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Voto estero: si avvicina la scadenza del 22 settembre

Vignali (Maeci): “Esercizio complesso, al voto quasi 5 milioni”

ROMA – Si avvicina il 22 settembre, ultimo giorno utile per gli italiani all’estero che devono far giungere in Consolato il plico con il loro voto entro le 16.00 (ora locale). Mancano poche ore, dunque, con la maggior parte dei connazionali che ha già votato. Chi non ha ricevuto il plico al proprio indirizzo, ha potuto richiederlo nel fine settimana – sabato 17 e domenica 18 – presso i Consolati che, proprio per questo motivo, hanno previsto aperture straordinarie per la consegna dei duplicati ai connazionali.

Nei giorni scorsi il Direttore Generale per gli italiani all’Estero della Farnesina, Luigi Vignali, – che la settimana scorsa ha fatto il punto della situazione in una conferenza alla Farnesina – ha verificato presso alcune sedi europee la regolarità delle operazioni elettorali (affluenza, schede votate e richieste di duplicati). La procedura di voto degli italiani all’estero è “un esercizio complesso: la legge che la regola venne attuata la prima volta circa 20 anni fa, quando c’erano 2 milioni di elettori. All’epoca i grandi flussi migratori sembravano esauriti e invece oggi sono ripresi, anche con molte acquisizioni di cittadinanza da parte dei discendenti. Oggi ci sono 6,5 milioni di italiani nel mondo, di questi 4,8 milioni elettori”.

Lo ha detto nei giorni scorsi il direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina, Luigi Maria Vignali. Si tratta di “un esercizio di grande complessità, costoso e con tante variabili”, ha proseguito Vignali, snocciolando alcuni numeri: si vota per corrispondenza in quasi 200 Paesi, le operazioni impegnano 202 sedi consolari e sono 79 i voli internazionali in arrivo a Fiumicino per la restituzione del materiale votato il 23 e 24 settembre. La Farnesina “continua il suo impegno per garantire l’esercizio di voto degli Italiani all’estero: abbiamo insistito sulla personalità e sulla segretezza del voto. In altri contesti questo concetto potrebbe essere sfumato: noi vogliamo che sappiano che in Italia è vietato cedere la propria scheda elettorale. Alcune segnalazioni alla Procura sono già state inviate per tre episodi in giro per il mondo: 2 in Argentina e 1 in Svizzera”, ha aggiunto Vignali.

Le operazioni di spoglio delle schede elettorali che arriveranno dall’estero per le politiche del 25 settembre non si terranno, come avvenuto finora, solo a Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma. Le schede elettorali degli italiani nel mondo, infatti, “saranno prese in carico a Fiumicino e scortate nelle Corti d’Appello di Napoli, Firenze, Bologna e Milano, oltre a quella di Roma”. La procedura di voto degli Italiani all’estero è “un esercizio complesso e anche costoso. Il costo stimato è tra i 25 e i 30 milioni di euro”, ha concluso Vignali, sottolineando che si tratta di”cifre indicative”.

IN NORD AMERICA CINQUE PARTITI E 19 CANDIDATI. Sono 19 i candidati che si sfidano per la Camera (dove verranno eletti 2 deputati) e 10 per il Senato (dove vincerà un solo senatore). Il Centrodestra schiera alla Camera Andrea Di Giuseppe (Fratelli d’Italia), Federico Felli (Lega), Fucsia Nissoli (Forza Italia) e Antonio Zara (Fratelli d’Italia). Al Senato, invece, Vincenzo Arcobelli (Fratelli d’Italia) e Isabella Oliveri (Lega). Il Partito Democratico propone per la Camera Christian Di Sanzo, Gianluca Galletto, Michela Di Marco e Vera Rosati, mentre per il Senato Francesca La Marca e Pasquale Nesticò. Il MAIE presenta alla Camera Angelo Viro, Paolo Giuseppe Canciani, Ciro Moriello, Pasquale Capriati e al Senato Vincenzo Odoguardi e Antonio Vespa. Il Movimento 5 stelle candida alla Camera Jonas Di Gregorio Iaffaldano, Giovanni Evangelista, Clirime Ibrahimllari e Paola Pegoraro, scegliendo poi per il Senato Anna Fumagalli e Virginia Baglione. Azione e Italia Viva indicano Francesco Cacchioli, Claudio Vignola e Vincenzo Pascale alla Camera e Daniele Severi Bruni e Michele Auriemma al Senato. Nessun candidato per Alleanza Verdi e Sinistra, né alla Camera né al Senato, così come per +Europa.

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