MONTRÉAL – “Sono nato a Foggia, e quando mi sono laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Bari non volevo scrivere una tesi banale, quindi ho fatto una ricerca sul sintetizzatore musicale, per unire l’aspetto artistico della musica a quello tecnico dell’ingegneria elettronica, e ho scoperto un mondo che poi è diventato il mio percorso accademico e professionale. C’è tanta ingegneria nell’audio, è un terreno da esplorare per poterlo sfruttare”: così ci racconta Gianluca Grazioli, giovane dottorando in Sound Recording presso la prestigiosa Schulich School of Music della McGill University, ricercatore in Virtual Acoustics e insegnante di Audio Production Essentials. Fin da ragazzino, alle medie, ispirato da Muse, The Offspring, Green Day, si è interessato agli strumenti, iniziando a suonare la chitarra classica a 11 anni, approcciando prima il jazz. “Poi ho capito che mi piace suonare di più il rock, o l’acustica o la musica cantautoriale. Avevamo un gruppetto progressif, agli open day delle scuole noi facevamo prog in inglese… a Foggia! Il nome della band era impossibile da ricordare e da scrivere: Shoe’s Killin’ Worm! Dopo i 17 anni sono entrato in un altro gruppo più strutturato e suonavamo anche fuori dalla Puglia, in giro per l’Italia, con le prime esperienze in studio di registrazione. Alla RCF Audio Academy dell’Unimore di Reggio Emilia ho affinato la mia formazione in Sound Engineering, sui parametri, la forma d’onda, la frequenza, e i tecnicismi da applicare in maniera creativa, con casse, mixer, microfoni, per far uscire il suono che vuoi…”. Nel 2014 Gianluca segue anche un corso con Angelo Farina, un rinomato professore di acustica di Parma. Ma la passione porta sempre più lontano e nel 2015 va a studiare Audio and Music Technology alla University of York in UK, dove il Prof. Damian Murphy parlava di ‘Auralization’ e Spatial Audio. Gianluca ci spiega: “L’‘auralizzazione’ è la tecnica con la quale si riscostruisce l’acustica di uno spazio, una chiesa, uno stadio, una sala per concerti, un’arena.
Tornato in Italia, nel 2017, ho co-fondato la start-up Auraltech con i miei amici archeologi Marco Maruotti e Giulio D’Amelio [si è poi aggiunto anche Francesco Cardillo come consulente acustico], grazie al finanziamento PIN – Pugliesi Innovativi. Abbiamo ricostruito i paesaggi sonori all’interno della cattedrale medievale di Montecorvino, usando l’acustica immersiva, e ne abbiamo fatto un documentario in realtà virtuale, un modo per attirare le persone a visitare questo patrimonio storico-artistico normanno. Il progetto è stato presentato in diverse conferenze di settore, anche a New York, come uno strumento per far conoscere i siti archeologici locali”. Nel 2019, Grazioli arriva a Montréal alla McGiIl per il PhD: “Applichiamo l’acustica virtuale da reverbero in studio di registrazione per analizzare il suo effetto sui musicisti… senza cuffie, a orecchio libero, in acustica aumentata, con delle casse intorno a lui, sente restituita un’acustica simile ad una sala, e la sua performance viene influenzata… certamente gli effetti si possono cambiare dopo in post-produzione, ma noi invece noi ricostruiamo l’esperienza acustica già in registrazione, mentre il musicista ascolta il suo stesso strumento. Qui lavoro anche con il musicologo toscano Andrea Gozzi, per il Centre for Interdisciplinary Research in Music Media and Technology (CIRMMT) di Montréal. Anche lui si occupa di spazi acustici, con un approccio diverso dal mio, quindi siamo complementari! Abbiamo fatto delle presentazioni a Milano, Bologna, Ottawa. Nel 2021 abbiamo creato applicazioni di realtà virtuale immersiva e audio 3D per il Teatro del Maggio Fiorentino. Nel 2022 la sovraintendenza regionale Puglia ha commissionato ad Auraltech la ricostruzione acustica della Basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore di Siponto, già ricostruita in parte nella sua originaria forma architettonica con la rete metallica dell’artista del fil di ferro Edoardo Tresoldi”. Nel frattempo, Gianluca è anche implicato nella comunità italiana lavorando come tecnico del suono alla Casa d’Italia quando ci sono eventi e concerti – “è bellissimo perché mi permette di stare a contatto diretto con gli artisti importanti che vengono a suonare dall’Italia a Montréal…”. Bonne chance Gianluca! https://auraltech.it/