(Adnkronos) – Glaucoma “ladro silenzioso della vista”. In Italia ne soffrono un milione di persone, con una prevalenza del 2,5% negli over 40, ma metà non sa di averlo perché la malattia non dà sintomi fino a quando è ormai troppo tardi per intervenire. In occasione della Settimana mondiale del glaucoma (6-12 marzo), prima causa di cecità irreversibile, gli esperti della Soi-Società oftalmologica italiana ricordano che “basterebbe sottoporsi a una visita specialistica per ottenere una diagnosi precisa e curarsi efficacemente”. I più a rischio sono proprio gli ultra 40enni che dimenticano di fare i controlli e che invece dovrebbero farli “ogni 2 anni” almeno fino ai 60 anni, età dopo la quale è meglio passare a visite annuali, così come a seguito di un intervento di cataratta.
“Il glaucoma è una malattia degenerativa”, spiega Matteo Piovella, presidente Soi. “La presenza di un aumento patologico della pressione intraoculare è il più diffuso sintomo del glaucoma”, che tuttavia “si diffonde in modo subdolo – avverte – perché non da alcun segno della sua presenza: per molto tempo le persone non presentano disturbi visivi o qualsivoglia irritazione o arrossamento; non si prova dolore o fastidio. Inevitabilmente, però, un aumento della pressione intraoculare porta a un progressivo danno del nervo ottico, che” a sua volta “porta, se non adeguatamente curato e controllato, inevitabilmente alla cecità. Caratteristica è la riduzione del campo visivo, situazione che impedisce di muoversi e orientarsi in sicurezza. La malattia ha un esordio privo di penalizzazioni – insiste lo specialista – ma risulta progressiva e inesorabile se non adeguatamente riconosciuta e quindi curata”.
Per misurare la pressione oculare – precisa la Soi – è indispensabile il tonometro, strumento a tecnologia avanzata di esclusivo utilizzo da parte dei medici oculisti e per questo parte integrante della visita specialistica. La società scientifica ha perciò dato indicazioni perché una visita medico oculistica preveda sempre anche la misurazione della pressione oculare, con apparecchiature di ultima generazione.
Per diffondere tutte le informazioni salvavista – si legge in una nota – la Società oftalmologica italiana organizza il 24 marzo la seconda Giornata italiana dell’oftalmologia, invitando i cittadini a rivolgersi al medico oculista di fiducia. Uno specialista che “protegge la vista di tutti e non solo dal glaucoma. Ambliopia, cataratta, distacco di retina, maculopatie e difetti visivi rifrattivi – elenca Piovella – rappresentano i principali obiettivi del nostro totale impegno. La seconda Giornata dell’oftalmologia certifica l’attività dei medici oculisti italiani a salvaguardia della vista, perché ‘la vista ti salva la vita’”.
“I 7mila medici oculisti italiani ogni anno salvano la vista a 1,3 milioni di persone”, rimarca ancora Piovella, facendo notare che “dagli occhi dipende l’84% delle relazioni con il mondo esterno” e ribadendo l’importanza di controlli regolari: “Per vedere fatti vedere”, è lo slogan.
“Nonostante le difficoltà di questo particolare momento storico” segnato dalla crisi Covid-19, “è indispensabile continuare a curarsi dei propri occhi”, ammonisce la Soi che ha attivato il numero verde dedicato 800588653, a cui risponderanno gli medici oculisti.