QUÉBEC – Il governo cachista di François Legault fa sul serio e, in vista delle elezioni provinciali fissate per il 3 ottobre 2022, forte anche del consenso popolare (l’ultimo sondaggio Léger–Le Journal–TVA–QUB certifica un sostegno pari al 46%), la settimana scorsa ha ottenuto l’adozione della Legge 96 da parte dell’Assemblea nazionale (78 voti per e 29 contro), riformando così la Carta della Lingua francese (Legge 101). E ciò nonostante le critiche del PQ, del Partito Liberale e della Comunità anglofona. Il Primo Ministro François Legault guarda avanti ed ha già annunciato la sua prossima priorità: rafforzare l’immigrazione francofona.
“È la prima volta in 45 anni che apportiamo una modifica così importante alla Carta della lingua francese, adottata nel 1977”, ha dichiarato Legault. Formata da circa 200 articoli, la legge 96 ha un ampio raggio di applicazione. Riguarda, tra le altre cose, i CEGEP in lingua inglese, la segnaletica, lo stato delle città bilingue e la lingua di comunicazione dello Stato. Per Simon Jolin-Barrette, Ministro della Giustizia, responsabile della lingua fracese, queste misure consentiranno di invertire il declino della lingua di Molière nella Belle Province, anche se si tratta solo del “primo passo di un rilancio linguistico”.
Legault, dal canto suo, pensa già alla prossima campagna elettorale. Dal 2018, la percentuale di immigrati selezionati dal Québec che parlano francese è passata dal 55% all’84%. Ma Ottawa controlla ancora i ricongiungimenti familiari ed i flussi dei rifugiati. “È lì che dobbiamo agire, è su questo che lavoreremo nella prossima campagna elettorale per avere un mandato forte per negoziare con Ottawa”, ha detto il Premier.
SOLO QUÉBEC SOLIDAIRE A FAVORE. Nel Salone Blu, solo Québec Solidaire ha votato a favore del disegno di legge 96, malgrado diverse riserve. I Liberali ed il PQ, dal canto loro, hanno votato contro, anche se per motivi diversi.
ARIA DI CONTESAZIONE A OTTAWA. A Ottawa, il governo liberale ha già lasciato intendere che potrebbe contestare la nuova legge 101, nonostante la clausola derogatoria che la mette al riparo dalle cause giudiziarie: “Proteggeremo i diritti delle minoranze”, ha dichiarato il Primo Ministro, Justin Trudeau.
EMSB PORTA IL GOVERNO IN TRIBUNALE. Ritenendo che la riforma della Carta della lingua francese costituisca una minaccia ai diritti della comunità anglofona, l’English-Montreal School Board ha annunciato che ricorrerà alle vie legali per contestare la validità del disegno di legge 96.
LE PRINCIPALI MODIFICHE
- INSEGNE E SEGNALETICA. Le imprese dovranno garantire una “chiara predominanza” di elementi francesi per accompagnare un marchio in lingua inglese. “Canadian Tire, per esempio, dovrà ingrandire la scritta ‘Centre de rénovation’”, ha spiegato Legault al momento della presentazione del disegno di legge. Le imprese interessate avranno tre anni di tempo per mettersi in regola.
- MENO POSTI NEI CEGEP DI LINGUA INGLESE. Il governo ha optato per la libera scelta, ma congelerà il numero di posti in lingua inglese nel sistema universitario. E, poiché inizialmente saranno riservati alla minoranza storica, l’accesso diventerà gradualmente più difficile per i francofoni e gli allofoni, man mano che la popolazione crescerà. Gli appartenenti alla minoranza storica dovranno inoltre seguire tre corsi di francese come seconda lingua, mentre tutti gli altri dovranno superare tre corsi di francese.
- DOPO 6 MESI, LO STATO COMUNICHERÀ IN FRANCESE CON I NUOVI ARRIVATI. Lo Stato dovrà comunicare in francese con i nuovi arrivati, sei mesi dopo il loro arrivo. “È una clausola che manca di compassione ed è inapplicabile”, ha detto la deputata Ruba Ghazal. “È un totale fraintendimento della realtà dell’immigrazione”, ha aggiunto il deputato Carlos Leitao. Entrambi i parlamentari hanno imparato il francese da bambini, dopo essere emigrati in Québec con i genitori.
- PREOCCUPAZIONI PER L’ASSISTENZA SANITARIA. Il Collegio dei Medici ha fatto sue le preoccupazioni degli operatori sanitari che temono di essere puniti se parlano in inglese ai loro pazienti. “Il testo della legge, così com’è formulato, mantiene delle zone d’ombra ed è motivo di preoccupazione”, ha detto il suo presidente, il dottor Mauril Gaudreault.
- PIÙ IMPRESE SOGGETTE AL DISEGNO DI LEGGE 101. D’ora in poi, le imprese con 25 o più dipendenti e quelle sotto la giurisdizione federale (come banche e aeroporti) dovranno dimostrare che all’interno dei loro stabilimenti si lavora nella lingua di Molière.
- NUOVI ‘CANI DA GUARDIA’ PER LA LINGUA FRANCESE. Il Québec si è dotato dei mezzi per salvaguardare e promuovere la lingua francese. Verrà creato un Ministero della Lingua francese, il cui responsabile sarà Simon Jolin-Barrette. Una nuova organizzazione, “Francisation Québec”, sarà “l’unico punto di accesso governativo per chi desidera ricevere servizi di apprendimento della lingua francese”. Anche l’Office québécois de la langue française (OQLF) otterrà maggiori poteri e un Commissario per la lingua francese avrà il mandato di “monitorare l’evoluzione della situazione linguistica in Québec”.