(Adnkronos) – “Itp – In viaggio con Werhof è un progetto che ha lo scopo di sensibilizzare il grande pubblico alla problematica legata alla trombocitopenia immune, che è una patologia rara, il cui maggior pericolo è rappresentato dalle emorragie, che possono essere anche importanti. La Itp è una patologia autoimmune di cui ancora non si sa proprio tutto, ma i nuovi farmaci ci permettono di avere una vita più libera e piena. Le accortezze e l’affiancamento medico sono fondamentali, ma non vogliamo rinunciare alla serenità e al desiderio di progettare il futuro. Il nostro viaggio in barca a vela ci aiuterà a veicolare un messaggio importante: la vita di una persona con Itp non deve essere fatta di sole ansie e paure, ma anche di sfide e di coraggio”. Lo ha detto Barbara Lovrencic, presidente di Aipit Aps Onlus, l’associazione di pazienti e caregivers italiana per la trombocitopenia immune, a margine della presentazione dell’iniziativa ‘Itp – In viaggio con Werhof’, promosso da Sobi Italia e patrocinato dalla stessa Onlus di cui Lovrencic è presidente.
La presidente, tra i membri dell’equipaggio con Itp che, guidato dal velista Mauro Pelaschier, salperà per partecipare alla famosa regata genovese ‘Millevele’, ha messo in luce le principali difficoltà che vive una persona affetta da trombocitopenia immune: “La Itp è molto soggettiva come patologia, ma quello che ci accomuna tutti è sicuramente una vita piena di ansia e di stanchezza (fatigue). Anche l’imprevedibilità della patologia è un altro fattore difficile con il quale convivere, ma la stanchezza cronica e la paura di una ricaduta sono gli esiti più pesanti della trombocitopenia immune”.