(Adnkronos) – Fabio Fognini si regala un’altra impresa da brividi allo Us Open. Il 35enne ligure rimonta lo svantaggio di due set al russo, che gioca senza bandiera, Aslan Karatsev (numero 38 Atp), chiudendo 1-6 5-7 6-4 6-1 6-4 in 3 ore e 34 minuti quella che è la sua nona rimonta di questo genere in carriera: uno specialista del brivido. Il bello è che con questo risultato si guadagna non solo l’accesso al secondo turno degli Us Open 2022 ma anche l’opportunità di affrontare domani, sicuramente su un palcoscenico importante (lo stadio Arthur Ashe?), nientemeno che Rafael Nadal, vincitore a sua volta all’esordio del giovane australiano Rinky Hijikata (4-6 6-2 6-3 6-3 il punteggio), in tabellone grazie a una wild card.
E qui i ricordi si affollano, non solo quelli dei 17 scontri diretti (13 vittorie dello spagnolo, 4 dell’azzurro) ma soprattutto quelli della fantastica partita del 2015, proprio sul cemento degli Us Open, in cui Fabio compì la più indimenticabile delle sue rimonte conquistando l’unico successo sullo spagnolo lontano dai campi in terra battuta.
Si era al terzo turno e l’azzurro, partito due set sotto, rivoltò la partita come una frittata chiudendo 3-6 4-6 6-4 6-3 6-4 una giornata magica. Un successo che portò per la prima volta l’azzurro negli ottavi a New York e costrinse lo spagnolo a chiudere, dopo un decennio di successi, la sua prima stagione senza titoli Slam. Un’impresa senza precedenti perché mai Nadal nella sua carriera si era fatto rimontare e battere in un match nel quale era partito avanti di due set.
Ma si sa, i faccia a faccia tra l’azzurro (oggi numero 60 del mondo) e il maiorchino (numero 3 che potrebbe riprendersi il trono di numero 1 vincendo il suo 23esimo Slam) sono sempre stati speciali anche perché Fognini è uno dei pochi al mondo capace di battere il vincitore di 14 Roland Garros e 10 Internazionali d’Italia, più di una volta sulla terra battuta, superficie sulla quale è indubitabilmente il più forte giocatore di tutti i tempi. E dunque anche il confronto che ci aspetta questa volta a New York si presenta pepato. Fognini sa come si batte Nadal. E lo spagnolo ne è consapevole.
Ma merita ora parlare della rimonta di stanotte su Alan Karatsev, un’altra di quelle occasioni in cui, se non lo si conosce, verrebbe da dubitare delle condizioni e della voglia di battersi dell’azzurro. Fognini infatti tiene il servizio nel primo game e poi è come se scomparisse dal campo: il russo vince in un amen sei giochi consecutivi (lasciando solo 3 punti nei suoi turni di battuta) e il primo set è bello che andato: 6-1 Karatsev. Sembra di rivedere in campo il Terminator che aveva stupito il mondo a inizio 2021, raggiungendo dalle qualificazioni le semifinali agli Open d’Australia. E poi vincendo il ricco torneo di Dubai.
La vicenda pare continuare anche nella seconda partita con Karatsev che prende subito un break di vantaggio e vola 4-1. La svolta psicologica del match in realtà arriva qui perché Fognini, al servizio, dà il segnale che la rimonta comincia: è un game lunghissimo in cui l’azzurro va sotto 15-40 e commette anche ben quattro doppi falli. Ma alla fine il punto lo porta a casa lui e blocca l’emorragia. Dal 2-4 al 5-5 è già un’altra partita, anche se poi arriva un altro break e l’atleta di Vladikavkaz incamera anche il secondo parziale: 7-5. L’inerzia della partita però è ormai girata.
Sul 3-2 nel terzo set arriva il break Italia che porta per la prima volta Fognini in vantaggio: 4-2. L’azzurro ora gioca ‘punto a punto’ e il culmine della tensione arriva quando è al servizio sul 5-4. Si gioca un altro game interminabile, da 20 punti, in cui Fognini non riesce a sfruttare 6 set-point, poi deve annullare una pericolosissima ‘palla break’ a Karatsev. Quando però finalmente chiude 6-4 la partita è definitivamente svoltata, dalla sua parte.
Il quarto set è uno scivolo: il ligure va subito 5-0, per chiudere 6-1. Al quinto la sua condizione fisica (e morale) è nettamente migliore di quella del più giovane avversario (28 anni). Fabio usa molto bene il servizio da destra a uscire, che Karatsev soffre moltissimo. E spesso fa la differenza negli scambi con il rovescio lungolinea. L’equilibrio si mantiene fino a quando Karatsev serve sul 4-5: l’azzurro risponde bene e il russo regala quattro errori di diritto. Arrivano due match-point: sul secondo Karatsev si arrende, commettendo il quarto doppio fallo.
Fognini si gode il trionfo: i suoi doppi falli sono stati 15 ma la partita è nelle sue tasche. E c’è anche la stuzzicante prospettiva della 18esima sfida con Rafael Nadal.