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36a edizione de “L’International des Feux Loto-Québec”: il 20 luglio per l’Italia si esibisce la Fireworks Lieto.

MONTRÉAL – La magia dei fuochi d’artificio sta illuminando ancora una volta i cieli di Montréal per la 36a edizione de L’International des Feux Loto-Québec (o Montréal Fireworks Festival), dal 25 giugno al 6 agosto. L’International riunisce dal 1985 le più grandi firme pirotecniche internazionali che si sfidano per lo Jupiter d’oro, d’argento o di bronzo, con delle performance piro-musicali di 30 minuti sul fiume Saint-Laurent, affianco al ponte Jacques-Cartier. L’Italia è da sempre protagonista di questo spettacolo di scienza e creatività, tecnica e magia: si è aggiudicata lo Jupiter d’argento il primo anno, e in seguito lo Jupiter d’oro nel 1997, 2011 e 2013.

I criteri di valutazione si basano su diversità e qualità dei pezzi, densità dei prodotti, uso dello spazio, continuità del fuoco, ricchezza dei colori, scelta musicale, sincronizzazione e simultaneità tra effetti sonori ed elementi materiali, l’originalità e la dinamica ritmica… I concorrenti non sono certamente semplici artificieri, ma veri progettisti artistici. Quest’anno, l’Italia è rappresentata dalla Fireworks Lieto e si esibisce il 20 luglio. Il Cittadino Canadese ha incontrato Antonio Lieto, nipote del fondatore della compagnia e erede di terza generazione del marchio.

Antonio, come è nata e si è evoluta la vostra azienda famigliare? “La Fireworks Lieto è nata nel secondo dopoguerra a Visciano (Napoli), con mio nonno, il Cavaliere Antonio Lieto, uno dei maestri dell’antica scuola pirotecnica italiana. Mio padre Ugo, che ha sempre lavorato con lui, nel 2002 ha subito un incidente esplosivo, in cui ha perso uno dei suoi fratelli e altri dipendenti… Dopo la tragedia, Ugo Lieto ha deciso di investire in innovazione e sicurezza, partecipando attivamente ad incontri e convegni con colleghi di tutto il mondo. Ha spostato lo stabilimento a Roccarainola, a pochi chilometri da Visciano, dove nel 2006 ha realizzato una delle più moderne fabbriche di fuochi d’artificio d’Italia. Da quel momento ha puntato tutto sulle tecnologie avanzate”.

E tu quando hai iniziato questo mestiere e ora la terza generazione come porta avanti l’azienda? “È stata sempre la mia vita, un hobby, mi divertivo fin da piccolo. Non ho mai pensato di fare nient’altro, non mi ci vedo… mi piaceva, non mi pesava. Ho sempre affiancato mio padre e ora sono amministratore e piro-designer, mentre mia sorella Lucia è la contabile dell’azienda, quella che fa quadrare i conti. Uniamo la tradizione della vecchia scuola alle miscele chimiche moderne e ai nuovi software che permettono la “simulazione virtuale” dello spettacolo che si intende realizzare, riuscendo, in tal modo, a monitorare costantemente l’interoprogetto, garantendo sempre un alto impatto scenotecnico. L’accensione viene programmata con un apposito sistema di sparo che permette la sincronizzazione tra musica, laser e fuochi non solo per garantire la precisione e la coreografia dello spettacolo in sé, ma anche e soprattutto la sicurezza dell’operatore, che può gestire il tutto anche a distanza”.

Cosa vuoi dirci dell’esperienza all’International des Feux Loto-Québec e della performance a Montréal? “Abbiamo gareggiato e vinto in giro per l’Europa, a Malta, a Madeira, a Vienna, in Francia, in Russia, facciamo il Capodanno di Napoli… ma questo è il top. Per la famiglia Lieto è la prima volta in Canada. Questa è la competizione pirotecnica più importante e prestigiosa al mondo. Ho sempre ambito a questo momento. Vedere il mio nome in questo spettacolo è la realizzazione del sogno di una vita…

Tutte le competizioni del mondo si ispirano alla Loto-Québec di Montréal, che alza sempre l’asticella del livello di perfezionamento. Ho avuto paura di accettare, quando ho visto l’email e mi è arrivata la chiamata mi sono fermato in macchina perché non ci credevo, ero sconvolto! La progettazione è stata difficile, abbiamo avuto poco tempo, ma comunque non importa vincere, è un progetto artistico: può piacere o non piacere, non si possono coprire tutti i gusti. Lo spettacolo parlerà dell’Italia… l’introduzione avrà la colonna sonora della Formula 1, perché sono 40 anni della morte di Gilles Villeneuve, perla montrealese della Ferrari… poi ci sarà Notti Magiche Un’Estate Italiana di Gianna Nannini, Nessun Dorma di Andrea Bocelli, un omaggio a Ennio Morricone, La Vita è Bella, per dire no alla guerra… e da napoletano non posso far mancare Caruso di Lucio Dalla. Fino al 20 luglio non ci sono per nessuno. Dopo, posso distrarmi. Mi aspettano dei cugini di mia madre emigrati a Montreal che io non ho mai conosciuto… sarà bello conoscerli”.

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