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Elezioni 2022, ecco nuova mappa M5S in Parlamento

(Adnkronos) – Ottantanove: cinquantuno alla Camera e ventotto al Senato. E’ la nuova pattuglia M5S in Parlamento secondo il Viminale. Numeri in gran parte inattesi solo qualche settimana fa. A scorrere l’elenco dei nuovi parlamentari non ci sono esclusi eccellenti: la tagliola per loro è arrivata a luglio, quando Beppe Grillo ha deciso di stoppare eventuali deroghe al tetto dei due mandati, chiudendo anzitempo la carriera parlamentare di diversi big, da Roberto Fico a Paola Taverna, da Vito Crimi ad Alfonso Bonafede. L’unico cognome di peso rimasto fuori dalle file del Movimento in Parlamento è quello di Dario Vassallo, il fratello del sindaco pescatore ucciso a Pollica 12 anni fa, ‘arruolato’ da Conte in campagna elettorale anche per far luce su un omicidio irrisolto. 

Quello che colpisce della nuova mappa stellata è la dislocazione geografica: solo 15 sono i deputati e senatori eletti dall’Emilia Romagna in su. Tra loro, molto probabilmente, ci saranno anche Giuseppe Conte e la sua vice Alessandra Todde. Mentre proprio in Emilia Romagna dovrebbe passare un altro big, una new entry voluta dal leader M5S: Federico Cafiero De Raho. Oltre a Todde, sono stati eletti tutti gli altri vicepresidenti, eccetto, naturalmente, Taverna: sono infatti passati Riccardo Ricciardi, Mario Turco e Michele Gubitosa. 

A Torino è stata eletta l’ex sindaca Chiara Appendino, a Genova Luca Pirondini, qualche anno fa al centro di un vero e proprio caso per le Comunali sotto la ‘Lanterna’: vinse infatti la corsa per rappresentare il M5S Marika Cassimatis, ma Grillo invalidò la votazione e alla fine a spuntarla fu proprio Pirondini, con tanto di causa contro il garante finita in Tribunale, una delle prime guidate da Lorenzo Borré, il legale diventato poi un vero e proprio incubo del Movimento.  

In Lombardia a Veneto ci sono dei ‘cavalli di ritorno’: Bruno Marton, assistente di Crimi nell’ultima legislatura, ed Enrico Cappelletti: entrambi senatori della prima ora, eletti nel 2013. Passa anche Samuel Sorial, fratello dell’ex deputato M5S Giorgio Sorial. In Friuli Venezia Giulia non ci sono eletti: ha giovato dello stop al principio di territorialità – vecchia regola grillina superata – Stefano Patuanelli. Il ministro ha potuto passare così le forche caudine del voto in altre Regioni.  

Diverse le conferme: dal ligure Traversi alle “calabresi” Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico, da Maiorino ai due capigruppo contiani del Senato, Maria Domenica Castellone e Ettore Licheri, passando per Carla Giuliano, Angela Raffa, Gilda Sportiello, oltre ai vice Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi e Mario Turco. Tra i volti nuovi il notaio Alfonso Colucci e l’ex ministro Sergio Costa, che ha battuto Luigi Di Maio all’uninominale. Volturara Appula, paese natale di Conte, fa segnare percentuali bulgare pro M5S, ma anche Priolo Gargallo, epicentro del grillismo nel 2018, si conferma pro M5S con punte sopra il 50%. 

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