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Testa a testa azzurro in Atlantico, due italiani in testa alla Mini Transat

Due anni dopo la storica vittoria di Ambrogio Beccaria, primo italiano a vincere la Mini Transat con uno scafo di serie dopo decenni di dominio francese, altri due italiani rischiano i portare un po’ più avanti i colori azzurri nella regata dedicata agli scafi lunghi 650 centimetri. In testa alla seconda tratta della regata, quella tra Canarie e Caraibi, ci sono Gianmarco Sardi detto “Mambo” su Antistene dell’Aics, con a bordo anche un rilevatore di polveri sottili per il monitoraggio dell’ambiente in pieno oceano, e Alberto Riva su Edilizia Acrobatica. All’arrivo in Guadalupa mancano meno di 800 miglia e i due sono distaccati, stando all’ultimo tracking delle 12 Gmt, di appena mezzo miglio, meno di un chilometro. 

E’ ancora presto per dire chi vincerà la Transatlantica dei miniscafi, perché la prima tappa è stata sommersa di proteste -nel gergo velista la definizione per ricorsi- dei partecipanti per lo stop in Portogallo imposto dall’organizzazione a causa di una tempesta. Le proteste vertono sulla gestione pasticciata dello stop da parte dell’organizzazione, che non lo ha imposto ma solo fortemente caldeggiato. Alcuni dei regatanti non si sono fermati e la maggioranza sì, da qui la confusione sulla classifica, a dire dei ricorrenti falsata. Dall’organizzazione della regata ancora nessun segnale sull’esito dei ricorsi. Nella prima tappa il primo degli italiani a tagliare la linea del traguardo è stato Riva, dodicesimo in tempo reale, a circa 42 ore dal primo, il 19nne tedesco Melwin Fink, il più giovane di sempre a vincere una tappa della Mini Transat e uno dei regatanti che non hanno aderito allo stop portoghese.  

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