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Lo Chef Stefano Ciotti
Lo chef stellato Stefano Ciotti a Montréal

Da Pesaro alla Casa d’Italia e al Bar Bello

 

Da sinistra: il cuoco Fabio Palizzaro, il Console Fortunato Mangiola, Daniela Di Tommaso di ‘Salty Music’, lo Chef Stefano Ciotti, la Direttrice della Casa d’Italia Giovanna Giordano, la promotrice di ‘Migrazioni Sonore’Sabrina Santelli, Andrea Fornai di ‘Salty Music’ e Julian Corradini di ITALEA Marche

 

Il suo speciale bitter ‘DiMare’ presto sui nostri banconi

 

 

MONTRÉAL – Nato nel riminese, classe 1973, Stefano Ciotti si forma all’interno delle cucine di Gino Angelini e Vincenzo Cammerucci. Nel ‘92 è alla Taverna Righi di San Marino con Luigi Sartini, nel ‘96 al Don Alfonso a S. Agata sui Due Golfi al fianco di Alois Vanlangenaeker. Seguono negli anni successivi diverse esperienze, tra cui l’Armani Cafè di Parigi, collaborazioni con Gianfranco Vissani e il Ristorante Diana a Riccione. Dal 2004 è executive chef al Carducci 76/Vicolo Santa Lucia di Cattolica. Nel 2009 riceve il premio come “Miglior chef emergente per l’Italia del Nord”. Nel 2012 viene chiamato alla direzione del nuovo Ristorante Urbino Dei Laghi – Tenuta Santi Giacomo e Filippo, premiato nel 2013 dal Gambero Rosso con i Tre Spicchi. Nel 2014 riceve il premio Birra in Cucina assegnato da Birra Moretti nella cornice di Identità Golose. Nel 2015 apre il suo ristorante “Nostrano”, sul lungomare di Pesaro, accanto alla Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro. Nel 2017 “Nostrano” riceve la stella Michelin e il Gambero Rosso ha appena riconfermato le due forchette nella sua Guida Ristoranti 2025. “Io sono nato e cresciuto in collina, a Montefiore Conca, nell’entroterra di Pesaro, e le mie sorelle maggiori per farmi contento mi portavano al mare appena potevano… da ragazzino sognavo di vivere al mare e di vederlo sempre, aprire un ristorante e vincere la stella Michelin… Poi anni fa, un giorno, stavo cucinando per la mia famiglia, amici e parenti, e mi sono detto che io volevo fare proprio quello nella vita, con i prodotti ‘nostri’ e che quindi un mio ristorante lo avrei chiamato ‘nostrano’… ho dunque realizzato tutti i miei sogni! Nel mio menù ‘Una giornata al mare’, di 8 portate, con i sapori, cerco di ricreare quel senso di meraviglia e gioia che avevo di fronte al mare da piccolo… davanti al mare la felicità è una cosa semplice”: così ci racconta il suo percorso Stefano, che poi nel 2019 ha aperto anche il ristorante Veritas all’interno del complesso Al Messila – A Luxury Collection Resort & Spa, a Doha, in Qatar.

 

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Nel 2020 entra a far parte del circuito Le Soste. E dopo cosa è successo…? “Sono diventato padre di nuovo, con la mia compagna, di due gemelli che ora hanno 3 anni! Io ho già una figlia di 22 anni dalla mia precedente moglie. Dopo una breve pausa da papà, quindi, quest’estate 2024, ho aperto ‘Brava di Stefano Ciotti’, a Bodrum, in Turchia, al Bodrum Edition Marriot Hotel, un boutique hotel concepito da Ian Schrager [lo stesso che ha creato Studio 54 a New York]. Da “Nostrano” a Pesaro, nel frattempo, si è aggiunto Fabio Pellizzaro come mio sous-chef”. E adesso a Montréal sono successe molte cose… “Sì, Pesaro è capitale italiana della cultura 2024 e sono fiero di rappresentarla a Montréal in questi giorni con masterclass e cene di gala, all’ITHQ – Institut de tourisme et d’hôtellerie du Québec, che è affiliata anche alla Alma – Scuola Internazionale di Cucina Italiana, di Colorno [Parma]. Sabato 26 ottobre, alla Casa d’Italia, ho sentito molto affetto dalle persone, dagli italiani a Montréal, una cosa incredibile. È stata una serata piena di calore, di ottima musica, con grandi artisti”. In effetti, nel quadro del turismo delle radici italiane, alla serata ‘Fuori Cucina’ della Casa d’Italia con Stefano Ciotti come ospite speciale, sul palco si sono esibiti Alessandro Finaz, Lapo Marliani, Borrkia, I Matti della Giuncaie, Julian e Pablo Corradini, Marco Calliari… Domenica 27 ottobre, al Bar Bello, gli stessi artisti hanno allietato un’altra bella serata di degustazioni e Stefano ha presentato il suo bitter ‘Dimare’: “L’ho creato con Oscar Quagliarini, uno dei barman più quotati in Europa, naso profumiere e mio caro amico, che ha messo a punto la ricetta e mi ha detto ‘se un cuoco vuole creare un bitter ci deve essere un tocco inconfondibile’… allora ci abbiamo messo l’acqua salata; è una vera invenzione, c’è una percentuale di acqua di mare purificata e distillata, dalla Sardegna… crea un gioco di sapore e retrogusto amaro, dolce e salino… è perfetto per lo spritz, per i cocktail, ma anche in purezza, con il ghiaccio, dopo cena”. Dimare si presenta in una bottiglia di stile, disegnata da Aldo Drudi, il creatore del celebre brand 46 di Valentino Rossi. Il bitter Dimare arriverà presto anche nei locali e sui banconi di Montréal. Si ringraziano per l’organizzazione degli eventi e delle serate passate insieme allo chef Stefano Ciotti: il Consolato Generale d’Italia a Montréal, Italea Marche, Salty Music, Migrazioni Sonore, Andre Fornai, Daniela di Tommaso, Marco Calliari, Rossella Falco, Casa d’Italia e Giovanna Giordano.

 

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