MONTRÉAL – “C’era gente da tutta l’isola di Montreal, Saint-Leonard compreso. Questo progetto di legge inasprisce la
Legge 101 e contiene diverse parti irritanti”: sono le parole del consigliere di Saint-Léonard Dominic Perri, anche lui presenti alla manifestazione.

“Ad esempio – continua Perri – un dipendente di un ordine professionale non può discutere in inglese un fascicolo con un medico o un avvocato, così come molti documenti amministrativi non potranno più essere tradotti in inglese. Ma soprattutto, supponiamo che una persona sia malata in un ospedale e desideri parlare con un medico in inglese. Al momento non ci sono problemi. Ma tutto ciò potrebbe cambiare con la proposta di Legge 96. Per continuare a ricevere servizi in inglese, la persona deve dimostrare di essere idonea a ricevere servizi in inglese. Ma come si fa per stabilire se la persona è idonea? Peggio ancora, il disegno di Legge 96 dà più diritti ad un ispettore dell’Ufficio per la protezione della lingua francese che alla polizia. L’ispettore può ispezionare i computer nell’ufficio di un’azienda che impiega più di 25 persone e può confiscare i computer se la lingua utilizzata non è il francese. Tutto ciò senza un ordine del tribunale! Ci sono tre scuole elementari in Saint-Léonard e la scuola secondaria Laurier-MacDonald. Migliaia di cittadini sono passati attraverso queste scuole con diritto acquisito per frequentare la scuola inglese ed ora non possono più ricevere neanche una risposta in inglese? Per tutti questi motivi – conclude Perri – mi sono sentito obbligato di essere presente alla manifestazione. Ci sono momenti in cui non si può rimanere in silenzio. La democrazia è fragile: dobbiamo sempre vigilare sui nostri diritti”.