A febbraio il lancio ufficiale del nuovo servizio on line a pagamento per film soprattutto italiani e francesi, in attesa della riapertura delle sale per le grandi produzioni. Con il pubblico che potrà scegliere tra prezzi diversi
Montréal – I momenti di crisi possono anche rappresentare l’occasione per rinnovarsi e rein-ventarsi. Un modo per sopravvivere al presente ostile, ma anche per prepararsi ad un future mai come questa volta incerto e imprevedibile. Un gesto di grande intelligenza e di profonda dignità. È quanto sta facendo Vincenzo Guzzo, noto imprenditore dell’industria cinematografica canadese, proprietario di 10 multi-sale con oltre 600 di-pendenti, il più grande operatore in Québec, il terzo in tutto il Paese. Ma soprattutto un formidabile campione di solidarietà: con sua moglie Maria e la Guzzo Family Founda-tion, in oltre un decennio di attività filantropica, è riuscito a raccogliere quasi 4 milioni e 500 mila dollari a favore dei meno fortunati, soprattutto bambini. Non solo cinema e solidarietà: Mr. Sunshine, questo il suo fashion-brand personale, è anche uno dei pro-tagonisti dello show televisivo Dragons’ Den, il ceo di Groupe Guzzo Construction Inc., Guzzo Medical e Guzzo Hospitality. Con il Québec sottoposto a rigide misure restrittive anti-covid e addirittura sotto coprifuoco dalle 20 alle 5 fino all’8 febbraio, anche le sale di cinema e teatro rimarranno chiuse per chissà quante altre settimane. Per questo motivo, Guzzo si appresta ad offrire un nuovo servizio sul web. All’indirizzo www.cinemasguzzostreaming.com è già operativa una versione beta (non definitiva, ma testata dagli esperti, in continuo aggiornamento e miglioramento). Basta scegliere la lingua (inglese o francese), iscriversi e godersi lo spettacolo, pagando per la singola pellicola (modello ‘Pay as you watch’). Il lancio ufficiale di un servizio streaming di video ‘on demand’ dovrebbe esserci a febbraio. “Sappiamo che ci sono molti film che non sempre arrivano sul mercato canadese – ha dichiarato nei giorni scorsi Vincenzo Guzzo a ‘Metro Saint-Léonard’ – e allora abbiamo pensato di farli arrivare, senza necessariamente farli uscire prima nelle sale. Non sono necessariamente film in competizione con produzioni statunitensi e quebecchesi, ma complementari”. Come possono essere alcune pellicole francesi o italiane, di cui solo una frazione attraversa l’Atlantico per essere poi proiettata sui nostri schermi. E questo, nonostante numerosi altri film, per tutti i gusti, potrebbero interessare il pubblico canadese. Vincenzo è deluso per le decisioni restrittive del governo, anche perché nessun focoalio si è mai registrato in una sala cinematografica: “Siamo preoccupati per l’improvvisazione. Diventa costoso tenere chiusi i cinema senza generare entrate”, ha detto senza mezzi termini Vincenzo. Che resta comunque ottimista sul fatto che, con la riapertura dei teatri, il pubblico non mancherà all’appuntamento. “Soprattutto per i colossal da 200 milioni di dollari”. Con una fruizione che non sarà più standardizzata: “I film non avranno più lo stesso prezzo”. Un film proiettato quasi contemporaneamente nelle sale e su una piattaforma online, ad esempio, verrebbe venduto a un prezzo inferiore al botteghino. “I clienti potranno scegliere tra diverse categorie”. Personalizzando, così, l’esperienza cinematografica. (V.G.)