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TUTTA L’ITALIA SI FERMA

In Québec aprono tre cliniche specializzate

di Giulia Verticchio  • Dati aggiornati alle ore 17 di lunedì 9 marzo 2020

Nel mondo, oltre 114 mila contagiati e oltre 4000 vittime. Colpiti 100 Paesi, non risparmiando neanche le isole di Saint-Barthelemy (Francia), dei Caraibi e di Faroe (Danimarca) nel Nord Atlantico. Dopo la Cina, che ormai conta oltre 80.700 casi, sul triste podio il secondo posto è dell’Italia con oltre 9.100 casi, seguito dalla Corea del Sud (con oltre 7.400). Con il resto dei Paesi i numeri hanno un considerevole distacco, ma preoccupano comunque anche Francia, Germania e Spagna, con oltre 1.100 casi. Soprattutto l’est della Francia (Alto Reno) chiude un centinaio di scuole e decreta il divieto di “raduni di oltre 50 persone”. È impennata di contagi nel Regno Unito con 321 i casi. Niente parate di San Patrizio in Irlanda.

Negli Stati Uniti, il bilancio dei casi sale a 624, diffusi in 20 stati federal. I più colpiti la California e lo stato di Washington. A New York 4.000 in quarantena e 44 contagiati. Via libera del Congresso e del Senato ad un pacchetto da 8,3 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza sanitaria. Donald Trump sta valutando l’eventualità di stanziare i finanziamenti per le calamità naturali alle cure mediche dei pazienti privi di assicurazione sanitaria.

In Canada, il bilancio provinciale dell’Ontario sale a 34, quello della British Columbia a 32. Un quarto caso confermato in Québec e 10 in Alberta fanno salire a 80 i contagi  di COVID-19 in tutto il Paese. La Colombia Britannica, intanto, registra la prima vittima: è un anziano residente in una casa di cura a nord di Vancouver. Il Primo Ministro Justin Trudeau ha creato uno speciale ‘Cabinet Committee’ per far fronte ad un’eventuale emergenza in Canada, che per ora non c’è, ma che, vista l’assenza di controlli agli arrivi negli aeroporti, sembra prossima ed inevitabile. Il governo federale ha stanziato un finanziamento di 27 milioni di dollari per la ricerca scientifica, ma non esistono misure-filtro per chi scende dagli aerei anche da paesi focolari. Le autorità sanitarie canadesi e statunitensi sconsigliano
esplicitamente i viaggi in crociera.

In Québec, confermati positivi altri 2 contagi: una persona tornata da un viaggio in Francia e un’altra appena rientrata da una crociera. Il governo Legault apre in Québec tre cliniche specializzate per il coronavirus, per rispondere ad un’eventuale aumento dei casi. Subito dopo l’annuncio della Mnistra della Sanità e dei Servizi Sociali, Danielle McCann, la prima clinica ha aperto lunedì 9 marzo a Montréal, all’Hôtel-Dieu CHUM (3840 Rue Saint-Urbain, H2W 1T8). Dovrebbe poter trattare fino a 80 persone al giorno. La seconda clinica della provincia verrà aperta l’11 marzo nella città di Québec, presso l’Istituto universitario di salute mentale. La terza apertura nella regione della Montérégie è prevista per il 16 marzo. Queste cliniche sono designate per valutare i casi sospetti di persone che chiamano i numeri preposti per farsi visitare, e saranno dunque complementari agli ospedali che si occupano dell’isolamento in caso di positività. Ad oggi, cica 300 persone sono state analizzate e depistate dal sospetto contagio, e queste strutture cambieranno completamente il ritmo. Se ce ne fosse bisogno, altre cliniche potrebbero essere previste sul territorio. Oltre al numero Health-Link (Info-Santé) 811, i governi provinciale e federale hanno creato delle linee di informazione specifica sul COVID-19: Québec 1 877 644‑4545, Canada 1 833‑784‑4397.

A Montréal, la Société de Transport STM aumenta la frequenza di pulizia dei treni della metro: sedute e sostegni verranno disinfettati almeno una volta a settimana, invece che ogni 40 giorni.   

In Italia oltre 9.100 casi, e 463 decessi, con le regioni Lombardia e Emilia Romagna più colpite

Questa la distribuzione regionale dei positivi, secondo gli ultimi dati della Protezione Civile: 4490 in Lombardia, 1286 in Emilia Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia,  52 in Sicilia, 46 in Puglia, 28 in Umbria, 14 in Molise, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 19 in Sardegna, 5 in Basilicata, 15 in Valle d’Aosta, 9 in Calabria e 9 nella Provincia autonoma di Bolzano. Il primo caso in Vaticano ha costretto domenica 8 marzo ad un insolito Angelus in HD, trasmesso in video da Papa Francesco dagli interni, senza riunione dei fedeli in Piazza San Pietro sotto la finestra. Circa 150 medici di famiglia sono in quarantena, in isolamento o ricoverati, in diverse province italiane, lasciando circa 1.500 cittadini senza punto di riferimento sanitario sul territorio. Al via dunque migliaia di assunzioni di medici e personale sanitario, finanziate con circa 1 miliardo e mezzo dei 7,5 miliardi annunciati dal governo come prima misura economica per fronteggiare l’emergenza. Al Consiglio europeo straordinario sulla salute è arrivato un plauso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’Italia per la gestione della crisi e il Commissario UE lancia un avvertimento: “Gli altri paesi guardino all’Italia e si preparino”. Allarme, però, nelle carceri italiane: i detenuti evadono dalla prigione di Foggia, proteste al San Vittore di Milano, al Regina Coeli e a Rebibbia a Roma, e al Pagliarelli di Palermo. Ma anche a Salerno, Modena, Napoli, Frosinone, Vercelli, Alessandria. Rivolte contro il divieto di visite dei famigliari: “Per noi niente colloqui, ma gli agenti entrano ed escono”.

Tracollano le Borse di tutto il mondo

Lunedì giornata da dimenticare per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell’11,17% a 18.475 punti, dopo un minimo di giornata a quota 18.346. Si tratta del secondo maggiore ribasso in una sola seduta dalla nascita dell’indice nel 1998, dopo quella successiva al referendum sulla Brexit del 24 giugno 2016. Era dall’ottobre 2008, nel pieno della crisi scatenata dal fallimento di Lehman Brothers, che le Borse europee non subivano un crollo paragonabile a quello di oggi. La paura del coronavirus ha fatto sprofondare l’indice Stoxx Europe 600, rappresentativo dei principali titoli del Vecchio Continente, del 7,4%, superando il calo del 7% segnato con la Brexit e avvicinandosi al -7,5% del 10 ottobre 2008. Le Borse di Milano, Londra, Parigi e Madrid, Francoforte sono entrate in una fase di ‘bear market’, cioè di Orso. Crollo anche per Wall Street, che ha chiuso la sua peggiore seduta dal dicembre 2008. Il Dow Jones ha perso il 7,83%, in quella che è la sua maggiore perdita di sempre in termini di punti.

OMS: forse è un virus che persiste

Nella conferenza stampa tenutasi lunedì a Ginevra sul coronavirus, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha commentato i casi in cui è sembrato che una stessa persona si infettasse due volte. Secondo l’esperta bisogna anche guardare ai “criteri per le dimissioni di un paziente, che noi fissiamo in due test negativi a 24 ore di  distanza l’uno dell’altro. Alcuni di questi casi in Cina hanno mostrato una positività dopo un primo test negativo. Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”. Mentre il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha ribadito: “Il 93% dei casi nel mondo arriva da 4 Paesi, ma possiamo vincere questa battaglia”.

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