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All’Inter il derby d’Italia, Juve brutta e rimandata

di Giovanni Albanese

@GiovaAlbanese  www.bordocampo.net

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MILANO – Il calcio è bello perché è imprevedibile e a tratti sorprendente. Non è una scienza esatta ed è per questo che i pronostici sono sempre abbastanza relativi. Inter-Juventus, il derby d’Italia, poteva essere addirittura l’ultima possibilità per il tecnico nerazzurro Frank De Boer, ai margini dopo la figuraccia rimediata in Europa League e una conduzione fin qui mai convincente. C’è chi avrebbe già scommesso ciecamente nell’arrivo di Fabio Capello (già contattato secondo i bene informati) o in alternativa Cesare Prandelli (da sempre pallino in casa Inter) e dunque la sfida con la Juventus, regina indiscussa del calciomercato, doveva essere l’ultimo atto di un amore sfuggente tra il club di Milano e il tecnico olandese buttato nella mischia a quindici giorni dall’inizio del campionato per subentrare a Roberto Mancini. Doveva, dicevamo. Perché grazie a una prestazione straordinaria, un possesso palla lodevole e un gioco aggressivo e per ampi sprazzi piacevole, l’Inter non solo ha battuto meritatamente la Juventus ma pare aver riconquistato la fiducia dei tifosi. Sul fronte bianconero, invece, tanti dubbi sulle scelte di Massimiliano Allegri a conclusione di una settimana che ha messo in luce i limiti di una squadra dal potenziale inespresso. Contro il Siviglia Pjanic in panchina così come Higuain contro l’Inter, l’ex centrocampista della Roma davanti alla difesa e fin troppo lontano dalla porta contro i nerazzurri, un reparto mediano poco consolidato e tanta fatica nell’inserimento di gente come Cuadrado o Pjaca su quali il club ha fatto degli investimenti importanti: ecco la lunga lista che mette Allegri sul calderone e pensare che in quella scomoda posizione, fino a qualche ora fa, c’è De Boer, adesso osannato. È il calcio, bellezza. Nella quarta giornata di Serie A si ferma anche la Roma, battuta di misura per 1-0 da una buona Fiorentina. Cresce e sorprende sempre di più il Sassuolo, che batte 2-0 il Genoa continuando a proporre un bel calcio. Vince e convince il Napoli, adesso capolista: Milik interpreta al meglio le indicazioni del tecnico Maurizio Sarri e il Bologna va ko con un 3-1 che racconta anche quanto i partenopei abbiano tenuto in pugno il match per tutti i novanta minuti. Bene anche la Lazio di Simone Inzaghi, tatticamente perfetto nel successo per 3-0 contro il Pescara di Massimo Oddo. Bacca regala tre punti al Milan, che batte una Sampdoria sfortunata e poco cinica in qualche occasione. Ampia vittoria anche del Cagliari, che cala il tris con l’Atalanta trascinata da un Marco Borriello in forma splendida. L’Empoli ferma sul pari il Torino: lo 0-0 mette in risalto i limiti dei granata senza Belotti. Pareggio anche tra Crotone e Palermo, un punto per parte e piccoli passi per muovere una classifica che si preannuncia dura nella lotta salvezza.

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