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A Montréal è sfida tra UnItalia e Insieme per gli Italiani

MONTRÉAL – I cittadini italiani che si sono iscritti nei registri elettorali prima del 3 novembre potranno votare per il rinnovo dei Comites, i Comitati degli Italiani all’Estero istituiti nel 1985 con la legge 23 ottobre 2003, n. 286, allo scopo di rappresentare i connazionali nei rapporti con Ambasciate e Consolati.

A Montréal la sfida è tra due liste: UniItalia e Insieme per gli Italiani.

La Lista UnItalia è formata da: Orsi Renzo, Miserendino Paola, Di Benedetto Angela, Priolo Giuseppe, Ciccone Maria, Gianfrancesco Bambino, Rabach Luisa, Evoli Paolo, Quercia Santino, Audino Domenico, Scala Paolo, Cancian Sonia, Caivano Donato e Bellomo Francesco.

La Lista Insieme per gli Italiani, invece, è formata da Buondonno Anna Maria, Casale Casimiro, Chieffallo Giovanni, Colarusso Anna, De Ciccio Marino, De Rosa Vincenzo, Discepola Mario, Famiglietti Rocco, Fiorentino Daniela, Giardina Vincenzo, Giordano Vittorio, Maiolo Ilario, Morsella Margherita Maria e Rosati Vera.

I Comites, ricordiamolo, hanno il compito di rappresentare la comunità italiana, promuovendone gli interessi, e di favorire l’inserimento della nuova mobilità e di preservare la memoria storica dell’emigrazione italiana. Come si legge nel sito del Ministero degli Esteri, “operano oggi 101 Comites elettivi a cui si devono aggiungere 5 di nomina consolare. I Comitati sono così diffusi: 47 si trovano in Europa, 42 nelle Americhe, 10 in Asia e Oceania e 7 in Africa”.

Un “presidio” presente anche a Montréal, dove il Comites rappresenta gli Italiani che vivono in Québec (eccetto la regione dell’Outaouais), Nuova Scozia, Nuovo Brunswick, Terranova e Labrador, Isola del Principe Edoardo e Territorio Autonomo di Nunavut

L’elettore registrato riceverà per posta la scheda elettorale con la quale potrà votare, entro il 3 dicembre, una delle due liste in lizza ed esprimere un massimo di quattro preferenze.

DURATA IN CARICA. I componenti del Comitato restano in carica cinque anni e sono rieleggibili solo per un periodo massimo di due mandati consecutivi (art. 8).

SISTEMA ELETTORALE. L’assegnazione dei seggi tra le liste concorrenti è effettuata in ragione proporzionale (art.14).

ESPRESSIONE DEL VOTO. L’elettore vota tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista da lui prescelta o comunque sul rettangolo che lo contiene. Ciascun elettore, nell’ambito dei candidati della lista da lui votata, può esprimere un numero di preferenze non superiore ad un terzo dei candidati da eleggere. Le preferenze espresse in eccedenza a tale numero sono nulle. Il voto è nullo se non è espresso sull’apposita scheda o se presenta segni di riconoscimento dell’identità dell’elettore. Il voto di preferenza è espresso mediante un segno tracciato a fianco del nome del candidato prescelto o con l’indicazione del nome stesso. L’indicazione di una o più preferenze relative alla stessa lista vale quale votazione della lista anche se non sia stato espresso il voto di lista. Se il voto è espresso a favore di più di una lista con l’indicazione di più preferenze per candidati appartenenti ad una soltanto di tali liste, il voto medesimo è nullo. (art.18)

RIPARTIZIONE DEI SEGGI. Ciascuna lista ha diritto a tanti seggi quante volte il quoziente elettorale risulta contenuto nel numero dei voti validi da essa riportati. Per quoziente elettorale si intende il rapporto tra i voti validi e il numero dei candidati da eleggere. I seggi rimasti vacanti sono attribuiti alle liste che hanno riportato i maggiori resti (art.21).

Renzo Orsi per la lista UnItalia

di Giulia Verticchio

Il Cittadino Canadese ha incontrato Renzo Orsi (nella foto) capolista di ‘UnItalia’ per le prossime elezioni Comites, che ha potuto presentarsi agli elettori. Il suo profilo personale? “Sono arrivato qui a 13 anni da Capannori (Lucca). Mi sono laureato in Scienze Politiche e Government al Loyola College e poi in Pedagogia ed Educazione alla McGill. Sono stato docente alla secondaria per 30 anni, direttore di 7 scuole nella mia carriera, e direttore generale aggiunto alla English Montreal School Board. Sono soprattutto fiero di essere riuscito ad integrare la lingua italiana nel programma regolare di 3 scuole a Saint-Léonard, dal 1983 in poi. Sono stato presidente del Club Sociale Toscano di Montréal per 18 anni, consultore per il Nord America per tutto il tempo, fino alla chiusura della consulta; tesoriere per molti anni al Congresso Nazionale Italo-Canadese, e sono già membro del Comites dall’ultimo mandato”.

Quali temi sono a lei più cari e qual è il programma della vostra lista? “Sicuramente continuare a migliorare le cose già messe in piedi, come lo sportello UniQue, che aiuta i nuovi arrivati ad integrarsi nella società quebecchese e nella comunità locale; abbiamo assistito circa 200 immigrati italiani negli ultimi 4 anni, per le procedure burocratiche, o per trovare lavoro. Stessa cosa per il C.O.G.I.C, Comitato Organizzativo Giovani Italo-Canadesi, che favorisce i contatti culturali, formativi e professionali con l’Italia per i nati qui interessati alle opportunità nel loro paese d’origine. E poi la commissione della Terza Età, per il turismo di ritorno presso le proprie radici, e quella per la promozione della Lingua e della Cultura Italiana, per cui c’è sempre molto da combattere e per cui abbiamo sempre organizzato eventi ed iniziative di rilievo. Vogliamo poi ovviamente continuare l’assidua collaborazione con la Casa d’Italia, il Consolato Generale, le associazioni, le federazioni e gli enti comunitari. Oltre alla continuità, sarà importante per noi lavorare su altre questioni di cui si parla da tanti anni, ma che non si sono mai risolte e su cui speriamo di portare un approccio decisivo: il riconoscimento e la conversione della patente di guida italiana in Québec; il riconoscimento legale dei titoli di studio conseguiti presso istituzioni scolastiche e accademiche in Italia; e la semplificazione della procedura di riacquisizione della cittadinanza italiana per i discendenti diretti dei cittadini italiani, nati qui. Siamo anche orientati alla promozione e valorizzazione della comunità italiana presso le autorità canadesi”.

 

La parola a Giovanni Chieffallo, Margherita Morsella e Anna Maria Buondonno

La Lista Insieme per gli Italiani si presenta

di Giulia Verticchio

Il Cittadino Canadese ha incontrato 3 candidati alle imminenti elezioni Comites, che in qualità di portavoce della Lista “Insieme per gli Italiani’”, hanno avuto l’opportunità di presentarsi.
Giovanni Chieffallo. Il suo profilo personale? “Sono arrivato qui nel 1979 da San Mango D’Aquino (Catanzaro). Ho fatto studi da geometra e per la costruzione prima in Italia, poi in Québec. Per 27 anni ho lavorato come project manager nel settore della difesa, occupandomi anche della logistica dei G8 e G20 in Canada. Ex Presidente CIBPA e membro attivo da 20 anni, sono anche consultore per la Regione Calabria e sono già stato nel Comites qualche anno, in passato”. Qual è la sua mission? Cosa vuole dire agli elettori? “Dobbiamo ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, riportare visibilità alla vecchia immigrazione, riunire il Comites con le associazioni, farci vedere operativi sul territorio, non solo Montreal; ora con i mezzi tecnologici che abbiamo, possiamo tenere informati tutti, anche in altre zone. Invito tutti a registrarsi e votare. Vogliamo mettere in cantiere un programma al servizio dei cittadini, il Comites non è un club privato. Vorrei creare un Premio Comites per le ditte italo-canadesi coinvolte nella Comunità, che finora non hanno avuto spazio espressivo”.

Margherita Morsella. Ci presenta il suo percorso? “Sono immigrata da Duronia (Campobasso) all’età di 9 anni. Ho studiato Storia e Scienze Politiche alla McGill, con un anno di scambio presso La Sapienza di Roma, e poi mi sono dedicata alla Giurisprudenza. Esercito la professione di avvocato da 34 anni, specializzata in diritto di famiglia e diritto privato internazionale. Sempre molto coinvolta nella comunità, per le donne, gli anziani e gli immigrati, sono cofondatrice del Centro Donne, che oggi è il Centre des femmes solidaires et engagées. Nel 2020 ho vinto il Prix Paris-Québec per il mio impegno sociale verso i più vulnerabili”. Perché candidarsi? Cosa vorrebbe cambiare? “Vorrei orientare il Comites verso una nuova visione. Attualmente, il budget non è all’altezza dei compiti richiesti e bisogna aumentare le risorse per concretizzare progetti di valore al servizio dei cittadini. Poi semplificherei la procedura di registrazione al voto, perché è complessa e con tempi troppo stretti, e scoraggia le persone a votare. Ho molto a cuore il progetto di erigere un monumento pubblico, una statua, in memoria delle nostre donne operaie della prima generazione, che hanno lavorato duro nelle fabbriche. Ci terrei a promuovere la cultura italo-canadese nella sua specificità, con i suoi scrittori e artisti.

Anna Maria Maturi Buondonno. Ci parla di lei e delle sue idee? “Sono arrivata qui giovane sposa, da Amorosi (Benevento). Ho lavorato per un po’ in fabbrica, poi ho fatto soprattutto creazione sartoriale a casa e ho cresciuto 5 figli. Sono membro esecutivo della Consulta Immigrazione Campania per il Canada e Presidente della Federazione delle Associazioni Regione Campania in Canada. Sono sempre stata presente nel Comites, dal 1998 in poi, tranne un’elezione. Mi sono occupata di turismo sociale, per riportare gli emigrati a riscoprire le proprie radici italiane, e ho molto a cuore lo sviluppo di tutte le attività che rafforzano il senso di appartenenza all’Italia: sia degli anziani, tramite l’associazionismo, che dei giovani, tramite la riacquisizione della cittadinanza, borse di studio e corsi di formazione. Le istituzioni devono essere vicine al cittadino”.

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