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Legault prolunga la quarantena fino al 4 maggio

di Giulia Verticchio

Dati aggiornati alle ore 17:00 di martedì 7 aprile 2020

Montréal sfiora i 4 mila casi, oltre 17 mila in tutto il Canada. In Italia in calo nuovi contagi e ricoveri,
mentre aumentano i guariti

MONTREAL – Montréal ha superato la quota di 4.407 casi di infezione Covid-19, con una più grave concentrazione sempre nell’arrondissement Côte-des-Neiges–Notre-Dame-de-Grâce, seguito da LaSalle,  Côte-Saint-Luc, Ahuntsic–Cartierville e Rosemont–La Petite Patrie. La fascia demografica più colpita nella metropoli sembra essere quella tra i 30 ei 50 anni. Ospedali, cliniche, residenze private e case di riposo restano focolari di contagio letali. 17 persone contagiate sono decedute in due centri CHSLD d’Ahuntsic-Cartierville, quello di  Notre-Dame-de-la-Merci e quello di Laurendeau. In totale le due strutture contano 130 persone infette. Montérégie, Laval, Estrie e Mauricie-et-Centre-du-Québec sono le altre regioni della provincia più colpite. Il Québec conta 9.340 casi confermati e, purtroppo, un totale di 150 decessi, e 720 guariti, continuando a mantenere, con i suoi numeri, un notevole distacco dalle altre province. Il Dr. Horacio Arruda, Direttore nazionale della sanità pubblica, ha affermato che “il Québec non farà come la Svezia” e che “i nostri anziani sono  importanti quanto i giovani”. Il governo Lagault ha annunciato che tutte le attività non essenziali che erano state chiuse fino al 13 Aprile non potranno riaprire prima di lunedì 4 maggio, prolungando dunque le misure di confinamento e distanziamento sociale fino (per ora) a questa data. La provincia ha creato un Programme Actions Concertées Maintien en Emploi (PACME), un fondo di 100M $ per sostenere le imprese danneggiate dall’emergenza, assicurare la continuità e la ripresa delle attività, favorire il mantenimento dell’impiego dei lavoratori, aiutare progetti di formazione. Per quanto riguarda gli aspetti ordinari in questa situazione straordinaria, arriva la rassicurazione importante per le donne in dolce attesa, alle quali viene assicurato di poter essere accompagnate dal proprio partner durante il parto, in tutti i centri ospedalieri del Québec, tranne il Jewish General Hospital di Montreal, visto l’alto numero di casi infettati lì ricoverati. Il vicino Ontario, con i suoi 4.347 casi confermati positivi dai test effettuati, paventa una reale situazione globale di contagio diffuso e non tracciato molto più grave di questa cifra. In Canada sono oltre 17 mila i casi confermati, più di 370  morti e oltre 3700 i guariti. Ottawa ha ricevuto ad oggi quasi 1 milione di domande per la Prestation Canadienne d’Urgence di 2000$. Il Primo Minsitro Justin Trudeau ha annunciato l’acquisto da parte del governo di 30.000 respiratori artificiali da produttori canadesi.

Oltre 80 mila le vittime nel mondo

Gli Stati Uniti d’America piangono più di 12.000 vittime e, con oltre 380 mila casi, rimangono il paese con il bilancio più grave al mondo, seguito da Spagna, Italia e Germania. Per far fronte all’emergenza delle sepolture dovuta all’aumentare delle vittime del coronavirus, New York potrebbe fare ricorso a fosse comuni realizzate in alcuni parchi pubblici. L’85% delle 50mila vittime in Europa si registra in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito. In quest’ultimo, il totale dei decessi va oltre quota 6.000. Il premier britannico Boris Johnson che, positivo al test coronavirus, ma fino a qualche giorno fa in discreto stato, è stato ricoverato in ospedale in terapia intensiva per l’aggravarsi dei suoi sintomi, attaccato all’ossigeno, ma senza bisogno di ventilazione. La sua compagna, incinta, accusa sintomi in via di verifica. La regina Elisabetta, dopo aver fatto il quarto discorso alla nazione della sua vita (dopo la Seconda Guerra Mondiale, e le scomparse di sua madre e di Lady Diana), scrive una lettera di solidarietà e pronta guarigione al premier e la sua compagna. In Svezia si è raccomandato il distanziamento sociale e il lavoro da casa, ma i bambini continuano ad andare a scuola e 10 milioni di abitanti frequentano ancora i ristoranti aperti. Il risultato è di 100 morti in 24 ore.

In Italia la curva del contagio continua a calare

ROMA – Martedì si sono registrati altri 604 morti, ma la curva di crescita del contagio continua a calare. Tra lunedì e martedì, altre 3.039 persone hanno contratto il coronavirus. Vuol dire che il trend è al 2,29%, 24 ore prima era al 2,79%, con 3.599 casi e 636 vittime. Domenica – quando si erano registrati 4.316 nuovi contagi e 525 morti – era al 3,46%. “Quello di oggi è l’incremento più basso registrato dal 10 marzo scorso“, ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, durante la conferenza stampa quotidiana. “Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso”, ha commentato Giovanni Rezza dell’Istituto superiore della Sanità. “Speriamo di assistere a una flessione – ha aggiunto – ma dobbiamo mantenere rigorosamente tutte le misure di distanziamento sociale perché ogni rilassamento può significare una ripresa della circolazione”. Il numero complessivo dei casi registrati dall’inizio dell’epidemia – compresi i morti e i guariti – è di 135.586, quello delle vittime raggiunge quota 17.127. Dati positivi anche dai reparti di terapia intensiva, dove sono ricoverati 3.792 pazienti, 106 in meno rispetto a lunedì. Di questi, 1.305 sono in Lombardia. Al momento sono 94.067 le persone positive, 28.718 quelle ricoverate con sintomi e 61.557 quelli in isolamento domiciliare: quindi il 65% di chi è positivo al tampone è a casa. I guariti, invece, sono 24.392, 1.555 in più in 24 ore. Fino a martedì sono stati fatti 755.445 tamponi, dei quali oltre 388mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Il Premier Conte: “Via libera a decreto imprese per 400 miliardi”. “Con il decreto approvato il 6 aprile diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco. Non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica”. Lo ha detto il Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Cdm che ha dato il via libera al provvedimento che prevede sostegni alle aziende coinvolte nell’emergenza Coronavirus. “Quando tutto sarà finito – ha detto il Premier, parlando delle restrizioni – ci sarà una nuova primavera, presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici”. Ma Conte ha ribadito che a Pasqua “sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità”. “Pasqua – ha proseguito – significa passaggio dalla schiavitù e anche riscatto: speriamo che possa portarci questa libertà. Io vivo questa festività con fede, come redenzione. Speriamo che in una versione più laica sia un passaggio verso un definitivo riscatto”.

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