Al via i lavori di ingrandimento e ristrutturazione dei reparti di endoscopia e chirurgia ambulatoriale. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Salute Gaétan Barrette, accompagnato dalla deputata liberale di Jeanne-Mance–Viger, Filomena Rotiroti
Montréal – Una buona notizia per tutti i cittadini-potenziali pazienti che vivono nella zona est dell’isola di Montréal: nei prossimi anni l’ospedale Santa Cabrini sarà ristrutturato e ammodernato. Ad annunciarlo è stato il Ministro provinciale della Salute Gaétan Barrette che, accompagnato per l’occasione dalla deputata liberale di Jeanne-Mance–Viger, Filomena Rotiroti, venerdì 16 febbraio ha convocato la stampa all’Auditorium dell’ospedale per ufficializzare i lavori di ingrandimento e ristrutturazione dei reparti di endoscopia e chirurgia ambulatoriale (‘day hospital’). Una misura necessaria per rispondere ai bisogni crescenti di una società sempre più ‘anziana’. “La situazione stava diventando insostenibile – ha dichiarato Barrette – : stanze piccole e pazienti nei corridoi. La qualità dei servizi sanitari gravava in gran parte sulle spalle del personale infermieristico. Questo investimento aumenterà la produttività dell’ospedale, con le operazioni settimanali che passeranno da 50-79 a quasi 100. Stiamo parlando di attrezzature e strutture allo stesso livello dei grandi ospedali universitari”. A fargli eco è stata la deputata Rotiroti, che da oltre un anno sostiente con forza e convinzione il progetto: “L’ospedale Santa Cabrini ha bisogno di amore e cura. Sono molto contenta di questo annuncio che fornirà un’assistenza moderna e sicura ai pazienti. È un intervento necessario”. Complessivamente, l’investimento ammonta a 9.1 milioni: 5,9 arriveranno direttamente dal Ministero della Salute, mentre i restanti 3,2 milioni saranno stanziati dal Centro Integrato Universitario della Salute e dei Servizi sociali (CIUSSS) dell’est dell’Isola di Montréal. Il progetto prevede l’espansione e la riqualificazione di circa 980 metri quadrati. I lavori – che porteranno alla creazione di una nuova sala operatoria per interventi chirurgici minori, una sala per gli esami di endoscopia, sei barelle e 4 poltrone nella sala di preparazione e recupero – dovrebbero cominciare già nelle prossime settimane, per terminare entro l’estate 2019. Un progetto ambizioso e significativo che ha colpito lo stesso Elio Arcobelli, presidente della Fondazione, che, con la voce commossa dall’emozione, ha dichiarato: “Noi della Fondazione – ha affermato – facciamo la nostra parte per migliorare la qualità dei servizi. Ora vediamo una luce che ci dà molte speranze per il futuro dell’ospedale e ci incoraggia a lavorare ancora di più per aiutare tutte le Comunità servite dalla nostra struttura sanitaria”.