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Il violinista italiano Marco Fusi al “Pierluigi Billone Festival”

MONTRÉAL – La No Hay Banda presenta, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, il “Pierluigi Billone Festival”, una serie di tre concerti dedicati alle opere del compositore italiano avanguardista Pierluigi Billone (n.1960).

I suoi metodi radicali lo hanno portato a sviluppare tecniche di esecuzione esplorando paesaggi sonori nuovi. La musica di Billone sarà eseguita da rinomati artisti locali e internazionali, anche suoi più stretti collaboratori, presentando una selezione delle sue opere scritte tra il 1995 e il 2019. Gli artisti sono i canadesi Sarah Albu (soprano), Noam Bierstone (percussioni) e Alexandra Eastley (fagotto), il franco-australiano Joshua Hyde (sassofono), gli austriaci Heinz-Peter Linshalm e Petra Stump-Linshalm (clarinetto basso), il serbo Mirko Jevtović (fisarmonica), e l’italiano Marco Fusi (violino e viola).

Marco Fusi è un violinista/violista contemporaneista. Tra le collaborazioni con compositori emergenti e affermati, ha eseguito in prima assoluta opere di Billone, Sciarrino, Eötvös, Cendo e Ferneyhough. Marco ha inciso diversi album da solista, pubblicati da Kairos, Stradivarius, Col Legno, Da Vinci, Geiger Grammofon. Tiene conferenze e workshop alla Columbia University, Berkeley, Basel Musikhochschule, New York University, Boston University, Stanford University, University of Chicago. Il Cittadino Canadese lo ha incontrato per sapere qualcosa di più della sua arte.

“Sono nato e cresciuto a Cesate, vicino Saronno (provincia di Milano). Fin dall’adolescenza ho trovato rifugio dall’inquietudine nella musica. Dopo il Master in Violino e Composizione al Conservatorio di Milano, ho conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Anversa, con una tesi sulla prassi esecutiva della musica di Giacinto Scelsi. Attualmente sono Professore di Violino al Conservatorio di Alessandria e Ricercatore in Performance al Royal Conservatoire di Anversa. Sono quindi ricercatore, performer e insegnante”.

Marco ci spiega che l’incontro con Pierluigi Billone è stato determinante per il suo percorso. “La sua è una musica sperimentale, di esplorazione degli strumenti. Con tutto il rispetto che ho per il repertorio classico, ho sempre avuto difficoltà a sentirlo mio e non troppo distante dalla realtà attuale. C’è certamente chi lo suona con più esperienza e convinzione… io sono sempre orientato verso cosa non c’è ancora. La mia esplorazione continua anche con la viola d’amore, uno strumento a 14 corde del periodo barocco, commissionando nuovi brani e collaborando con compositori per ampliare il repertorio esistente per lo strumento. Mi interessano gli strumenti medioevali, mi piace sperimentare quali suoni si possono fare con qualunque strumento mi capiti”.

La performance in Canada era programmata per il 2020, poi posticipata continuamente a causa della pandemia. “I pezzi che eseguiremo a Montréal sono il frutto di un’intensa collaborazione, un lavoro molto profondo. Mi sono trovato con Pierluigi a sentirmi come in un laboratorio. Tutte le mie competenze come esecutore e le sue come creatore erano sul tavolo come al lume di candela; il risultato è umano e comunicativo. Sono brani molto lunghi, da mezzora, la mia performance si trasforma durante l’esecuzione. Abbiamo studiato cosa fa ogni singola corda del mio strumento. È una poetica della percezione, un lavoro da alchimista… non è certo un tweet e non è fatto per Instagram… si prende il tempo di dire quello che vuole. Serve una capacità di ascolto e riflessione al di la del flash. Il 13 settembre alle 16:30, prima del Festival, ci sarà anche un seminario accademico presso il Center for Interdisciplinary Research in Music Media and Technology (CIRMMT) della McGill University. Una presentazione del mio progetto di dottorato sugli approcci alle opere di Giacinto Scelsi per strumenti ad arco”. Il Festival Pierluigi Billone si svolgerà il 13, 14 e 15 settembre presso la Salle de concert del Conservatoire de musique de Montréal. 

conservatoire-montreal.
tuxedobillet.com/
;

www.marcofusi.net/

13 Settembre – 19:30

“Mani. Stereos” (2009) – Mirko Jevtović, fisarmonica
“1+1=1 (2006)” – Duo Stump-Linshalm (Petra Stump-Linshalm & Heinz-Peter Linshalm), clarinetto e basso

14 Settembre – 19:30 

Equilibrio. Cerchio (2014)” – Marco Fusi, violino
Legno. Edre II. Edre (2003)” – Alexandra Eastley, fagotto
Mani. Amon (2019)” – Noam Bierstone, percussioni

15 Settembre – 19:30 

Quattro Alberi (2011)” – Sarah Albu, voce; Alexandra Eastley, fagotto; Mirko Jevtović, fisarmonica; Noam Bierstone, percussioni
ITI KE MI (1995)” – Marco Fusi, viola
2 Alberi (2017)” – (Joshua Hyde, sassofono; Noam Bierstone, percussioni) 

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