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Servizo fotografico: Sara Barone
Gli Jelsesi di Montréal celebrano la sagra del grano

Montréal – Un rito popolare per rafforzare il senso di appartenenza verso la terra dei propri avi, oltre ogni limite di tempo (che passa inesorabile) e di spazio (al di là dell’Oceano). È la 41ª edizione della Festa del Grano e della Sagra delle Traglie, un appuntamento con la storia che l’Associazione jelsese di Montréal, oggi presieduta da Joe Di Toto, organizza ogni anno (durante il biennio covid la festa è stata ridotta, ma non è stata mai interrotta), a distanza di circa un mese dalla festa ‘madre’ che si svolge il 26 luglio (ricorrenza di Sant’Anna, madre della Vergine Maria e protettrice delle partorienti) a Jelsi, un paese del Molise in provincia di Campobasso.

LE ORIGINI STORICHE – Vuole la tradizione che la festa abbia avuto origine dal “voto” solenne che il paese tributò alla Santa come segno di ringraziamento per la protezione ricevuta in occasione del disastroso terremoto del 1805, che fece tremare tutto il Molise e risparmiò l’abitato di Jelsi. La festività del 26 luglio venne solennizzata con l’offerta votiva del grano, che assunse un notevole valore scenico accanto a quello propiziatorio, dopo un temporale che, nei giorni 24 e 25 luglio del 1814, si abbattè su Jelsi. Con il tempo, l’offerta del grano ha assunto forme artistiche ed è trasfigurata in figurazioni realizzate con grano intrecciato e con chicchi di grano, pazientemente incollati, per esprimere rappresentazioni di vario genere, religiose e laiche. 

LE CELEBRAZIONI A MONTRÉAL – Centinaia di persone hanno preso parte ai festeggiamenti che si sono tenuti venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 agosto. Venerdì sera ad attirare l’attenzione dei presenti sono state le “funnateglie”, piatto tipico preparato per l’occasione da “Mancazione” (nome d’arte per Zilembo Antonio), rinomato cuoco giunto appositamente da Jelsi.  Si tratta di un piatto unico saporito preparato con peperoni, cipolle e pomodori arricchiti con la famosa salsiccia conservata nello strutto e poi servito con le uova. Sabato sera spazio alla musica con il concerto di Salvatore Bruno e Joe Di Simone, con le incursioni comiche di Joe Cacchione. Domenica, invece, dopo la funzione liturgica celebrata nella Chiesa di San Simone Apostolo, sito al 145 rue de Beauharnois, si è tenuta la tradizionale processione con la statua di Sant’Anna per le vie del quartiere, accompagnata dalla “Bande Gentile” e dagli immancabili carri (circa 10) adornati di spighe di grano e dalle “Traglie”, le sculture fatte con il grano, le spighe e altri prodotti della terra, realizzate dai membri dell’Associazione Ielsese di Montréal. La scelta del grano come elemento “decorativo” è chiaramente simbolica: rappresenta il ringraziamento offerto alla “Grande Madre”, Sant’Anna, per i frutti della terra. Protagonisti anche i giovani Jelsesi, che ultimamente si sono organizzati dando vita al gruppo GJM (fondato nel 2014), un segnale incoraggiante per quanto riguarda la trasmissione degli usi e costumi alle future generazioni. Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio con la gastronomia sempre protagonista, con panini a base di salsiccia e pollo, accompagnati da vino e birra. Fino al tradizionale spettacolo musicale nel parco vicino alla Chiesa, con il concerto di Frank Panzera e l’orchestra “The Showmen”. Appuntamento all’anno prossimo, per la 42ª edizione della Sagra
del grano!

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