anni “e rimpiazzerà gran parte del gas russo”. Eni lavora anche con Paesi produttori come Egitto Qatar, Nigeria, Angola, Indonesia, Congo e Mozambico, che “devono portare un contributo che ci porterà nel giro di due anni e mezzo, nell’inverno 2024-25 a esser completamente indipendenti” dalla Russia. Lo ha detto Claudio Descalzi, ad dell’Eni, in una video intervista all’Italian Energy Summit. Ma per questo, visto che è impossibile costruire gasdotti, “servono rigassificatori”. Quelli italiani prima della crisi erano occupati sotto il 50 %, ma “ora sono completamente pieni”.
Nel 2002, ha continuato Descalzi, “dovremmo avere gas addizionale per 9,7-10 miliardi di metri cubi, di cui 2,4 miliardi vengono dal gas naturale liquefatto, che però sono accomodabili nei rigassificatori esistenti”. Poi nell’inverno 2023-24 le forniture addizionali ammonteranno a 17,6 miliardi e 7 miliardi di metri cubi saranno di gas liquefatto che “dovranno trovare posizionamento” in nuovi rigassificatori. Nell’inverno 2024-25 si passerà a forniture addizionali per 22 miliardi e bisognerà rigassificare 9,2 miliardi di metri cubi di gas.