Natale artistico
MONTRÉAL – Molte sono le opere d’arte che raffigurano la nascita di Gesù. Una tra le più antiche è certamente “L’Adorazione dei Magi”, sita nella Catacomba di Priscilla, opera paleocristiana del terzo secolo. Questa ritrae la Madonna e Gesù in compagnia di un profeta che indica una stella, simbolo della venuta di Cristo sulla terra.
Questa raffigurazione è molto diversa da quella tradizionale che mostra abitualmente la Vergine e il Bambino Gesù in compagnia dell’angelo, di San Giuseppe, di alcuni pastori e dei Re Magi. La “Natività tra i profeti Isaia ed Ezechiele” di Duccio di Buoninsegna, nato intorno al 1255/60 e deceduto nel 1318/19, la “Natività di Gesù” di Giotto (circa 1267-1337) e l’ “Adorazione dei pastori” di Peter Paul Rubens (1577-1642) ne sono degli esempi rappresentativi.
In seguito, artisti come Sandro Botticelli (1445-1510), El Greco (1541-1614), Il Ghirlandaio (1449-1494) e Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, (1571-1610) hanno arricchito la composizione, di cui abbiamo accennato sopra, con ulteriori dettagli e reinterpretazioni personali.
Lo scultore Nicola Pisano (circa1220-1284), considerato da alcuni il fondatore della scultura moderna, intorno al 1255 eseguì il pulpito del battistero di Pisa. L’opera, un capolavoro della scultura medievale, è di forma ottagonale, mentre il pulpito è composto da sette pannelli che narrano le tappe della vita di Gesù: l’Annunciazione, la Natività e l’Annunciazione ai Pastori, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio, la Crocifissione e il Giudizio Universale. L’alto rilievo di una bellezza eccezionale, scolpito nel marmo di Carrara, fu terminato nel 1260 ed uno dei rari capolavori firmati dall’artista.
Nel 1636 il Vescovo di Pozzuoli Martín de León Cárdenas (1585-1655) commissionò ad Artemisia Gentileschi (1593-1656) tre dipinti: “San Gennaro” nell’anfiteatro di Pozzuoli, “Santi Procolo e Nicea” e, infine, “L’Adorazione dei Magi”. Quest’ultima opera, dopo essere stata conservata al Museo di San Martino di Napoli per circa cinquant’anni, è ritornata nella sua collocazione originaria a seguito della riapertura della cattedrale di Pozzuoli nel 2014.
Si potrebbe pensare che il tema della Natività sia stato utilizzato esclusivamente dai grandi maestri del passato, ma molti artisti moderni e contemporanei hanno dipinto delle opere di rilievo. Marc Chagall nel 1941 realizzò un’opera intitolata “Natività”. Lo stile del pittore russo è facilmente riconoscibile anche quando si confronta con un soggetto religioso. Nella sua Natività, Chagall raffigura la Madonna con Bambino sospesa su un lato del quadro, mentre sull’altro lato si eleva un crocifisso.
Salvador Dalì (1904-1989) il mitico surrealista, nel 1959 eseguì un semplice cartoncino natalizio intitolato “La Natività”. Questa opera è caratterizzata da un gioco dinamico di colori e astrazione che parla della profondità emotiva e del significato spirituale del soggetto. Gli elementi centrali sembrano raffigurare il tradizionale presepe cristiano in un’interpretazione unica e non letterale, come è comune nell’approccio surrealista di Dalì.
Molti artisti del passato, moderni e contemporanei hanno, ognuno secondo il loro stile, eseguito opere religiose di alto livello, per ora ci siamo limitati solo ad alcuni. Sono sicuro che non mancherà occasione per parlare degli altri nel prossimo futuro.
Colgo l’occasione per augurare a voi e alle vostre famiglie un Santo Natale e un 2025 colmo di pace e serenità.