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Guerra Ucraina,”Kiev preme su territori essenziali per Russia”

(Adnkronos) – In Ucraina “la situazione sul campo di battaglia è complessa”, ma Kiev “sta ponendo pressione su territori che la Russia considera essenziali per i suoi obiettivi di guerra”. E’ quanto scrive oggi il bollettino dell’intelligence britannica, riferendo che “negli ultimi tre giorni, le forze ucraine si sono assicurate teste di ponte sulla riva sinistra del fiume Oksil nell’oblast di Kharkiv”. 

“La Russia- si legge ancora – ha tentato di integrare l’Oksil in una linea consolidata di difesa dopo i ritiri delle sue forze all’inizio del mese. A sud, nell’oblast di Donetsk, sono in corso combattimenti con le forze ucraine che stanno assalendo la città di Lyman, a est del fiume Siverskyy Donets River, che la Russia aveva catturato in maggio”.  

LA FUGA AL CONFINE – Continua a essere intenso il traffico alla frontiera tra la Finlandia e la Russia, dopo l’annuncio del presidente Vladimir Putin di voler richiamare 300mila riservisti da inviare a combattere in Ucraina. Lo hanno detto le guardie di frontiera finlandesi riferendosi al confine sudorientale con la Russia. Ieri il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva definito ”esagerato” parlare di esodo di russi. 

Da lunedì i cittadini russi possono entrare nell’Unione Europea solo attraverso il confine di 1.340 chilometri con la Finlandia. A differenza delle nazioni baltiche e della Polonia, la Finlandia non ha limitato completamente l’ingresso dei turisti russi con visto Schengen. 

LE VITTIME DI STUPRO – L’età delle vittime delle violenze sessuali dei casi, indagati dalla commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite in Ucraina, è dai quattro agli 82 anni. Lo ha detto al Consiglio dei diritti umani dell’Onu il presidente della commissione, Erik Mose, sottolineando che in alcuni casi i parenti sono stati costretti ad assistere alle violenze. ”I bambini sono anche stati uccisi e feriti in attacchi indiscriminati con armi esplosive”, ha affermato Mose, riconoscendo che i militari russi sono i principali autori delle atrocità. La commissione ha dovuto affrontare due casi di maltrattamenti inflitti ai soldati russi dalle forze ucraine e “anche se pochi di numero, questi casi continuano a essere al centro della nostra attenzione”. 

Mose ha spiegato che durante l’indagine la commissione ha visitato 27 città e località nelle regioni di Kiev, Cherniguiv, Kharkiv e Sumy e ha intervistato più di 150 vittime e testimoni. “Sulla base delle prove raccolte, la Commissione ha concluso che in Ucraina crimini di guerra sono stati commessi”, elencando i bombardamenti russi di aree civili, numerose esecuzioni, torture e maltrattamenti, nonché violenze sessuali. 

”Siamo rimasti colpiti dal gran numero di esecuzioni nelle regioni che abbiamo visitato. La Commissione sta attualmente indagando su queste morti in 16 città e località. Abbiamo ricevuto accuse credibili su molti altri casi di esecuzioni, che stiamo documentando”, ha affermato Mose sottolineando che i corpi ritrovati hanno la caratteristica comune di avere segni visibili di esecuzioni, come mani legate dietro la schiena, ferite da arma da fuoco alla testa o gole tagliate. Dalle testimonianze raccolte, Mose ha detto che ”gli interlocutori hanno descritto percosse, scosse elettriche e nudità forzata, oltre ad altri tipi di violazioni in questi luoghi di detenzione”. Dopo essere stati trasferiti in carcere in Russia, alcune vittime sarebbero scomparse, ha aggiunto. 

 

 

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